27 Dicembre 2022

Nel 2024 verrà introdotto il limite di peso moto-pilota, la Superbike per tutti

I top team lo danno per scontato ma nel regolamento tecnico, per adesso, c'è una sola laconica riga. Quanta zavorra servirà?

Scott Redding, Superbike

Scott Redding ha vinto la sua battaglia: il limite di peso combinato moto-pilota in Superbike si farà. La questione tiene banco da decenni, ma prima si parlava solo di limite relativo alle moto. Spesso con toni aspri e minacce di ritiro, specie quando (spesso…) Ducati sbaragliava la concorrenza. Come nel ’91, quando la 888, avvantaggiata dalla cilindrata (1000 bicilindrica contro 750 delle quattro cilindri giapponesi) e dal peso (145 chili contro 165) vinse tutte le gare, eccetto il Canada boicottato per la pericolosità di Mosport e l’Australia, epilogo ormai ininfluente. Mai si era arrivati al punto di mettere sul piatto della bilancia anche i piloti. Oggi invece basta che uno grande e grosso come Scott Redding (nella foto d’apertura) si metta a lamentare su Instagram l’incolmabile vantaggio fisico del peso piuma di Alvaro Bautista che parte il cambiamento epocale. Domanda: come verrà applicata la zavorra?

I team la danno per scontata

“E’ tutto deciso, c’è già scritto nel regolamento” ci hanno detto i dirigenti di due top team. In mancanza di annunci ufficiali sulla spinosa questione da parte della Federmoto Internazionale e/o di Dorna WorldSBK, siamo andati a spulciare il corposo libretto giallo (352 pagine!) delle norme tecniche, nell’edizione aggiornata al 19 ottobre scorso. La materia “peso limite” Superbike è affrontata nell’articolo 2.4.4: il valore attuale è 168 chili, per ciascun tipo di moto a prescindere dalla configurazione tecnica. Seguono sei commi, che definiscono le varie fattispecie, come la possibilità di usare la zavorra a discrezione del Commissario Tecnico per bilanciare le prestazioni. Misura che, per il momento, non ci risulta sia mai stata applicata, visto che per il bilanciamento si interviene sul limite di giri motori e sulle “parti in concessione”. In coda all’articolo c’è una singola riga, in neretto, che recita: 2024 Proposta – Peso combinato di moto e pilota. Niente altro: il popolo Superbike può attendere.

Quindi che succede?

Una sola riga, così laconica, è un pò poco per affermare che “il cambiamento è già previsto dal regolamento”. Ma se i team di punta sono così sicuri, è chiaro che la misura abbia già avuto avallo “ufficioso” da parte della MSMA (l’ente dei costruttori impegnati nelle corse) e della Superbike Commission, cioè la struttura di cui, oltre alla MSMA, fa parte anche Dorna. Si può intuire come sia andata. Ducati oggi ha un pilota leggerissimo (Bautista) che però ha 38 anni e un solo anno di contratto. Facile che nel 2024 abbia già appeso il casco al chiodo, in caso contrario si vedrà. Intanto la Marca italiana ha ottenuto l’aumento del 10% del “price cap”, che passerà dunque da 40 mila a 44 mila euro, permettendo l’omologazione dell’evoluzione ’23 della stradale Panigale V4 R.

Do ut des

Dunque: tu dai una cosa a me e io concedo una cosa te, è questa la logica del motociclismo moderno, dove i regolamenti non li fa più l’ente sportivo, come sarebbe logico, ma i concorrenti stessi. C’è stato chi ha spinto fino all’ultimo perchè la regola sul peso moto-pilota fosse in vigore già dal prossimo Mondiale (ovvio: la BMW…) ma ha trovato il muro, con l’argomento che serve un anno di studio per definire i valori e il metodo d’attuazione. Definire l’applicabilità di questa norma sarà tutt’altro che scontato

Quanda zavorra ti metto?

Bautista pesa 58 chili, Redding 78, dunque ballano ben 20 chili di differenza. Dando per scontato che non sarà possibile alleggerire le Superbike, perchè i costi salirebbero, il metodo di bilanciamento sarà applicare la zavorra sulle moto dei pesi piuma. Fra l’altro Alvarito non è l’unico, anche Phillip Ottl (altro ducatista…) pesa gli stessi 58 chili. Secondo alcuni tecnici, l’entità del peso aggiuntivo non potrà superare i dieci chili. Troppa zavorra potrebbe alterare il comportamento di veicolo progettati per pesare gli attuali 168 chili. Anche aggiungendo una zavorra di 10 chili sulla Ducati, i superleggeri Bautista e Ottl manterrebbero comunque un consistente vantaggio di peso rispetto ai giganti come Redding.

Epilogo

Conoscendo i nostri polli, si può già prevedere che le “norme attuative” del peso combinato moto-pilota scateneranno disquisizioni tecniche a profusione. Fin quando, magari, il commissario FIM Scott Smart non dirimerà la questione sfoderano un altro dei suoi mirabolanti algoritmi. Che, consigliamo noi, non dovrà tenere conto solo del peso a vuoto del pilota. Ma anche dell’entità delle colazioni, le perdite di liquidi vari pre-partenza eccetera. Fortuna che i piloti di oggi non bevono, perchè ai tempi di Fogarty e Corser sarebbero stati da inserire nell’algoritmo anche i drink dei pub della zona. Meglio prenderla sul ridere, no?

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Foto: Instagram

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