6 Dicembre 2019

Moto2: Ben 11 rookies nel 2019, vediamo la loro stagione

Undici piloti hanno realizzato la loro prima stagione completa in Moto2, tra loro 4 italiani. Come sono andati? L'analisi del loro 2019.

moto2 diggia bastianini

In questa stagione appena conclusa abbiamo visto ben 11 volti nuovi nella categoria intermedia. Contiamo quattro italiani, ovvero Fabio Di Giannantonio (Speed Up), Enea Bastianini (Italtrans), Marco Bezzecchi (Red Bull KTM Tech3), Nicolò Bulega (Sky VR46). Oltre a loro, l’iridato Moto3 2018 Jorge Martín (Red Bull KTM Ajo), Philipp Öttl (Red Bull KTM Tech3), Somkiat Chantra e Dimas Ekky Pratama (Honda Team Asia), Jake Dixon e Xavier Cardelús (Angel Nieto Team, ora Aspar Team), Lukas Tulovic (Kiefer Racing). Vediamo com’è andata questa loro prima stagione in Moto2.

Cominciamo con Fabio Di Giannantonio. Vice-campione Moto2, il nuovo alfiere Speed Up ha iniziato la stagione con un ottimo 11° posto in rimonta. Nell’intera stagione contiamo quattro ritiri (alcuni quando viaggiava in zona podio) ed un piazzamento fuori dai punti, mentre i peggiori risultati al traguardo sono due 14° posti in Austria ed Australia. In ben sei occasioni invece chiude in top ten, arrivando a lottare presto per le prime posizioni. Spiccano in particolare due podi a Brno ed a Misano, quest’ultimo conquistato partendo dalla pole position per la prima volta. Risultati che gli valgono il titolo di Rookie dell’Anno ed il 9° posto a fine stagione, terzo miglior italiano assoluto dietro a Baldassarri e Marini.

Enea Bastianini ha chiuso al secondo posto nella speciale classifica dei debuttanti, 10° in classifica iridata. Una bella stagione la sua, con ben nove piazzamenti all’interno della top ten, i primi tre di questi nei primi GP dell’anno. Nella seconda parte dell’anno ha accusato qualche difficoltà in più, anche a causa di una doppia microfrattura al piede destro, conseguenza di un incidente in Austria, quando stava lottando per il podio. Salta per questo il GP britannico, a cui aggiungiamo un altro ritiro e tre piazzamenti fuori dai punti. Spicca il primo ed unico podio nella categoria, conquistato a Brno.

Jorge Martín arrivava in Moto2 da campione Moto3 in carica. Per lui una prima parte di stagione difficile, complice anche qualche problema di troppo alla sua KTM. A partire dalla tappa in Germania, i suoi risultati migliorano progressivamente. In questa occasione arriva la prima top ten, ma è nel corso del tour asiatico che Martín ottiene i risultati migliori, avvicinandosi alla top 6. Il primo podio arriva in Giappone, un terzo posto, a cui segue la seconda piazza in Australia. Chiude come terzo miglior rookie a tre lunghezze da Bastianini.

Conclusa anzitempo la sua avventura in Moto3 per un infortunio, Nicolò Bulega guardava con grande ottimismo al debutto in Moto2, ingaggiato da Sky Racing VR46. L’inizio non è stato dei migliori: dopo due ritiri si vede costretto ad operarsi all’avambraccio destro per sindrome compartimentale, saltando la tappa in Texas. Arrivano poi le prime top ten, ma è una stagione ricca di alti e bassi. Contiamo altri quattro ritiri e tre piazzamenti fuori dai punti, mentre il miglior risultato è un 7° posto ottenuto in Repubblica Ceca. L’anno prossimo disputerà la sua seconda stagione in Moto2 con il team Gresini.

Una situazione completamente nuova quella vissuta da Somkiat Chantra, in arrivo dal CEV Moto3. Per il giovane thailandese si trattava di una categoria in cui non aveva mai corso prima. Si tratta però di una stagione condizionata anche da due infortuni: a Le Mans aveva riportato una lesione ad un piede, oltre ad operarsi per sindrome compartimentale, saltando il round al Mugello. Ad Assen invece si è infortunato ad un polso durante il warm up, KO anche per il GP tedesco. Per lui in totale sei piazzamenti a punti, due di questi in top ten: spicca in particolare il nono posto ottenuto in occasione dell’appuntamento di casa.

Degli italiani, Marco Bezzecchi è stato quello che ha vissuto la stagione più complessa. Non solo i classici tempi di adattamento, ma tante difficoltà dovute anche ai problemi accusati da KTM. I migliori risultati sono due top ten ad Assen ed a Buriram, su appena quattro piazzamenti a punti. Contiamo cinque ritiri (alcuni per malesseri in gara) e dieci gare fuori dai punti. Nel 2020 riparte dallo Sky Racing Team VR46. Ancora più difficile il 2019 del compagno di box Philipp Öttl: mai a punti, salta anche tre gare per una commozione cerebrale riportata in Catalunya. L’anno prossimo lo vedremo al via nel Mondiale Supersport con Kawasaki Puccetti.

Angel Nieto Team si presentava ai nastri di partenza con due esordienti, ovvero Jake Dixon e Xavier Cardelús. Il pilota britannico, vice-campione British Superbike 2018, era lanciato verso un’esperienza completamente nuova (eccezion fatta per una sostituzione nel 2017). In questa difficile stagione salta due GP per una commozione cerebrale riportata in Texas, mentre ottiene due piazzamenti a punti: 12° ad Assen, 13° a Valencia. Nel 2020 sarà uno dei due piloti Petronas Sprinta Racing. Per quanto riguarda l’andorrano, il miglior risultato è un 18° posto ad Assen, chiudendo altrimenti sempre fuori dalla top 20. L’anno prossimo passa alla MotoE con il team Avintia.

Dopo tre sostituzioni nel 2018, questa era la prima stagione completa per Lukas Tulovic. Un’annata complessa in sella alla KTM del Kiefer Racing: un solo piazzamento a punti per lui, un 13° posto conquistato ad Assen. La sua avventura nel Motomondiale per il momento è conclusa: passa assieme alla sua squadra al Mondiale Supersport. Chiudiamo la rassegna con Dimas Ekky Pratama, secondo esordiente di Honda Team Asia. Un’annata condizionata soprattutto da una forte commozione cerebrale, riportata ad Assen dopo un incidente con Manzi nelle FP1: per questo ha saltato ben sette Gran Premi. Il miglior risultato è un 18° posto conquistato in Malesia. Per lui nessuno spazio in Moto2 nel 2020.

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