2 Marzo 2023

Superbike, Imola non convince Alvaro Bautista: “Sicurezza al limite”

Bautista concentrato sul round in Indonesia, si aspetta Razgatlioglu e Rea molto forti. Sul ritorno di Imola non è pienamente felice.

Alvaro Bautista Superbike Indonesia Imola

Il primo weekend Superbike del 2023 è stato praticamente perfetto per Alvaro Bautista, che dopo il secondo posto in Superpole ha vinto le tre gare. Ma se in Australia era abbastanza pronosticabile vederlo trionfare, adesso arriva un round in Indonesia che potrebbe mostrare valori diversi in pista.

Yamaha e Kawasaki dovrebbero essere più competitive al Mandalika International Street Circuit, luogo nel quale il pilota spagnolo e Ducati hanno vinto il titolo SBK 2022. Lo scorso anno c’è stata la tripletta di Toprak Razgatlioglu, determinato a ripetersi in questo fine settimana. E anche Jonathan Rea non resterà a guardare. Attenzione pure ad eventuali sorprese, come gli italiani Michael Rinaldi e Andrea Locatelli oppure altri nomi.

Superbike Indonesia, le aspettative di Bautista

Non sono passati tanti mesi da quando Bautista si è preso la corona iridata Superbike in Indonesia, ma adesso è concentrato sul presente: “Non è passato molto tempo da quando eravamo qui a celebrare il Mondiale. Però ora siamo in un altro campionato e partiamo tutti da zero. Arrivo qui con bei ricordi, ma anche con buona fiducia dopo lo scorso weekend a Phillip Island, dove siamo stati davvero forti“.

Alvaro sa bene cosa non abbia funzionato nel 2022 a Mandalika e spera di ritrovarsi in una situazione migliore in questo fine settimana: “Lo scorso anno abbiamo faticato un po’, forse avevamo alcune cose a cui pensare dato che potevo vincere il titolo e il tracciato era abbastanza nuovo. La traiettoria ideale era limitata, andando oltre rischiavi di cadere. Non sono riuscito ad essere abbastanza competitivo. Cercheremo di fare del nostro meglio, provando ad avere un feeling maggiore rispetto al 2022. Le condizioni meteo sono imprevedibili, non è facile avere un piano di lavoro. Devi adattarti alle condizioni climatiche e a quelle della pista“.

Il pilota del team Aruba Racing Ducati ricorda un fattore che lo ha un po’ messo in difficoltà nella scorsa edizione del round SBK sull’Isola di Lombok: “Il problema principale fu la gomma anteriore, perché Pirelli non aveva portato quella che utilizzavo normalmente durante la stagione. Quest’anno, invece, c’è. Posso capire se effettivamente il problema era legato al pneumatico oppure no. In teoria il layout di questo circuito dovrebbe essere buono per la nostra moto, però dobbiamo fare tutto nel modo giusto. Dobbiamo avere un buon feeling con le gomme“.

SBK Mandalika, Alvaro si aspetta Razgatlioglu e Rea forti

Il livello della griglia della Superbike è cresciuto nel 2023, ma Bautista ritiene che serva ancora del tempo per vedere i reali valori: “Quello che abbiamo visto a Phillip Island non è al 100% vero. Abbiamo avuto un test lì poco prima e quindi tutti i piloti potevano avere un buon setup. Inoltre, è un circuito particolare. Comunque penso che quest’anno gli altri piloti siano più vicini a quelli davanti. Nel 2022 la differenza tra i primi tre e gli altri era superiore, ora è diminuita. Anche questa pista è particolare e non so se vedremo la realtà del campionato qui“.

Alvaro si attende che Razgatlioglu e Rea siano due ossi duri da sconfiggere in Indonesia: “Lo scorso anno Toprak è stato davvero veloce e anche Jonathan è stato molto competitivo. Mi aspetto che loro lotteranno per la vittoria nelle tre gare“.

Infine gli è stato domandato del ritorno del Mondiale SBK a Imola, una notizia che divide un po’ le sue emozioni: “Da una parte sono felice, perché correre in Italia è sempre speciale con tanti tifosi presenti. Imola è vicina a Bologna, la casa della Ducati. La pista non è semplice, perché è un po’ old school. Dall’altro lato, è un po’ al limite a livello di sicurezza. Ci sono dei muretti vicino al tracciato, in caso di caduta è facile rischiare di finirci contro. Non è il migliore circuito per la sicurezza, non so se ci saranno dei miglioramenti su questo. Quando ci ho corso, è stato pericoloso“.

Foto: Ducati

Lascia un commento