14 Novembre 2022

Stefano Cecconi l’AD Aruba e il rischio vincente: richiamare Alvaro Bautista

Stefano Cecconi è AD di Aruba e proprietario del team Ducati Superbike. Puntare di nuovo su Alvaro Bautista ha dato la svolta

Stefano Cecconi, Superbike

Una scommessa criticata, eppure rivelatasi vincente. Dietro al titolo Ducati in Superbike infatti c’è anche Stefano Cecconi, CEO Aruba e proprietario del team ufficiale, che ci ha visto lungo. Nella foto d’apertura con gli occhiali, accanto a Daniele Casolari (a sinistra), Alvaro Bautista e il direttore tecnico Marco Zambenedetti. È stato proprio Cecconi infatti a rivolere Alvaro Bautista in rosso dopo il divorzio nel 2019. Un anno in cui marchio e pilota apparivano un binomio imbattibile, per poi perdere la rotta e di conseguenza un Mondiale che sembrava già vinto. Una lezione però che è servita per completare la stagione stellare di Ducati: dopo il titolo MotoGP, ecco quello nelle derivate di serie a 11 anni dall’ultimo iride portato da Carlos Checa.

“Abbiamo raggiunto il traguardo che ci eravamo prefissi nel 2015” ha sottolineato il Team Principal Aruba.it Racing – Ducati. Ovvero l’anno di avvio della collaborazione tra le due parti. “Sono felice per Alvaro, per il team, per tutti i ragazzi che lavorano per Aruba e per Ducati. È grazie alla loro dedizione se stiamo festeggiando questo traguardo straordinario.” Un risultato arrivato battendo in primis Toprak Razgatlioglu, iridato 2021 (e vincitore anche a Mandalika), e Jonathan Rea, sei volte campione. “Una concorrenza di altissimo livello” ha evidenziato Cecconi con entusiasmo.

Ma non è finita, in Australia c’è ancora qualcosa da conquistare. “Il titolo costruttori e quello a squadre, per chiudere alla grande una stagione fantastica.” A Phillip Island quindi si punta a completare l’opera, ovvero gli stessi risultati ottenuti in MotoGP. Ducati infatti s’è già portata a casa la tripla corona nel Motomondiale, arriverà anche in Superbike? A livello di costruttori, Borgo Panigale comanda con 584 punti, segue Yamaha con 535 e Kawasaki con 478. Truppa Rossa quindi determinata a prendersi proprio tutto in una stagione 2022 che è già storia.

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