2 Marzo 2022

MotoGP, Marc Marquez lancia la sfida: “Se non sarò da podio mi ritirerò”

A Losail inizia una nuova sfida per Marc Marquez dopo un biennio MotoGP segnato dagli infortuni. Obiettivo podio per il fuoriclasse della Honda.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez e Honda insieme per la decima stagione in MotoGP e almeno fino al 2024, quando scadrà il contratto. Non c’è nessuna intenzione di separarsi. Il pilota di Cervera ha conquistato sei titoli in classe regina e, senza l’infortunio di Jerez, sarebbero potuti essere di più. Dal canto suo HRC ha attesto il suo campione anche nei momento difficili, quando sembrava non potesse più tornare in moto (e pagando l’intero ingaggio).

Marc Marquez dopo l’incidente

E’ arrivato sulla RC213V nella stagione MotoGP 2013, ha imparato da Dani Pedrosa e sfruttato la sua base per catapultarsi sul tetto del Mondiale. Marc Marquez si è sempre distinto per prendersi molti rischi, spingersi al limite, per le cadute “tattiche” nelle prove libere. L’incidente di Jerez nel 2020 ha inevitabilmente cambiato l’approccio ai Gran Premi, ha compreso di doversi prendere cura del suo corpo, di attendere dopo un infortunio. Il più grande rimpianto è averci riprovato subito dopo la prima operazione all’omero destro, da lì una triste escalation medica che ha costretto a ben tre interventi e oggi lo porta a trasferirsi a Madrid per seguire un lungo percorso di fisioterapia. Non sarà al 100% in questa prima fase di campionato MotoGP, ma non si preclude la vittoria. A Losail giocherà in difesa, ma senza precludersi l’obiettivo podio. “Sono una persona più matura dopo questi infortuni, il dolore ti cambia“, ammette in un’intervista a ‘Marca’.

Il presente e il futuro di Marc

E’ cambiata anche la sua RC213V testata per la prima volta a Sepang lo scorso febbraio, una moto radicalmente differente per provare a dare una sterzata all’ultimo difficile biennio Honda. “Penso che per avere la chimica perfetta al cento per cento devo prima migliorare il mio fisico, che ho iniziato ad allenare a metà gennaio. Per molti anni alla Honda c’è stata una moto molto simile e perché non è cambiata molto? Perché vincevamo… La Honda ha la capacità di reagire e di fare una moto completamente diversa in base a tutti i commenti, come ha sempre fatto“.

In Qatar riprenderà l’adattamento al prototipo 2022, proverà a sondare le condizioni fisiche, capire quando e fin dove potrà spingersi. Il sogno è raggiungere quota nove Mondiali e magari un giorno raggiungere la doppia cifra. “Dico sempre che voglio far parte della storia della Honda, ho firmato quattro anni di contratto perché me lo sentivo. Per i prossimi dieci anni voglio continuare e divertirmi… Quando non sarò più in grado di stare tra i primi tre mi ritirerò“.

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