26 Giugno 2022

MotoGP: Penalizzare Fabio Quartararo è un controsenso

Fabio Quartararo nel prossimo GP Gran Bretagna dovrà scontare un long lap penalty per "eccessiva ambizione". La decisione dei giudici sconfessa lo spirito delle corse

Fabio Quartararo, MotoGP

Non bastavano due cadute, il ritiro e gli avversari tornati sotto nella classifica Mondiale. Ad Assen Fabio Quartararo si è anche visto penalizzare dal “MotoGP Steward Panel” ovvero i tre commissari designati dalla Federmoto Internazionale a controllare che i piloti rispettino le regole e non esagerino con l’impeto, causando danno a sé e agli avversari. Nel prossimo GP di Gran Bretagna a Silverstone il francese dovrà scontare un “long lap penalty”, cioè una sanzione che può costare qualche secondo, dunque un fardello pesante per un pilota che si gioca campionato equilibrato come questo.

Il fatto

Ma cos’ha combinato Fabio Quartararo? Al quinto giro di gara, con Pecco Bagnaia davanti ma ancora vicinissimo (appena 0″599 il ritardo) il numero 20 è entrato all’interno della curva 5 (un tornante lento) per superare Aleix Espargaro, che era secondo a 411 millesimi dal leader. Era l’alba di un GP lungo 26 giri, quindi Fabio ha forzato i tempi unicamente tentando di non far scappare la Ducati. Dalla TV è sembrato un attacco forse troppo deciso, ma come tanti altri. “Un errore da debuttante” ha riconosciuto Fabio. L’anteriore è scappato via e la Yamaha M1 è finita addosso all’Aprilia, costringendo Aleix ad allargare la traiettoria e infilarsi, senza cadere, nella via di fuga. E’ rientrato in pista quindicesimo, a 8″560 da Bagnaia. Quindi l’errore di Quartararo è costato all’Aprilia 8 secondi. Poi, dopo una forsennata rimonta, Espargaro ha recuperato fino al quarto posto finale. Poteva vincere? Può darsi.

Il concetto sbagliato

I commissari hanno motivato la decisione con questo verdetto: “…E’ stato osservato che alla curva 5 sei stato eccessivamente ambizioso causando un contatto con il pilota #41 pregiudicando seriamente la sua gara”. Ecco, a destare sconcerto sono quelle due parole: “eccessivamente ambizioso”. A questo punto i signori Andres Somolinos, Freddie Spencer (tre volte campione del Mondo) e l’italiano Raffaele De Fabritiis dovrebbero spiegarmi cos’è il motociclismo. Perchè mi viene il dubbio che in quarant’anni io non l’abbia ancora afferrato. Essere “eccessivamente ambizioso” ritenevo fosse il carburante che muove i piloti a cimentarsi in uno sport “anormale” per essenza stessa. Una persona normale salirebbe mai su una una moto da 290 cavalli e affronterebbe la parte finale di Assen in quarta-quinta piena? Dalla TV non si apprezza, ma in quel punto vedere i piloti da vicino fa spavento.

Becco e bastonato

Gli stessi signori di cui sopra mi devono anche illustrare con quale spirito, fra sei settimane, Quartararo e anche tutti gli altri prepareranno il prossimo sorpasso. A 360 km/h all’ora, con 300 cavalli sotto il culo, tutto accade alla velocità della luce, i rischi sono enormi. Coraggio e ambizione sono il motore di tutto. Come faranno questi poveri ragazzi, in un istante, a valutare se la manovra rischia di essere “eccessivamente ambiziosa”, “moderatamente ambiziosa”, o “per nulla ambiziosa”? Consapevoli che spuntando le caselle due e tre, difficilmente vinceranno mai qualcosa in questo sport durissimo e folle. Il pilota che ti entra all’interno, non valuta bene la manovra e ti stende è un “classico” della moto. C’è chi lo ha fatto apposta, quando aveva di che guadagnarci, ma non certo in questo il caso. Perchè colui che ci ha rimesso, alla fine, è stato proprio “l’eccessivamente ambizioso”. Fabio Quartararo è corso nel box Aprilia per scusarsi: con Aleix sono amici, perfino vicini di casa. Sembrava finita lì, invece…In Toscana c’è un detto popolare che spiega bene la giornata del povero Fabio.

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