31 Agosto 2019

Superbike 2020: Quanti piloti a piedi, ora comincia l’assalto

Ducati, BMW e Yamaha hanno già scelto i piloti dei team ufficiali 2020. Ma tanti bei nomi sono ancora a spasso....

Superbike 2020, Superbike US Round

Superbike 2020: fra due mesi cominceranno i test, ma lo schiermento è in gran parte ancora da definire. La Ducati ha già scelto il dopo Alvaro Bautista, puntando su Scott Redding accanto a Chaz Davies che aveva un biennale. Pure BMW è a posto, con una coppia da far tremare ai polsi: accanto a Tom Sykes (che sta trattando un biennale con opzione 2022) arriva Eugene Laverty. Ha giocato d’anticipo anche Yamaha: via Alex Lowes, dentro Toprak Razgatliouglu per completare il team ufficiale che comprenderà anche Michael van der Mark. La Kawasaki nicchia: avendo in mano il jolly, cioè Jonathan Rea lanciatissimo alla conquista del quinto Mondiale di fila (e reduce dal trionfo alla 8 Ore di Suzuka), gli uomini in verde non hanno fretta.

DOVE ANDRA’ LORENZO SAVADORI?

Il cesenate è uno dei (numerosi) candidati alla seconda Kawasaki. Anche se è rimasto fuori dal Mondiale 2019, il 26enne ex Aprilia è un pilota di qualità, che con il Cannibale formerebbe una coppia molto ben assortita. Ma a KRT piace la continuità, per cui scalzare Leon Haslam non sarà facile. Il britannico ha un ottimo rapporto con il caposquadra, che – visto il palmares – ha una certa voce in capitolo sulla definizione dell’organico. Savadori sarebbe pilota ideale anche per Puccetti Racing, che in quest’agosto infuocato ha perduto prima Toprak, allevato da quando aveva 15 anni, e poi anche l’alternativa Eugene Laverty. A Reggio Emilia già stavano studiando le grafiche per il numero 50…

E ALEX LOWES?

Pur defenestrato dal team Crescent, il britannico continuerà a correre con una Yamaha. I suoi trascorsi alla 8 Ore di Suzuka (tre successi in fila: 2016-2018) sono l’assicurazione su una sella 2020. Perderlo metterebbe di cattivo umore i giapponesi, ecco perchè Yamaha Europa gli dovrà trovare un posto in uno dei due team satellite, GRT o (meno probabile) Ten Kate, con dotazione tecnica full factory. Ricordiamo che in ambito Yamaha tutti i piloti hanno contratto diretto con la filiale europea, non coi singoli team satellite. GRT e Ten Kate (Loris Baz è già sicuro) dipendono quindi da scelte superiori. Le tre YZF-1 disponibili se le giocano almeno in quattro: Lowes, Cortese e i due sfidanti Supersport Caricasulo e Krummenacher.

E LA HONDA CHE FARA’?

Il programma Superbike della Casa più grande del Mondo è avvolto nel mistero. Si sa solo che la nuova CBR verrà svelata all’Eicma di Milano, ma parliamo della versione stradale. L’ingaggio di Alvaro Bautista (ancora da annunciare) lascia ritenere che il coinvolgimento HRC sarà  maggiore di adesso. Per Moriwaki Althea questo 2019 doveva essere d’assaggio, ma le cose stanno andando male. Sotto la precedente gestione Ten Kate i risultati erano deludenti, adesso sono pessimi.   L’infortunio di Leon Camier ha ulteriormente aggravato la situazione. Servirà dunque una svolta radicale (e un budget a parecchi zeri…) per riportare il marchio ai vertici della Superbike.

LO SCHIERAMENTO 2020 

Ducati Aruba: Scott ReddingChaz Davies

Ducati Barni: ?

Ducati Go Eleven: ?

Kawasaki RT: Jonathan Rea – ?

Kawasaki Puccetti: ?

Kawasaki Pedercini: Jordi Torres – ?

BMW Motorrad: Eugene Laverty – Tom Sykes

BMW Orelac: ?

Yamaha WorldSBK Team: Toprak Razgatlioglu – Michael van der Mark

Yamaha GRT: ? – ?

Yamaha Tean Kate: Loris Baz – ?

Honda Moriwaki Althea: Alvaro Bautista – ?

(in neretto i piloti già confermati)

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1 commento

  1. marcogurrier_911 ha detto:

    Direttore,
    Un pilota italiano ci vuole, anche due perché no?
    Così come spero tanto in Zarco
    Riguardo LeonCamier, apprezzo seguiate la sua carriera, un ragazzo con jella che più nera non si può, che da quando MV ha mollato una dritta non ne è uscita!