24 Novembre 2022

SBK, Bautista punge Redding: “Ducati ha preferito me, lui cerca scuse”

Grande festa per Bautista in Spagna. Il nuovo campione del mondo Superbike ha apprezzato il calore dei tifosi e ha anche colto l'occasione per nuove frecciatine a Redding.

Alvaro Bautista Superbike

Il Mondiale Superbike 2022 è terminato e ha visto Alvaro Bautista laurearsi campione dopo una cavalcata straordinaria. Ha vinto lo stesso numero di gare (sedici) del 2019, ma rispetto ad allora è stato molto più maturo nella gestione e più costante nei risultati. Ha assolutamente meritato questo successo.

Lo spagnolo si è fatto perdonare dai tifosi Ducati, rimasti delusi sia per la perdita del titolo che per il suo addio tre anni fa. Adesso tutti lo adorano e con il trionfo in questo campionato è entrato di diritto nella storia della casa di Borgo Panigale, che non vinceva una corona iridata SBK dal 2011 con Carlos Checa. Si tratta anche del primo titolo ottenuto con la V4 R, un ulteriore motivo di orgoglio.

Superbike, Bautista spiega il ritorno in Ducati

Lasciata l’Australia, dove si è svolto l’ultimo round della stagione, Bautista ha fatto ritorno in Spagna. Nella sua Talavera de la Reina, dove è nato, gli è stata organizzata una grande festa per celebrare il Mondiale Superbike conquistato nel 2022. Tantissimi i tifosi che si sono recati lì per lui.

Prima, però, ha fatto tappa allo store Ducati del centro commerciale X-Madrid ad Alcorcón. Lì si è concesso alle domande dei giornalisti presenti e ha risposto su più temi. Uno di questi è il ritorno nel team Aruba Racing: “Nel secondo anno in Honda – riporta relevo.com ho capito che avevo bisogno di una moto per me e di una squadra esperta. Era ciò che avevo in Ducati e finché non smetti di averlo, non lo apprezzi abbastanza. Il mio obiettivo era tornare sulla Ducati. Per fortuna anche loro mi volevano e la cosa è stata facile. Sbagliano quelli che dicono che Redding se n’è andato e allora hanno preso me. Sono tornato io e per questo lui ha dovuto andarsene. Ciò deve essere chiaro“.

Alvaro ci tiene a sottolineare che la casa di Borgo Panigale ha preferito lui a Scott Redding, il quale a sua volta era stato ingaggiato nel 2020 solo perché se n’era andato: “Lui arrivò perché io dissi a Ducati ‘Così no’ e loro mi risposero “Se non è così, allora prendiamo un altro a cui piacerà ciò che gli diamo e quello che facciamo’“.

Alvaro, altre frecciate a Redding

Il pilota spagnolo ricorda di aver capito già in occasione del primo test che tornare in Ducati fosse la scelta corretta: “Alla fine dello scorso anno dissi a Mario Ruiz: ‘Ti immagini che guido la moto e non sono veloce?’. Lui mi ha detto che sarebbe andata bene. Un dubbio è entrato in me, ma è sparito nel primo test del 24 novembre a Jerez. Al primo giro, con gomme da bagnato e dopo due sole curve, mi sono detto ‘Questa è la mia moto’“.

Tornando a Redding, il nuovo campione SBK ha risposto su come ha vissuto le polemiche innescate dal collega inglese in merito ai vantaggi derivati dal suo peso leggero: “Non togliamogli il suo momento di gloria dell’anno. Dal mio punto di vista è una sua debolezza, perché cerca scuse esterne. In primo luogo perché quest’anno ha sofferto con la BMW e in secondo perché non gli va giù che con la moto che lui aveva l’anno scorso io sia arrivato e abbia vinto. Non può dire che sia merito della moto, altrimenti gli chiederebbero perché non abbia vinto lui prima. Quindi parla del peso. Non dirà mai che sono migliore di lui. Non sto dicendo di esserlo, però lui cerca scuse“.

Foto: Ayuntamiento Talavera de la Reina

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