14 Dicembre 2022

TCF, quando l’amicizia e la passione fanno nascere un team di Superbike

Il TCF si è classificato al secondo posto al National Trophy 2022 su Honda e l'anno prossimo farà il CIV Superbike

TCF, Superbike, CIV

Passione, amicizia, divertimento e soprattutto un amore folle per le moto. Il team TCF è nato per scherzo tre anni fa ed oggi è una tra le realtà di riferimento a livello nazionale. La squadra di Francesco Nucci e Dimitri Di Vita si è classificata al terzo posto nel National Trophy 1000 del 2021, al secondo quest’anno e nel 2023 parteciperà a tempo pieno al Campionato Italiano Superbike, sempre con Simone Saltarelli. Quest’anno il team ha brillato anche nel Trofeo Dunlop con Claudio De Stefano ed Andrea Antoni, ed in altre competizioni nazionali.

Francesco Nucci è un imprenditore marchigiano che lavora nel settore degli autotrasporti, è appassionatissimo di moto ed è diventato team manager a trentacinque anni, quasi per caso.

Francesco, com’è nato il TCF Racing Team?

“Sono sempre stato appassionato di moto e andavo a girare in circuito per hobby. Nel 2019 ho comprato una moto nuova e sono subito andato a provarla in pista. C’era anche Simone Saltarelli che girava ma non lo conoscevo. Però andava forte: lui un pilota vero e io un semplice amatore. Abbiamo iniziato a chiacchierare ed in breve tempo siamo diventati amici. Simone correva per il J. Angel ma c’erano delle difficoltà e l’anno dopo rischiava di trovarsi a piedi. E così è nata l’idea di creare un team, per fare correre Simone. Siamo partirti da zero, abbiamo fatto tutto da soli, con il supporto di Dunlop per le gomme, YSS per le sospensioni ed altri partners tecnici. Ho coinvolto in questo progetto anche un mio amico, Dimitri Di Vita, altro amatore con una ditta nel settore dell’edilizia e impiantistica, ed oggi direttore tecnico della squadra. Ho investito tanto, sia a livello di impegno che economico, ma sono molto contento”.

Avresti mai pensato di diventare Team Manager in Superbike?

“Neppure nei sogni, assolutamente. A me piaceva andare a correre così da appassionato ma adesso vivo delle emozioni incredibili, difficili da spiegare con le parole”.

Quali?

“Simone ha una passione, una voglia di correre che sono qualcosa di straordinario ed è bravissimo anche a livello tecnico. Lui ha la telemetria dentro la testa, riesce a capire certe cose delle moto che non so proprio come faccia. Quando sono con lui, prima della gara, sullo schieramento di partenza provo delle sensazioni talmente belle e forti che è quasi come se gareggiassi io. Diventa poi come una droga perché si vuole andare avanti e fare sempre meglio. L’anno scorso io avevo avuto un incidente proprio prima di una gara ma sono uscito dall’ospedale per andare a montare la tenda in circuito perché non potevo mancare, anche se stavo male “.

Avete iniziato con Ducati poi siete passati ad Honda. Perché?

“Io sono sempre stato ducatista, sono andato alla Ducati Brothers di Ancona che ci ha dato una bella mano tuttavia la Ducati del 2021 aveva l’elettronica originale e avremmo dovuto cambiare centralina. Era complicato reperire i pezzi, avremmo dovuto fare un investimento importante ma soprattutto mancava il tempo. Un giorno, durante un test, ci siamo trovati nello stesso box di Improve di Firenze e gli abbiamo parlato dei nostri problemi. Il loro team manager è stato gentilissimo e disponibilissimo a trovarci una Honda a tempo record. Alla ripresa dalla pausa estiva abbiamo corso con la Honda ma avevamo fatto appena 4 ore di test. Simone Saltarelli è andato subito bene ed ha poi vinto l’ultima gara stagionale”.

Le Honda sono più facili da mettere a punto?

“Secondo me sono moto potenti e già performanti ma ovviamente bisogna lavorarci e vanno messe a punto nel modo giusto. Sicuramente sono più facili sia per chi ci lavora che per chi le guida e secondo me, con le concessioni, andranno forte anche nel Mondiale Superbike”.

Quali sono gli obbiettivi per il 2023?

“Passiamo dal National al CIV Superbike ed è una scelta abbastanza naturale dopo i risultati degli ultimi anni. Tra l’altro siamo legati a Dunlop, abbiamo già la centralina Motec quindi per noi è abbastanza semplice. Il livello del CIV Superbike l’anno prossimo sarà molto alto però cercheremo di farci valere. Il nostro pilota di punta ovviamente è Simone Saltarelli e vediamo se sarà possibile schierarne anche un altro. Faremo poi la Dunlop Cup ed altre competizioni nazionali. Gli altri piloti sono in via di definizione”.

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