29 Marzo 2023

Caso Marquez: Honda ha ragione, per tre differenti motivi

Il reclamo Honda alla contro-decisione del FIM Steward Panel sulla penalità inflitta a Marquez ha motivo di essere accolto. Ecco perchè

Marc Marquez, MotoGP

Avvertenza: scordatevi il fatto in se, cioè l’errore di Marc Marquez, il coinvolgimento degli incolpevoli Jorge Martin e Miguel Oliveira, le conseguenze e tutto il resto. Fate un passo in avanti e concentratevi sulla questione come se parlassimo di un fatto astratto: un pilota da GP ha commesso un errore che l’organo del primo grado giudicante, ovvero il FIM Steward Panel ha deciso di sanzionare con un doppio “long lap penalty” da scontare nel prossimo GP d’Argertina. Marc Marquez si è fatto male alla mano, per cui a Termas di Rio Hondo non ci sarà. Quindi la farà franca? Potrebbe succedere, perchè il reclamo Honda è fondato. Per tre differenti motivi.

Il primo errore

Ovviamente è stato indicare la scadenza precisa della sanzione: il GP d’Argentina di domenica prossima. Bastava scrivere “al prossimo GP cui il pilota prenderà parte” e nessun caso sarebbe montato. E’ quello che succede in qualunque serie sportiva, pensate al calcio: il Giudice commina la squalifica, e se il giocatore è infortunato, la sconta quando rientra. Non conta quando, dove, se con una squadra diversa. La “fedina”, diciano così, è macchiata fin quando la penalità non viene scontata. Dopo la pubblicazione della decisione, domenica 26 marzo ore 15:13 orario portoghese, Honda o Marc Marquez stesso avevano 60 minuti per interporre reclamo. Non l’hanno fatto. Sapevano già che in Argentina MM93 non ci sarebbe stato? Può essere, ma non è rilevante.

Il secondo errore

E’ stato tornare sopra una decisione già passata “in giudicato”, per altro con una scusa ridicola: “la penalità sarà da scontare alla prossima gara cui Marc Marquez prenderà parte, questo al fine di rispettare l’intenzione sottostante del FIM Steward Panel”. Ridicolo: una spiegazione così può andar bene per la partita di calcetto la sera con gli amici, non ha niente di “serio”. La stessa identica “corte” , non può dire “ho sbagliato ma intendevo un’altra cosa, per cui ora mi correggo“. Quel “underlying“, cioè l’intenzione “sottostante” è quanto di più antigiuridico si possa pensare. I giudici devono (dovrebbero…) fare sentenze chiare, pulite, senza alcuna “malcomprensa intenzione“. Correggere la sentenza poteva essere la Corte d’Appello. Ma in assenza di reclamo, sul momento non si è azionata.

Il terzo errore

Forse è il più grosso: nella decisione d’emergenza, pubblicata martedi 28 marzo, non è indicato nessun termine per l’appello. Errore gravissimo, perchè il regolamento sportivo, al punto 3.3.3.2, stabilisce che un secondo organo giudicante, il FIM Appeal Stewards, è chiamato a decidere sui ricorsi alle decisioni assunte dal FIM Stewards Panel. Quindi anche la sentenza di “salvataggio“, quella di martedi 28 marzo, sarebbe dovuta essere “appellabile”. Forse i commissari hanno ritenuto che fosse la stessa di prima, ma è logico che non sia, visto che è cambiato completamente l’impianto della sentenza, stabilendo che la penalità non va scontata in Argentina ma alla prima gara utile.

La FIM ne esce a pezzi

Comunque vada, la Federmoto Internazionale esce a pezzi da questa storia. Honda, nella sua nota, ha scritto che ha avanzato appello al FIM Appeal Steward, ma bisognerà vedere se i Commissari lo accetteranno, cioè se lo possono accettare, visto che nella decisione di salvataggio le modalità d’appello sono proprio state omesse. A prima vista non potrebbero, per molteplici profili di giurisdizione sportiva. Il pasticcio si risolverà solo se Honda e Marc Marquez getteranno la spugna, cioè diventeranno “remissivi“, come si dice in Tribunale, accettando il pastrocchio combinato dall’intera filiera giudicante della MotoGP. Se invece daranno battaglia, chissà che può accadere. C’è anche l’ipotesi che tutto finisca al TAS, il tribunale sportivo internazionale, cioè fuori dall’ambito della Federmoto Internazionale e del “sistema MotoGP“. Allora si che se ne leggerebbero di belle…

“58” il racconto illustrato ispirato allo straordinario Marco Simoncelli, su Amazon

Foto: MotoGP.com


Lascia un commento