30 Marzo 2022

MotoGP, la storia: i dieci Gran Premi d’Argentina a Buenos Aires

Il Motomondiale torna in Argentina. Un tempo però si correva su un tracciato a Buenos Aires. Rivediamo i 10 GP lì disputati tra gli anni '60 ed il 1999.

Doohan Ito 1995 Buenos Aires

Si torna in America Latina per la prima volta dall’inizio della pandemia. Il Motomondiale farà tappa in Argentina per il terzo evento del 2022, ovvero il settimo GP da disputare sul tracciato di Termas de Río Hondo. ‘Erede’ dell’Autódromo Juan e Oscar Alfredo Galvez (all’inizio Autódromo Municipal) di Buenos Aires, che ha ospitato 10 GP in totale tra i primi anni ’60 ed il 1999. Un altro segnale della voglia di tornare alla normalità, pur con attenzione… Abbiamo riepilogato i vincitori MotoGP, Moto2 e Moto3 sulla nuova pista, ma com’è andata in quella precedente? Rivediamo i protagonisti.

I primi GP: 1961-1962-1963

Primo impegno extraeuropeo, con tantissime assenze tra i protagonisti. Partiamo dal 1961: in 125cc vince Tom Phillis, con annesso iride. Non corre Ernst Degner, la cui moto non è mai arrivata. Ricordiamo, alla fine del GP precedente il pilota tedesco era fuggito dalla Cortina di ferro… Podio tutto Honda con Jim Redman e Kunimitsu Takahashi. Partono in sei per la 250cc, quasi lo stesso podio della classe precedente: vince sempre Phillis, Takahashi però precede Redman. Sei piloti anche in 500cc, quattro dei quali argentini: Jorge Kissling si prende il successo sul poleman Juan Carlos Salatino, è terzo il britannico Frank Perris. Anno 1962, la top class conta un podio totalmente casalingo: trionfa Benedicto Caldarella su Juan Carlos ed Eduardo Salatino, i primi fratelli a condividere un podio nel Motomondiale. In 250cc vince Arthur Wheeler (il più anziano di sempre a 46 anni e 70 giorni) su Moto Guzzi davanti ad Umberto Masetti con Morini, terzo è l’argentino Raúl Kaiser. In 125cc trionfa Hugh Anderson su Raúl Kissling e su Mitsuo Itoh, ma il pilota neozelandese si prende anche la 50cc su Ernst Degner, matematicamente campione. Arriviamo al 1963 ed all’unico trionfo italiano del triennio: ci pensa Tarquinio Provini con Morini, vincitore davanti a Redman e Masetti. Ma c’è anche un altro guizzo tricolore, precisamente in 50cc, con Alberto Pagani sul 3° gradino del podio dietro ad Hugh Anderson ed a Degner. In 125cc invece vince Jim Redman sui piloti di casa Héctor Pochettino ed Aldo Caldarella, per finire con Mike Hailwood in trionfo in top class sugli argentini Jorge Kissling e Benedicto Caldarella. L’evento viene inserito nel calendario provvisorio del 1964, ma il GP viene poi cancellato per quasi 20 anni.

Argentina, il ritorno: 1981-1982-1987

Ecco il Motomondiale nuovamente in azione sul rinominato Autódromo Oscar Alfredo Galvez. Stavolta però proprio all’inizio del calendario, a differenza degli eventi a ottobre-novembre degli anni ’60. La “top class” del 1981 è la 350cc, con hat-trick del sudafricano Jon Ekerold (su Bimota-Yamaha), seguito dalla Kawasaki di Jean François Baldé e da Carlos Lavado. Il francese però si prende la prima vittoria mondiale in 250cc, vincendo la battaglia con Graeme Geddes, terzo il connazionale Patrick Fernandez. Infine, in 125cc segnaliamo pole-vittoria-giro veloce di Angel Nieto, doppietta Minarelli con Loris Reggiani, terza piazza per Jacques Bolle. Nel 1982 in 500cc domina Kenny Roberts su Barry Sheene e Freddie Spencer, Carlos Lavado invece fa sua la 350cc davanti a Baldé e Didier de Radiguès, per finire nuovamente con Angel Nieto al top (stavolta su Garelli) in 125cc, seguito da Ricardo Tormo (su Sanvenero) e dall’argentino Willy Pérez. Segue un’altra ‘pausa’, ma più breve, ed ecco che ritroviamo l’Argentina nel 1987, stavolta solamente per due categorie e nuovamente ad ottobre, ultimo round dell’anno. Non mancano le lamentele per le condizioni della pista, ma alla fine si corre. Eddie Lawson conquista una netta vittoria in 500cc su Randy Mamola e sul poleman Wayne Gardner, mentre in 250cc è tripletta Honda con Sito Pons, Dominique Sarron e Masahiro Shimizu. Urgono lavori alla pista, che non vengono però completati in tempo: segue la cancellazione del GP 1988 ed una nuova pausa.

I GP 1994-1995

Riecco la tappa argentina, nel 1994 svolta in sostituzione dell’appuntamento in Brasile. Di scena le tre categorie rimaste ed ormai consolidate per il Motomondiale, ovvero 125cc, 250cc e 500cc. Iniziamo con la top class e precisamente con la prima delle tre vittorie firmate Mick Doohan su questo tracciato. Nono trionfo nell’anno per l’alfiere Honda, che mette in riga il duo Cagiva Doug Chandler e John Kocinski. In classe intermedia sigillo di Tadayuki Okada, a precedere il poleman e leader iridato Max Biaggi (su Aprilia), terzo Tetsuya Harada. Per finire, nella ottavo di litro si impone Jorge Martínez davanti a Noboru Ueda, nota tricolore con Stefano Perugini 3°, mentre Kazuto Sakata 9° è ufficialmente campione. GP a Buenos Aires anche nel 1995: in 500cc comanda di nuovo Mick Doohan, un trionfo che gli vale il secondo iride consecutivo. Podio completato da Daryl Beattie e da Luca Cadalora, nota italiana più evidente invece in 250cc. La gara porta il sigillo di Max Biaggi su Tetsuya Harada, terza piazza tricolore con Doriano Romboni. Per finire con la 125cc e la vittoria di Emilio Alzamora, seguito da Masaki Tokudome e da Dirk Raudies.

Gli ultimi GP, 1998-1999

Biennio che completerà il periodo del Motomondiale su questo tracciato. Nel 1998 è l’evento che chiude la stagione, con l’assegnazione dell’unico titolo ancora mancante. Loris Capirossi è 2° dietro al vincitore Valentino Rossi e davanti ad Olivier Jacque, piazzamento sufficiente per prendersi l’iride 250cc. Ma si parla ancora adesso di un certo sorpasso ai danni di Tetsuya Harada… In 500cc vince ancora Mick Doohan, seguito da Tadayuki Okada e da Alex Barros, mentre in 125cc la gara va a Tomomi Manako, con Marco Melandri e Lucio Cecchinello ad accompagnarlo sul podio. GP di chiusura anche per la stagione 1999, con una vittoria italiana firmata Marco Melandri nella ottavo di litro, seguito da Emilio Alzamora e da Roberto Locatelli. In classe intermedia trionfa Olivier Jacque su Toru Ukawa e Valentino Rossi, per finire con Kenny Roberts jr vittorioso in classe regina. Max Biaggi è secondo, terzo gradino del podio per Norick Abe. L’evento sparirà dal calendario l’anno dopo, per tornarci solo nel 2014 e su tutt’altra pista.

Foto: Honda Racing Corporation

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