20 Ottobre 2022

Bradley Smith, da MotoGP a Supersport: in Argentina chance da sfruttare

Nel round in Argentina sarà Smith a sostituire l'infortunato Taccini nel team Ten Kate Yamaha. Avrà anche un futuro nel Mondiale Supersport?

Bradley Smith Supersport

In questo fine settimana è in programma l’atteso appuntamento in Argentina e nel Mondiale Supersport ci sarà l’esordio assoluto di Bradley Smith nella categoria. Infatti, rimpiazzerà l’infortunato Leonardo Taccini in sella alla Yamaha R6 del team Ten Kate Racing.

Per il 31enne pilota inglese si tratta di una bella opportunità, considerando che guiderà per la squadra che con Dominique Aegerter ha dominato lo scorso campionato e che adesso è nuovamente in testa alla classifica con lo svizzero. Avrà a disposizione un materiale tecnico per essere competitivo e conquistare dei buoni risultati. Al tempo stesso, però, si ritroverà a doversi adattare rapidamente a moto, gomme e pista. A San Juan Villicum sarà tutto nuovo per lui.

La carriera nel Motomondiale di Bradley Smith

Smith è senza dubbio un pilota di grande esperienza, avendo corso per tanti anni nel Motomondiale. Vi ha esordito nel 2006 con il team Repsol Honda. Dopo due anni è passato a guidare l’Aprilia RS e i risultati sono decisamente migliorati. È arrivato sesto nel 2008, secondo nel 2009 e quarto nel 2010. Nella categoria ha messo insieme tre vittorie e altri diciassette podi in cinque stagioni.

Successivamente ha fatto il salto in Moto2 con il team Tech3, che nonostante dei risultati non eccezionali lo ha poi promosso in MotoGP nel 2013. In top class ha guidato per l’allora squadra satellite Yamaha per quattro anni, togliendosi anche la soddisfazione di salire sul podio due volte (Phillip Island 2014 e Misano 2015). Da ricordare che nel 2015 ha anche vinto la 8 Ore di Suzuka con la Yamaha, affiancato da Pol Espargarò e Katsuyuki Nakasuga.

In seguito ha sposato il progetto KTM assieme a Pol Espargarò, per tre anni suo compagno già in Tech3. Nel biennio con il marchio austriaco solo cinque piazzamenti in top 10, poi l’addio. Nel 2019 resta in MotoGP collaudatore Aprilia e prende parte a quattro gare come wild card. Nell’anno successivo, grazie alla squalifica per doping di Andrea Iannone, disputa tutti i gran premi fino a quello di Teruel, poi viene sostituito da Lorenzo Savadori e a fine stagione non rinnova con la casa di Noale.

L’avventura in MotoE e la chance in Supersport: quale futuro?

Nel 2019, oltre ad essere tester dell’Aprilia, ha corso nel campionato MotoE con il team One Energy Racing. È giunto secondo nella classifica generale con 11 punti di distacco dal campione Matteo Ferrari. Quattro podi conquistati nelle sei gare andate in scena nell’anno di debutto della categoria elettrica.

Dopo un anno lontano dalle corse, nel 2022 ha fatto il suo ritorno in MotoE con il team RNF Racing. Tuttavia, ha saltato i primi tre gran premi a causa di un infortunio serio rimediato alla 24 Ore di Le Mans del Mondiale Endurance. L’inglese era stato ingaggiato dal team MOTO AIN Yamaha per partecipare alla celebre gara di durata, però un brutto incidente lo ha messo KO.

Ha chiuso la stagione MotoE senza nessun risultato particolarmente interessante e adesso ha la chance di mettersi alla prova nel Mondiale Supersport. Cercherà di sfruttarla al meglio, anche perché una buona performance potrebbe permettergli di trovare una sistemazione proprio in SSP per il 2023. Ci sono diversi piloti che passando dal Motomondiale al paddock del WorldSBK hanno trovato nuovi stimoli e soddisfazioni in pista. Vedremo se anche lui sarà destinato a fare un percorso di questo tipo.

Foto: Instagram

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