10 Dicembre 2022

Stefano Manzi verso Yamaha WSS con l’obiettivo Mondiale Superbike

Stefano Manzi correrà con Yamaha in Supersport per seguire le orme di Andrea Locatelli, Dominique Aegerter e Lorenzo Baldassarri

Stefano Manzi, Triumph

Stefano Manzi ha lasciato ufficialmente la Triumph ma con chi gareggerà l’anno prossimo? In un primo tempo alcune voci di paddock lo davano vicino al Mie Honda che dovrebbe fare il team con gli spagnoli di MS Racing. Sembra che questa squadra fosse disposta ad investire tanto e a garantirgli quindi un buon ingaggio. Invece Stefano Manzi è ad passo dall’accodo con Yamaha. Andrea Dosoli, general manager Yamaha Europa, conferma l’interesse per il pilota romagnolo. “Stefano Marzi è un ragazzo interessante, ancora giovane, sta parlando con due dei nostri teams, speriamo riescano a chiudere”.

I due team sono ovviamente EvanBros e Ten Kate, le due squadre di riferimento Yamaha ed entrambe orfane della loro prima guida. Sia Dominique Aegerter che Lorenzo Baldassarri sono stati promossi nel Mondiale Superbike in due ottimi team satellite della stessa marca di Iwata. Stefano Manzi spera di seguire le loro orme. Ma soprattutto compiere l’identico cammino di Andrea Locatelli che dopo avere vinto con EvanBros è entrato nel Mondiale Superbike dal portone principale. Se Manzi non dovesse chiudere con la ravennate Evan Bros, preferendo gli olandesi, lascerebbe la sella vacante ad Andrea Mantovani. Da tempo il 28enne pilota ferrarese è sulla lista di Fabio Evangelista, numero uno di Evan Bros.

Yamaha sta cercando comunque di accaparrarsi tutti i piloti più forti. Nel 2024 probabilmente Toprak Razgatlioglu lascerà la Superbike per approdare in MotoGP e ci sarà la fila dei piloti che ambiscono alla sua sella. In pole position ci sono Gardner ad Aegerter ma puntano alla moto ufficiale anche Baldassarri, Ray e a questo punto anche lo stesso Manzi.

Andrea Locatelli ultimamente non ha brillato ma cercherà di tenersi ben stretto il suo posto. In casa Yamaha ha ancora molti estimatori perché è un pilota costante, regolare ed è considerato un numero due affidabile anche in prospettiva futura. A meno che non compia un altro salto di qualità e possa diventare lui l’erede di Toprak.

Foto: Dynavolt Triumph

Lascia un commento