8 Dicembre 2021

Superbike, Yamaha campione: ma in Giappone priorità alla MotoGP

Yamaha conquista il suo secondo Mondiale Superbike dopo quello di Ben Spies. Il team manager Paul Denning si complimenta con Yamaha Europe e chiede più supporto dal Giappone.

Superbike, Toprak Razgatlioglu

Toprak Razgatlioglu ha riportato il titolo Superbike in casa Yamaha dopo il dominio di Jonathan Rea durato sei stagioni di fila. Per Iwata si tratta del secondo Mondiale SBK dopo quello conquistato da Ben Spies nel 2009. Il pilota turco è riuscito là dove hanno fallito Cal Crutchlow, Troy Corser o James Toseland, al suo quarto tentativo dopo due anni in Kawasaki e due con la R1. Dietro il successo di Toprak si cela un perfetto lavoro di squadra, ancora più grande se si considera che è guidato da Yamaha-Europe.

Iwata punta sulla MotoGP

In Giappone la priorità resta la MotoGP, come avviene anche in Ducati e Honda, mentre Kawasaki e BMW possono concentrarsi solo sul campionato Superbike. Eppure da tempo il team di Iwata chiede maggior supporto dal Sol Levante. “Le critiche di certo non vengono dai nostri piloti“, spiega il team manager Paul Denning a Motorsport-Total.com. “L’obiettivo di Yamaha è la MotoGP, è la classe che utilizza la migliore tecnologia. Il Campionato Mondiale Superbike è un campionato vicino alla serie ed è gestito da Yamaha-Europe. A Milano stanno facendo un ottimo lavoro con lo sviluppo, grazie anche al supporto dal Giappone“.

Kohta Nozane si è trasferito per familiarizzare con l’ambiente delle derivate di serie, ma la sua prima stagione non è andata benissimo. La Casa dei diapason gli offre un’altra opportunità, ma nel 2022 dovrà portare i primi risultati di peso. Nel 2021 i due piloti ufficiali e i due GRT hanno ricevuto le ultime componenti. “Quattro piloti sono sufficienti per avere dati sufficienti“. Ma Paul Denning vorrebbe maggiore impegno dalla casa madre, avere più piloti in pista e un maggior impiego di wildcard: Tarran Mackenzie, fresco campione British Superbike, correrà diversi round iridati.  “Attualmente è difficile mettere insieme un budget con i soldi delle sponsorizzazioni per allestire una moto competitiva“. E lancia un messaggio a Dorna: “Sarebbe più sostenibile per il campionato se si potessero ridurre i costi e aumentare i ricavi“.

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