16 Agosto 2022

MotoGP: Continua l’emorragia di spettatori, ecco le cifre ufficiali

Il confronto 2019 vs 2022 è impietoso: nelle prime dodici tappe di questa stagione la perdita di pubblico in circuito è consistente

MotoGP, spettatori

Dove sta puntando l’indice di gradimento della MotoGP? Mica tanto in alto, se ci limitiamo a confrontare le affluenze di pubblico in circuito di questa prima metà di campionato, con le analoghe cifre del 2019, l’ultima edizione pre pandemia. Adesso l’emergenza è (quasi) alle spalle, ma i conti non tornano. Mentre la F1 sta guadagnando popolarità e i circuiti sono dovunque traboccanti di folla, il Motomondiale nel confronto 2019 vs 2022 accusa un passivo di 117.681 presenze, a parità di GP e circuiti. Il conteggio è estrapolato dalle tabelle ufficiali diffuse dal promoter Dorna nelle due annate in esame, che pubblichiamo in fondo a questo articolo. I dati si riferiscono alla somma globale dei tre giorni.

I conti non tornano

La MotoGP 2022 ha disputato dodici GP ma questo confronto con tre anni prima abbiamo omesso di considerare due tappe: Portimao, che nel 2019 non si disputava, e Austin, perchè nella tabella Dorna 2022 non figurano dati. La differenza di -117.681 quindi si ottiene confrontando le presenze degli stessi identici circuiti nell’ultimo anno pre pandemia (il 2019, appunto) con quelle registrate nell’edizione 2022.

Il salasso del Mugello

Oltre metà della perdita totale è in capo al Mugello, che nel 2019 aveva contato 139.329 paganti contro 74.078 di quest’anno (ne avevamo già parlato qui). Un passivo di -65.251, in un colpo solo. Oltre all’Italia, soffrono altre “piazze” storiche: Jerez (Spagna) -28.413 presenze, Catalunya (sempre in Spagna) -43.253. La MotoGP dunque è in netto calo di pubblico nei due Paesi che per varie ragioni sono state la locomotiva del successo per un quarto di secolo. Ricordiamo che Dorna gestisce i diritti TV e pubblicitari del Motomondiale dal 1992, anche se con il passare degli anni è diventata una sorta di plenipotenziario dell’intero motociclismo mondiale. Di fatto sostituendosi alla Federmoto Internazionale.

Giù anche Olanda e Gran Bretagna

La MotoGP resiste bene in Argentina (+7.208 spettatori), in Germania (+31.040) e in Francia (+18.677). Invece sono in calo anche due GP storici come Assen (-9.202) e Silverstone (-14.207). L’edizione 2022 del Gran Premio Gran Bretagna ha totalizzato 100.400 spettatori, contro 350.000 accorsi il mese prima sullo stesso tracciato per la F1.

La crisi è interna

Per spiegare questo calo di interesse del nocciolo duro, cioè gli spettatori paganti in circuito, si potrebbero tirare in ballo tante motivazioni esogene al movimento. Siamo appena usciti da una grave pandemia, per cui tante persone hanno ancora titubanza a prendere parte ad eventi affollati. Inoltre l’economia non va bene: l’inflazione è altissima e la guerra in Ucraina ovviamente pesa. Ma parlare del quadro macroeconomico regge poco, perché – nello stesso identico contesto – la F1 sta conoscendo un successo di pubblico in circuito senza precedenti. È vero, parliamo di auto e non di moto: ma tante dinamiche sono assimilabili, e il bacino d’interesse è in parte condiviso.

Effetto Valentino Rossi

È anche riduttivo, a mio avviso, ricondurre tutta la questione al ritiro di Valentino Rossi, che rischia di diventare un’alibi. L’assenza del pilota più mediatico avrebbe dovuto avere forte impatto sul pubblico generalista, cioè la grande fetta che si avvicina ad un determinato sport quando la calamita diventa un personaggio globale, com’è stato appunto VR46. Ma qui parliamo di spettatori in circuito, cioè quello che dovrebbe essere il “core business” del Motomondiale. Anche la F1 negli ultimi anni della gestione Bernie Ecclestone aveva perso identità e interesse, al di là del prestigio e carisma di chi vi correva, piloti e Marche. Con l’arrivo (2016, Liberty Media) di un promoter con idee più moderne, una visione più chiara dei nuovi trend e la capacità di proporre (cioè: vendere…) un nuovo racconto, la F1 ha preso il volo. Aria e idee nuove farebbero sicuramente bene anche alla MotoGP.

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