25 Dicembre 2019

Superbike ed Endurance insieme: ecco come potrebbe essere

La FIM vuole rivoluzionare le gare per derivate dalla serie, accorpando WorldSBK ed Endurance in un nuovo Mondiale denominato "Superbike Production". Ecco come

Superbike, Endurance

Vogliono cambiare radicalmente faccia al Mondiale Superbike (l’abbiamo anticipato qui) proprio adesso che si sta rilanciando. Nel 2020 in griglia ci saranno 24 piloti permanenti e l’impegno dei Costruttori da  tempo non era così massiccio.  Honda HRC tornerà al top dopo 17 anni, Kawasaki corre in forma ufficiale solo questo campionato, ma anche Ducati, Yamaha e BMW ci tengono moltissimo. Eppure la Federazione Motociclistica Internazionale sta pensando ad una rivoluzione senza precedenti: mettere insieme il WorldSBK e il Mondiale Endurance. Ne stanno parlando la FIM e i promoter dei due campionati: Dorna ed Eurosport Events.

SUPERBIKE PRODUCTION

Il neo presidente della FIM, il portoghese Jorge Viegas, vuole passare alla storia come il creatore di una nuova categoria globale, che potrebbe chiamarsi “Superbike Production”. Si tratterebbe di allestire un calendario che comprenda cinque round selezionati dell’attuale Mondiale Superbike e l’intero calendario dell’Endurance attuale, che presenta due 24 Ore (Le Mans e Bol d’Or) e tre 8 Ore: Suzuka, Oschersleben e Sepang. Al momento il regolamento tecnico dei due Mondiali è notevolmente diverso, qundi non è chiaro se e quante modifiche servirebbero: la denominazione provvisoria lascia intendere che sia vada verso un maggiore legame alla serie. Significa che chi sta investendo adesso per sviluppare le Superbike 2020 (HRC Honda in testa…) e chi sta già progettando maxi moto stradali per l’impiego in pista dal 2021 in avanti (Kawasaki) rischia di buttare parecchi milioni nella spazzatura. E i diritti TV, gli accordi con organizzatori e sponsor dei rispettivi campionati, come verrebbero ridiscussi?

OBBLIGATI A PARTECIPARE

La FIM ritiene che sia possibile “obbligare” le squadre Superbike a prendere parte anche agli eventi di lunga durata. In base a quali obblighi contrattuali potrebbero determinarsi questo vincoli, non è chiaro. Ma soprattutto: quanto salirebbero i budget? L’Endurance è un affare assai costoso, se la si vuole fare al massimo livello. Lo sanno bene i Costruttori giapponesi, che infatti investono risorse ingentissime soltanto nella 8 Ore di Suzuka, lasciando che siano formazioni satellite (più o meno) a competere negli altri quattro round. Ci sono anche da considerare gli accordi in essere. Pirelli   ha appena rinnovato l’accordo di fornitura esclusiva nel WorldSBK fino al 2023, incluso:  il nuovo campionato sarebbe comunque monogomma italiano?

IL WORLDSBK CHE FINE FAREBBE?

Secondo indiscrezioni che arrivano da più parti, l’attuale Mondiale Superbike continuerebbe comunque ad esistere, con i restanti 7-8 round (cioè quelli non accoppiati all’Endurance) che andrebbero comunque avanti come adesso, con le tre gare a week end, la Superpole e tutto il resto. I piloti si porterebbero dietro il punteggio guadagnato negli eventi “SBK Production”, cioè anche le sfide sulle 8 e 24 Ore metterebbero in palio i soliti 25 punti delle gare standard. Il campione, quindi, sarebbe chi totalizza più punti fra i cinque eventi “lunga distanza” e gli altri 7-8 “classici” WorldSBK.  Le squadre attuali dell’Endurance potrebbero limitarsi a correre solo i “lunga distanza”  giocandosi un apposito titolo (Mondiale? boh…) per team.

CHI CI GUADAGNA?

Questo è il punto. L’operazione è assai rischiosa:  se questa fantomatica “Superbike Production” non decollasse? E se i due Mondiali attuali (WorldSBB ed EWC) subissero danni di partecipazione e credibilità? La rivoluzione nasce dall’intreccio di parecchi interessi che sembravano contrapposti e invece si stanno incontrando. La FIM del nuovo corso Viegas non vuole fare da passacarte come nelle precedenti gestioni, ma avere un ruolo di indirizzo. L’Endurance sta tentando di svilupparsi, ma con l’arrivo di Eurosport Events le spese sono cresciute, e non altrettanto i ricavi. Il WorldSBK a gestione Dorna va in pareggio, e al momento l’unico vantaggio per gli spagnoli è che gestendola loro, la serie alternativa non fa concorrenza alla  MotoGP. L’idea della FIM è che i due promotori creino una joint venture per dividere spese e, possibilmente, ricavi.

E QUANDO DOVREBBE A PARTIRE?

Questo, forse, è l’aspetto più incredibile di tutti. Nei piani della FIM (e anche dei due promoter?) il progetto dovrebbe vedere la luce già il prossimo anno, cioè fra pochi mesi. Perchè la Superbike Production avrebbe cadenza invernale, come l’Endurance adesso, cioè partirebbe a settembre per concludersi a luglio, con la 8 Ore di Suzuka, per cui con diversi round spalmati nei mesi “morti”. Ma come farebbero, se il Bol d’Or è a settembre e il WorldSBK 2020 finisce a metà ottobre?  Lanciare un progetto così complesso in così poco tempo appare francamente improbabile.  Speriamo, almeno, che la FIM ce lo spieghi molto presto…

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1 commento

  1. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    Scusate la franchezza, ma questa sembrerebbe proprio una puttanata….