28 Marzo 2022

MotoGP Argentina: Ducati e KTM all’attacco nel regno Honda-Yamaha

Si torna in Argentina, su una pista sulla quale finora hanno vinto solo Honda e Yamaha. Ducati e KTM in primis pronti a spezzare questa sequenza.

ducati ktm motogp

Si torna in Argentina per la prima volta dal 2019, ci avviciniamo al terzo appuntamento dell’anno. Sarà un altro evento ad alto tasso adrenalinico, con tante possibili sorprese rispetto all’ultima volta. I valori in pista sono cambiati, ora ci anche due case europee pronte a contrastare i colossi giapponesi. Proprio quelle che si sono assicurate gli eventi di apertura di questa nuova stagione MotoGP, ora a caccia anche del successo a Termas de Río Hondo. Un tracciato che ha visto vincere solo piloti di due case.

I precedenti

Honda o Yamaha, questi gli unici colori visti sul gradino più alto del podio argentino dal 2014 al 2019. Inizia l’Ala Dorata con anzi una doppietta, grazie al trionfo di Marc Márquez ed al secondo posto di Dani Pedrosa. L’anno dopo risponde Yamaha, in un GP incandescente per il contatto tra Valentino Rossi ed il #93 nel corso della battaglia per la vittoria. L’inizio di una diatriba durata molto a lungo… Segue la rivincita, con lo spagnolo che si impone nettamente sul Dottore. Non dimentichiamo però il doppio botto Ducati factory scatenato da un errore di Iannone, che falcia il compagno di box Dovizioso e toglie un podio ormai sicuro alle Rosse. Anno 2017, riecco Yamaha con una doppietta composta da Maverick Viñales e da Rossi, l’ultimo trionfo per la casa dei tre diapason in Argentina. Il biennio successivo infatti è firmato Honda, prima con il pilota LCR Cal Crutchlow e poi con Márquez. Ma del GP 2018 si ricorderà soprattutto la caduta di Rossi dopo un contatto col #93, altra benzina sul fuoco nella guerra tra i due…

Ducati e KTM ci provano

Le case europee sono determinate a contrastare questo dominio tutto giapponese. Ducati finora ha messo a referto solamente due piazzamenti sul podio, precisamente nel 2015 e nel 2019 con Andrea Dovizioso. Il terzo possibile podio è finito la ghiaia per il botto tutto rosso, come detto in precedenza… C’è voglia di riscatto soprattutto per il duo factory, visto che i due podi Ducati delle prime due gare sono firmati Enea Bastianini e Johann Zarco. Il marchio austriaco invece non ha ancora visto la top 3 a Termas de Río Honda in MotoGP. Una nuova ed interessante sfida sulla scia dell’entusiasmo scatenato da questo inizio di stagione: il podio di Brad Binder in Qatar, il trionfo di Miguel Oliveira in Indonesia. Due risultati che valgono tantissimo per KTM, che ora proverà a conquistare anche l’America Latina.

Suzuki e Aprilia in agguato

Non dimentichiamo anche le altre due case della top class mondiale. Il marchio di Hamamatsu vanta un solo podio a Termas de Río Hondo, un terzo posto ottenuto nel 2018 con Alex Rins. Nientemeno che il primo podio in MotoGP per il pilota spagnolo. Il #42 ed il compagno di box Joan Mir sono rispettivamente ottavo e nono in classifica generale, serve subito una scossa per risalire ed inserirsi nella contesa. C’è poi anche Aprilia a caccia di quel grande passo avanti nella categoria. Aleix Espargaró al momento occupa la settima casella in classifica iridata, molto più indietro Maverick Viñales ancora in fase di assestamento. Il ritorno dell’Argentina dopo anni di assenza però promette parecchie sorprese.

Foto: motogp.com

Lascia un commento