1 Dicembre 2022

Bautista, la MotoGP dietro il successo in SBK: ora sogna una wild card

Bautista spiega perché perché in Superbike sia più forte degli altri. C'entra la MotoGP, dove gli piacerebbe tornare da wild card Ducati.

Alvaro Bautista Ducati Superbike

Alvaro Bautista si sta godendo il titolo mondiale Superbike vinto con grande merito nel 2022. Tornerà in pista solamente il 25-26 gennaio per il primo test a Jerez, mentre i rivali sono in azione in questa prima metà di dicembre per studiare il modo di batterlo nel 2023.

Il pilota del team Aruba Racing Ducati sa che Toprak Razgatlioglu, Jonathan Rea e tutti gli altri saranno particolarmente motivati. Ora è giusto festeggiare il successo conseguito, ma tra non molto sarà il momento di prepararsi alla nuova stagione. La sua speranza è quella di non dover fare i conti con novità regolamentari che lo vadano a penalizzare per via del suo peso leggero.

Il piano della FIM e dei vertici del WorldSBK era quello di introdurre dal 2024 il limite minimo di peso, però trapelano anche rumors sull’eventualità di anticipare tutto. Ovviamente, lo spagnolo e la sua squadra sono assolutamente contrari. Ritrovarsi “zavorrati” potrebbe essere un problema.

Superbike, lo stile di guida di Bautista

Sicuramente essere leggero comporta qualche vantaggio e va detto che Bautista dispone di una moto straordinaria, ma lui è sicuro che sia soprattutto il suo stile di guida a fare la differenza: “Vengo dalla MotoGP – ha detto a Speedweek – e il mio stile è completamente diverso da quello degli altri piloti Superbike. Riesco a raddrizzare la moto molto prima, così ho più trazione rispetto a chi rimane inclinato più a lungo. Con gomme nuove gli altri sono veloci perché sfruttano il grip al massimo angolo, ma dopo quattro-cinque giri iniziano a calare e arriva il mio momento. Io utilizzo le gomme meglio di loro, semplicemente“.

Il 38enne castigliano ha trovato nella Ducati Panigale V4 R una moto perfetta per esaltare le proprie qualità di guida. Se bastasse essere leggeri e dare gas, avrebbe vinto anche con la Honda CBR1000RR-R Fireblade.

Alvaro wild card in MotoGP? Ne parlerà con Ducati

Bautista ha corso tanti anni in MotoGP e ha assimilato un determinato stile di guida che si è portato dietro anche nel Mondiale Superbike. Molti si chiedono cosa farebbe oggi lo spagnolo nella top class se avesse un’occasione. Quando guidò la Ducati del team ufficiale a Phillip Island nel 2018 giunse 4°. Chiaramente è difficile basarsi su una singola gara di quattro anni fa per sbilanciarsi.

Comunque, non è ancora da escludere la possibilità di rivedere il campione del mondo SBK in azione in MotoGP da wild card: “Non ne abbiamo ancora parlato. Ma lo sponsor Aruba ha già fatto delle wild card con Pirro e ha delle gare in programma anche nel 2023. Vorrei prima poter fare un test per capire se mi trovo bene. Su quale circuito? Barcellona, ne sto parlando con Dall’Igna“.

Bautista felice nel Mondiale SBK

Al netto della tentazione di rimettersi alla prova nella classe regina del Motomondiale, Bautista è molto felice di correre in Superbike e ha rivalutato il campionato: “Viene visto come una seconda divisione e ammetto che anche io l’ho pensato prima di venire qui. Quando per la prima volta mi era stato detto di venirci a correre, ho rifiutato. Quando ho capito che non avrei avuto posto in MotoGP, ho deciso di fare il passo. Ho scoperto un bel campionato, molti sarebbero sorpresi dal livello che c’è. Penso che Toprak e Jonathan con una moto ufficiale sarebbero in top 5 in MotoGP“.

Alvaro ha cambiato idea sul WorldSBK e pensa di avere a che fare con rivali di alto livello. Nel 2023 proverà a confermarsi campione, poi vedremo che decisione prenderà per il suo futuro. Avrà un contratto in scadenza e 39 anni. Oggi è prematuro parlare di un ipotetico ritiro, però tutto può succedere. Soprattutto se venisse introdotto il limite minimo di peso moto-pilota, che lui reputa un’ingiustizia.

Foto: Aruba Racing Ducati

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