28 Marzo 2022

MotoGP, Puig a muso duro contro Taramasso: “Non ammette mai gli errori”

Alberto Puig ribatte a Piero Taramasso dopo il round MotoGP a Mandalika. Il team manager non risparmia critiche alla Michelin.

MotoGP, Alberto Puig

Il week-end di MotoGP a Mandalika è costato caro alla Honda. Marc Marquez ha riportato un infortunio che lo terrà fuori dai giochi per chissà quanto tempo, Pol Espargarò non è riuscito ad adattarsi alla nuova carcassa Michelin più dura e si è dovuto accontentare della 12esima posizione. Nel report post gara Alberto Puig, team manager HRC, ha chiesto un chiarimento al fornitore di pneumatici. Piero Taramasso, “in maniera elegante“, ha risposto che ai box Honda non hanno saputo adattare la RC213V alla costruzione del pneumatico posteriore che nel corso della stagione potrebbe venire ripresentato.

Puig a difesa della Honda

Il manager HRC non è certo un tipo da tenersi i sassolini nella scarpa e ha voluto controbattere a mister Taramasso dopo certe dichiarazioni. “Nel mio ultimo Track Report, ho solo detto che avremmo dovuto analizzare la situazione con Michelin, tutto qui“, ha sottolineato Alberto Puig ad ‘Autosport’. “E’ un po’ strano quando dice, ovviamente in modo educato, che la Honda non sa come adattarsi. Honda si è adattata a molti cambiamenti tecnici, inclusi regolamenti, pneumatici, cilindrate, classi ecc. ecc. dall’inizio del Mondiale nel lontano 1966 ed è stata l’azienda più longeva e di maggior successo nella storia dei GP con 25 campionati costruttori di classe regina e 21 campionati mondiali piloti di classe regina. Questo significa che non sappiamo come adattarci? OK, è la prima volta che sento questo“.

La risposta della Honda a Michelin

Michelin si è detta costretta all’adozione di quella carcassa per garantire maggior sicurezza con le alte temperature dell’asfalto di Mandalika, mentre le mescole erano identiche a quelle portate durante i test invernali. I risultati sugli pneumatici si basavano sulla propria analisi dei dati, ma Alberto Puig ritiene che il giudizio di un pilota sia più importante di “una riga di computer“. Del resto Pol Espargarò non è stato l’unico a lamentarsi della carcassa portata nel week-end di MotoGP in Indonesia. Honda avrebbe preferito discutere in precedenza della scelta del fornitore, piuttosto che ritrovarsi dinanzi ad una imposizione non confutata. “Il signor Taramasso sembra avere una mentalità per cui ogni volta che qualcuno parla direttamente delle sue gomme diventa ipersensibile – ha proseguito Alberto Puig -. Non ammette errori da parte sua e questo, dal mio punto di vista, è sbagliato e troppo radicale. Tutti noi commettiamo errori, anche lui“.

Week-end MotoGP compromesso dalle gomme

Piero Taramasso ha ricordato che Alberto Puig non era presente ai test Irta di Mandalika. In effetti il manager catalano ha subito un intervento chirurgico dovuto ai postumi del vaccino anti Covid-19. Ma l’esperienza da pilota metterebbe in grado il tecnico della Honda di poter esprimere un suo parere. “Per informazione del Sig. Taramasso, ho corso per molti anni e negli anni ’90 ho fatto anche delle belle gare, con pneumatici Michelin tra l’altro. Quindi so bene ciò che un pilota prova e di che gomma ha bisogno quando guida una moto che produce oltre 200 CV. In effetti, puoi capire una gomma da corsa solo se hai corso. Se sei in ufficio o davanti a un computer puoi capire alcune cose, la teoria, ma non puoi mai capire la realtà“.

La conclusione di Puig

La carcassa portata dalla Michelin a Lombok era stata utilizzata in Thailandia e Austria rispettivamente nel 2017 e 2018, su tracciati che hanno lunghi rettilinei. Il nuovo tracciato indonesiano non ha lunghi rettilinei e costringe le moto ad essere quasi sempre inclinata, quindi la gomma necessita di un buon grip e non “di una gomma dura come una roccia” su determinati layout. “Questa carcassa più vecchia aveva, e ha, i suoi problemi, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento delle gomme“.

Inoltre la RC213V è stata sviluppata intorno alle gomme previste per questa stagione MotoGP, quindi “quando cambi improvvisamente le gomme con una per cui la moto non è stata progettata, complica molto la situazione per tutti i team“. Infine Alberto Puig ritiene che l’incidente di Marc Marquez, obiettivamente parlando, non sia stato causato dalla carcassa posteriore della Michelin: “No, assolutamente no, non l’ho mai affermato… Ma il signor Taramasso ha reagito in modo esagerato alle mie parole“.

Lascia un commento