16 Dicembre 2022

Andrea Mantovani scommessa Evan Bros Yamaha “Crediamo in noi stessi”

Evan Bros ha ingaggiato Andrea Mantovani, un pilota semi-sconosciuto ma che promette scintille.

Andrea Mantovani

Dal sogno alla realtà. Andrea Mantovani non arriva dal Motomondiale, non ha un passato nella VR46 Academy, non ha una famiglia benestante alle spalle ma è un ragazzo cresciuto nelle campagne emiliane. Fino al 2022 ha gareggiato principalmente a livello italiano e nel 2023 correrà per il top team del Mondiale Supersport: l’Evan Bros. Negli ultimi quattro anni la squadra ravennate ha vinto due titoli mondiali ed ha conquistato due secondi posti. Ha fatto da trampolino di lancio per Andrea Locatelli e Lorenzo Baldassarri. Era dunque il team più ambito dai big ma Fabio Evangelista ha deciso di puntare su Andrea Mantovani, un pilota di ventotto anni praticamente sconosciuto.

La sfida potrebbe sembrare folle ma è entusiasmante sia per il pilota che per il team.

“Sono troppo felice di gareggiare con Evan Bros – racconta Andrea Mantovani a Corsedimoto– è veramente il top. Mi sono subito sentito in famiglia e ringrazio di cuore la squadra di avermi offerto questa incredibile possibilità. Sto provando delle emozioni fortissime e difficili da spiegare”.

Per te che per la squadra si aprono degli scenari completamente nuovi?

“Siamo realisti: un conto è fare i risultati con i piloti di nome ed un altro con me. Se dovessimo vincere una gara è come se trionfassimo nel Campionato Mondiale. Se Evan Bros sale sul podio con un ex pilota di Moto2 è una cosa normale, quasi scontata, ma se sul podio vado io è diverso perché vuol dire che il team è veramente al top del top. Io sono carichissimo, credo in me stesso e nel team e farò tutto il possibile per ripagare il team della fiducia che ha riposto in me”.

Come siete giunti all’accordo?

“Il team mi seguiva da tempo. Il Capo Tecnico Evan Bros, Mauro Pellegrini, mi ha fatto praticamente da coach e mi ha aiutato moltissimo quest’anno a crescere come pilota. Un professionista non deve sapere dare il gas e basta ma deve rapportarsi nel modo giusto con la squadra, tenere i nervi saldi, dire le parole giuste: grazie a Mauro sono migliorato tanto in questo. Con lui ho un rapporto straordinario e lo ringrazio di cuore. Ovviamente sono riuscito a realizzare questo grande sogno anche grazie ai vari sponsor che ci hanno creduto e mi sostengono. Siamo riusciti ad incastrare bene tutto”.

Sei un po’ un nome nuovo. Come hai iniziato?

“Nella mia famiglia, ma anche nella mia zona, non c’era la passione per le moto. Ho iniziato a 15 anni con mio padre. All’inizio ho fatto il Trofeo Aprilia poi le 125, le 600 con mio babbo che mi seguiva in griglia con il carrellino poi quest’anno ho corso nel CIV Superbike con il Broncos-Vince64. Quest’anno mi sono classificato quattro volte secondo ed ho fatto varie gare di MotoE salendo una volta sul podio”.

Avverti un po’ la pressione, la responsabilità, di essere in un top team del Mondiale?

“No, assolutamente, sono convinto che possiamo fare bene. Sono sicuro che ci divertiremo ed arriveranno anche i risultati. Non faccio pronostici ma voglio fare bene, solo quello. Alcune piste non le conosco ma non mi preoccupo, avrò il tempo per impararle e comunque il team ha già tutti i dati necessari. Sono molto tranquillo”.

Gareggerai anche in MotoE?

“Aegerter ha sciolto gli indugi ed ha dimostrato che si possono fare entrambi i campionati nello stesso anno ed ai massimi livelli. Sto ricevendo varie proposte anche dalla MotoE e vediamo cosa succederà”.

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