15 Settembre 2022

Bautista vs Rea, la FIM avvisa Ducati: “Non può vincere un ricorso”

Paul Duparc, funzionario della FIM, ha analizzato l'incidente Rea-Bautista e spiegato perché Ducati non può ottenere una sanzione più pesante.

Alvaro Bautista Superbike

Il recente round Superbike a Magny-Cours è finito tra le polemiche. L’episodio che le ha scatenate è la caduta di Alvaro Bautista provocata da Jonathan Rea all’inizio di Gara 2. Lo spagnolo si è dovuto ritirare, perdendo un probabile podio e tanti punti, e non l’ha presa affatto bene.

Si è scagliato contro il rivale, accusandolo di averlo fatto cadere intenzionalmente. Il pilota della Kawasaki ha respinto tale accusa, ammettendo di aver commesso un errore ma senza alcuna volontà di danneggiare l’avversario. In mezzo ci si è messa anche la Ducati, che tramite il coordinatore tecnico Marco Zambenedetti ha sposato la linea esposta dal suo rider. La long lap penalty non è stata considerata dal team italiano una sanzione adeguata al danno causato dal sei volte campione del mondo SBK.

Bautista vs Rea: Paul Duparc della FIM fa chiarezza

Al termine del round SBK in Francia è emersa anche la possibilità che Ducati potesse fare ricorso al Tribunale d’Appello della FIM per ottenere un provvedimento più pesante nei confronti di Rea. Al tal proposito i colleghi di Paddock-GP.com hanno interpellato Paul Duparc, funzionario della Federazione Internazionale del Motociclismo, per ottenere dei chiarimenti: “La decisione di penalizzare Rea è stata presa dagli Stewards, che hanno analizzato l’incidente durante la gara con diverse telecamere e da differenti angolazioni. Hanno preso una decisione che si chiama constatazione di fatto. Essendo presa rapidamente e avendo un impatto sulla gara, non può essere soggetta a ricorso. È come un calcio di rigore, non si torna indietro“.

Duparc ha anche messo in evidenza il comportamento del team Aruba Racing Ducati durante e dopo la seconda manche SBK a Magny-Cours: “Ducati è stata molto aggressiva, per due volte è entrata in Direzione Gara durante la corsa. Gli Stewards hanno portato Serafino Foti fuori dalla sala. Dopo la gara hanno parlato con lui e Zambenedetti, la cui rabbia non si era placata“.

Il funzionario della FIM spiega anche perché Rea sia stato punito solo con una long lap penalty: “I commissari hanno chiesto di vedere i dati telemetrici dei punti di frenata di Rea ed è emerso che in quella curva ha frenato esattamente nello stesso punto e con la stessa pressione dei giri precedenti. Secondo i tecnici della telemetria, che hanno analizzato i dati, non si è comportato diversamente dal solito. Non c’è stata alcuna condotta anomala“.

Ducati, unico ricorso possibile al TAS: ma sarebbe inutile

In merito alle voci su un eventuale ricorso della Ducati al Tribunale d’Appello FIM per chiedere una sanzione più dura nei confronti del pilota Kawasaki, Duparc è stato molto chiaro: “Non c’è stato nulla di ufficiale, nessun ricorso. Ci sono state solo telefonate. In ogni caso, non vi è ricorso ammissibile. Rea non è mai stato penalizzato per comportamento antisportivo o irresponsabile. Ha avuto delle collisioni, ma sempre considerate incidenti di gara. Questa è la prima volta che gli viene inflitta una penalità. Stavolta ha commesso un errore ed è stato penalizzato“.

Il funzionario della Federazione Internazionale del Motociclismo va poi più nel dettaglio nell’esporre perché Ducati non possa fare alcun ricorso utile a cambiare quanto già deciso: “Davanti alle istituzioni FIM non c’è appello possibile. Possono portare il caso in tribunale, ma senza possibilità di vincere. Potrebbero rivolgersi al Tribunale Arbitrale dello Sport, però il TAS non interviene in quello che è considerato il campo di gioco. Valuta se c’è un problema di procedura o di applicazione delle regole, ma non entrano mai nel campo degli esperti e lasciano le valutazioni agli ufficiali di gara. Ducati può andare dal TAS, però perderà, e non potrà appellarsi alle autorità della FIM. Se si sono appellati al TAS, dato che avevano cinque giorni di tempo, non siamo stati informati…“.

Foto: WorldSBK.com

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