3 Ottobre 2022

MotoGP, Quartararo crolla e scappa via: parla il capotecnico Gubellini

Fabio Quartararo fuori dalla zona punti in Thailandia. Diego Gubellini, capotecnico del campione MotoGP, spiega cosa è successo in gara.

MotoGP, Fabio Quartararo

Fabio Quartararo è incappato nella peggiore giornata di questa stagione MotoGP, una delle gare più difficili e inspiegabili. Partito dalla quarta piazza si è ritrovato subito risucchiato nel fondo del gruppo, senza mai avere la possibilità di compiere sorpassi. Alla fine dei 26 guri del GP della Thailandia è incredibilmente fuori dalla zona punti, vittima di una Yamaha che ora i tecnici dovranno studiare per capire le cause e rimediare quanto prima.

Fabio salta l’ultimo debriefing

Il clima tropicale di Australia e Malesia potrebbe riservare altre sorprese meteo del genere. Terminata la tappa al Buriram il campione in carica ha saltato l’appuntamento con i giornalisti, nelle ultime sette gare ha perso 89 punti e ora Pecco Bagnaia è il vero favorito, forte di una Ducati Desmosedici che macina vittorie, podi, record e pole position. La Casa di Borgo Panigale può contare inoltre su otto moto in pista e un gioco di squadra molto vantaggioso. Come avvenuto ieri negli ultimi giri, quando Johann Zarco ha evitato di sferrare l’attacco, o come a Motegi, quando Marco Bezzecchi gli ha coperto le spalle senza tentare di superarlo. Fabio Quartararo si ritrova solo contro tutti, si sente sfiduciato, ma in questo momento è inutile ricordare che la YZR-M1 pecca in velocità massima. Sarà davvero l’unico problema tecnico? Sicuramente il più grande, ma adesso bisogna lottare per la battaglia finale con le armi a disposizione.

Gara cruciale per il titolo MotoGP

Nel post gara thailandese Fabio Quartararo non vuole parlare con la stampa, ci pensa il suo capotecnico Diego Gubellini. “Restiamo ottimisti, in lotta fino a quando non lo dice la matematica. Oggi è successo qualcosa di strano, abbiamo avuto un problema comune a tutte le Yamaha, ci mancava grip all’anteriore e al posteriore. Qualcosa è andato storto con le gomme, dobbiamo capire la ragione. Solitamente sul bagnato abbiamo un problema di grip al posteriore, stavolta è successo anche all’anteriore“.

Le precedenti uscite stagionali sul bagnato non avevano fatto rivelare problemi così insormontabili, le condizioni dell’asfalto potrebbero avere remato contro. Ma è pur vero che le condizioni erano uguali per tutti e le Ducati volavano, pur lasciando la vittoria alla KTM di Miguel Oliveira. Gubellini cerca di tenere tutto sotto controllo in vista della prossima tappa MotoGP in Australia. “Le difficoltà che stiamo riscontrando in questo finale di stagione sono identiche a quelle di inizio campionato, non è cambiato nulla. Le nostre performance in prova sono state sempre molto buone, in gara a volte abbiamo sofferto, le problematiche sono state sempre simili. Questa è stata una gara particolare. A Mandalika sul bagnato abbiamo preso il podio, un FP3 in top-3 in Portogallo, anche l’FP1 di Motegi è andata bene“.

Quartaro pronto a ripartire

Fabio Quartararo ha deciso di non fermarsi a parlare con i media, né ha rilasciato post sui social. Silenzio assoluto, ad eccezione del comunicato stampa in cui si sottolinea la manovra troppo aggressiva di Jack Miller nelle fasi iniziali e che lo hanno spinto fuori pista. Non si può gettare la spugna proprio adesso, nelle ultime tre gare l’alfiere di Nizza proverà a giocarsi il tutto per tutto, pur sapendo che le Ducati sono veloci e agguerrite. “Dopodomani è già pronto per partire per l’Australia, non c’è rassegnazione, ci giochiamo il Mondiale fino alla fine, non c’è motivo di mollare. Ora bisogna tenere duro e dare quel qualcosa in più che magari abbiamo nel taschino“.

Il titolo MotoGP passa per Australia, Malesia e Spagna, tre circuiti che non sono certamente favorevoli alla Yamaha M1, ma dove il meteo potrebbe riservare delle sorprese. “Phillip Island è un layout Yamaha, ma tante volte le Ducati sono state veloci. Sepang con due rettilinei da sesta non è l’ideale, l’anno scorso a Valencia le Ducati erano molto veloci perché ci sono molte ripartenze. Anche il Red Bull Ring non era a noi favorevole – conclude Diego Gubellini -, ma abbiamo lottato per la vittoria“.

Lascia un commento