30 Gennaio 2023

SBK, Foti (Aruba Ducati): “Bautista campione con merito, non per il peso”

Serafino Foti ci ha parlato del trionfo Ducati in Superbike con Bautista, della nuova Panigale V4 R, di Rinaldi e del limite di peso.

Serafino Foti Bautista Rinaldi Ducati Superbike

Ducati ha scritto pagine importanti di storia nel Mondiale Superbike e nel 2022 ne ha scritta un’altra, vincendo il primo titolo piloti con la Panigale V4 R. Dopo l’illusione e la delusione del 2019, Alvaro Bautista si è preso la rivincita e ha coronato il sogno di laurearsi campione del mondo nelle derivate di serie.

Ducati ha festeggiato anche la vittoria del titolo costruttori e Aruba Racing è stato il miglior team della griglia SBK. Chiaramente l’obiettivo per la stagione 2023 sarà quello di ripetersi, cosa mai semplice. La line-up è stata confermata, però c’è una nuova moto con degli aggiornamenti e il primo test a Jerez è stato positivo. Adesso ce n’è un altro importante a Portimao.

Abbiamo interpellato il team manager Serafino Foti per parlare di alcuni temi di casa Ducati.

Serafino, dopo tanti anni alla guida della squadra quanto ti ha reso orgoglioso vincere finalmente il titolo piloti Superbike?

Ovviamente sono molto orgoglioso, vincere un titolo significa la coronazione di tanto sacrificio. Chiaramente tutto questo è grazie al lavoro di tutti i ragazzi del team, che sono stati impeccabili, grazie a tutti i ragazzi e gli ingegneri di Ducati corse che lavorano a casa e a tutte le persone che sono coinvolte in questo progetto. La ciliegina sulla torta è stata messa da Alvaro, che ha fatto veramente la differenza“.

In cosa Bautista è riuscito a fare la differenza rispetto agli avversari?

È riuscito ad interpretare alla perfezione le caratteristiche della nostra moto dimostrando una lucidità incredibile nelle fasi chiave di ogni gara e del campionato. La conoscenza del campionato e delle gomme hanno contribuito a renderlo molto più consistente rispetto al 2019. Inoltre, non dimentichiamoci che Alvaro è anche un campione del mondo della 125, ha lottato per il titolo 250 fino all’ultima gara con il povero Simoncelli e nell’era della MotoGP, dove c’erano Rossi, Stoner, Lorenzo, Pedrosa eccetera, era costantemente nelle posizioni di vertice. Chapeau!“.

Nel 2023 correte con una Ducati Panigale V4 R aggiornata, cosa bisogna aspettarsi da questa moto?

La Panigale V4 R 2023 è un restyling della 2022 e non una rivoluzione. Di conseguenza mi aspetto una moto competitiva come lo è stata nel 2022, con la speranza di aver migliorato in alcune aree deboli riscontrate negli anni passati“.

Chi temete di più nella corsa al titolo Superbike?

Bisogna avere sempre rispetto di tutti gli avversari, in quanto da un anno all’altro possono cambiare le carte in tavola. Ovviamente, considerando il campionato 2022, ci aspettiamo Toprak e Jonathan più agguerriti che mai. Quindi, continueremo a lavorare duramente con lo stesso approccio e la stessa voglia di vincere di sempre. Siamo consapevoli della nostra forza, crediamo fortemente nei nostri piloti, nel nostro pacchetto e faremo tutto il possibile per riconfermarci. Affrontiamo la nuova sfida con grande motivazione“.

Cosa vi aspettate da Rinaldi? La presenza di Bassani e Petrucci può dargli ulteriori stimoli?

Rinaldi è stato comunque il primo di tutti gli altri, tolti i primi tre, quindi direi che ha fatto un buon campionato 2022. Ovviamente, quando vesti i colori ufficiali alcune volte non basta e bisogna costantemente lottare con i migliori. Certamente ci aspettiamo qualcosa di più e crediamo che Michael abbia il potenziale per farlo, in quanto lo ha già dimostrato vincendo delle gare in WorldSBK. Deve fare ancora un piccolo step per migliorare la sua costanza nelle prestazioni. Sta lavorando duramente, senza pensare a Bassani e a Petrucci. Il suo obiettivo non è arrivare davanti a loro, ma è lottare costantemente con Alvaro, Toprak e Jonathan“.

Bautista ha un contratto che scade a fine anno e all’evento a Bologna non ha escluso di continuare a correre. Vi piacerebbe andare avanti con lui?

Alvaro ha ancora tantissima voglia di correre e di primeggiare, fisicamente e mentalmente è ancora molto forte sembra un ragazzino di 25 anni! Sono sicuro che se sarà competitivo correrà ancora per un po’. In questo caso potremmo continuare insieme, non vedo il motivo di rinunciare ad un pilota motivatissimo e vincente“.

Limite minimo di peso-pilota in SBK dal 2024. Qual è il tuo pensiero su questo tema?

Come da regolamento, il limite di peso verrà introdotto nel 2024. Non condivido questa nuova regola, in quanto la SBK è una delle moto più pesanti presente in un campionato del mondo (167kg contro i 158kg della MotoGP). Questo può diventare un problema in termini di sicurezza, soprattutto in caso di caduta ad alta velocità i kg in più potrebbero aumentare il pericolo. Inoltre, un pilota minuto ha molta più difficolta nella gestione della moto durante una gara. Per fare un esempio, Pedrosa aveva più svantaggi che vantaggi. Onestamente, penso che Alvaro abbia vinto meritatamente e non grazie al suo peso, bensì grazie al suo talento e al nostro pacchetto tecnico. Come ho già detto, negli anni passati hanno vinto i nostri competitors meritatamente e dal mio punto di vista chi vince va premiato, non penalizzato. In questo contesto vorrei fare io una domanda a voi: ma se Alvaro nel 2024 andasse a correre per un’altra marca, magari proprio con chi ha spinto per aggiungere il peso, secondo voi accetterebbero questa regola?“.

Nel Mondiale Supersport che obiettivo avete con Nicolò Bulega?

Il nostro DNA è sempre lo stesso: fare le corse per provare a vincere. Dopo un anno di apprendistato sia per noi, che abbiamo introdotto la Panigale V2 in questa categoria, sia per Nicolò, l’obbiettivo è quello di lottare per il campionato. Siamo consapevoli che non sarà facile, ma sicuramente faremo di tutto per raggiungerlo“.

Foto: Aruba Ducati

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