16 Ottobre 2021

Superbike 2022: Il futuro c’è, Ducati dai una mano a Bassani e Bernardi

Nella Superbike 2022 i satellite Motocorsa e Barni punteranno su due giovani di grande potenziale: Axel Bassani e Luca Bernardi. Ducati, aiutali!

Superbike Bassani Bernardi

Per uno strano e fortunato intreccio del destino, la Ducati nella prossima stagione si ritroverà in casa due prospetti di grande potenziale: Axel Bassani e Luca Bernardi. Operazioni di grande valore  prospettico, non solo in chiave aziendale, ma anche per l’intera Superbike. Dopo l’uscita di scena di Max Biaggi e Marco Melandri, alle derivate dalla serie sta mancando un pilota italiano capace di calamitare davvero l’attenzione. Non bastano gli sporadici lampi di Michael Rinaldi, che dopo il clamore suscitato dalla doppietta di Misano è un pò tornato dai ranghi. Servirebbe qualcuno in grado di puntare al risultato in ogni round, e a giocarsi il mondiale. Un Toprak in salsa tricolore, per intenderci. Axel e Luca potrebbero essere il futuro, per la Ducati e il campionato.  Quindi è fondamentale che dispongano del massimo potenziale per farci vedere se sono “solo” ottimi piloti (questo è già verificato) oppure possono diventare campioni del mondo.

Il futuro è …gratis

Non è scontato che accada, perchè sia Axel che Luca correranno la Superbike 2022 nella veste di pilota cliente. Bassani infatti resterà con il team Motocorsa mentre Bernardi è il volto nuovo che Barni Ducati ha scelto per cancellare le amarezze degli ultimi anni. La formazione bergamasca non ha pescato bene nè con Melandri, tantomeno con Leon Camier e  Tito Rabat: piloti dall’eccellente passato, ma in parabola discendente, che hanno affossato le aspirazioni. L’anno prossimo Ducati si ritrova nel mazzo due giovani molto interessanti non solo gratis, ma guadagnandoci. Sia Motocorsa che Barni sono infatti clienti, cioè pagano moto e ricambi, e ricevono un’assistenza di livello consequenziale al loro investimento. Cioè, brutalmente: più pagano, più le loro moto si avvicineranno a quelle del team Aruba, che l’anno prossimo com’è noto punterà su Alvaro Bautista e sul confermato Michael Rinaldi.

Bassani è una certezza

Axel , classe 1999, è sbarcato in Superbike senza alcun clamore, reduce da parecchie scelte sbagliate e campionati inferiori nell’anonimato. In Motocorsa però ha trovato quello che gli serviva: una bella moto, competenza e sopratutto fiducia. Sul bagnato Bassani ha “rischiato” di vincere al Montmelò, affrontando senza alcun timore reverenziale i colossi della Superbike. Il secondo posto dietro un motivatissimo Scott Redding, ex MotoGP e campione BSB, è stato un risultato fantastico. Ma anche in condizioni normali Axel è costantemente nel vivo della lotta: in undici round ha totalizzato 169 punti, contro 120 di un pezzo grosso Chaz Davies che in Go Eleven dispone di pieno supporto ufficiale, per via dello sponsor Aruba che ha coperto l’operazione. Nel 2022 Axel partirà con ben altre prospettive: conosce avversari, gomme, circuiti e la moto. Fategli guidare una Panigale ufficiale, e soprattutto dategli il pieno supporto del reparto corse, e vediamo dove arriva.

Bernardi è la scommessa  

Due volte campione italiano, Luca è nato nel 2001 a San Marino. Al debutto in Supersport è andato fortissimo ed è stato anche molto consistente, prima del grave incidente di Magny Cours con lesione vetebrale che lo ha costretto a saltare i round finali. Barni gli ha fatto firmare un biennale, atto di fiducia totale: l’investimento è di medio periodo. Marco Bernabò ha un filo diretto con Ducati Corse, tanto che gli ultimi piloti che ha fatto correre (Melandri, Camier e Rabat) sono stati consigliati (per non dire imposti…) direttamente dalla casa madre. Con Luca Bernardi il programma cambia: adesso non c’è un ex campione da riportare in auge (senza successo, come abbiamo visto) ma un giovanissimo da far crescere, valorizzare e mettere nelle condizioni migliori. Ora tocca alla Ducati…

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