2 Marzo 2022

MotoGP: Quartararo, Bagnaia, Márquez & co, chi brillerà in Qatar?

Fabio Quartararo al via per la difesa del titolo MotoGP, tanti altri pronti a strapparglielo. Come arrivano case e piloti al GP del Qatar? Vediamoli.

motogp qatar

È ormai prossimo il primo GP dell’anno, si riparte da zero con valori in pista ancora tutti da verificare. Il Mondiale MotoGP ricomincia dopo lo storico trionfo iridato di Fabio Quartararo, primo re francese della top class. Tocca a lui ora difendere la corona dagli agguerritissimi rivali al via. Tra Ducati, Honda, Suzuki, KTM, Aprilia ed anche la stessa Yamaha c’è una bella lista di ragazzi determinati ad essere grandi protagonisti in questa nuova stagione, a partire dall’evento in Qatar dei prossimi giorni. Ricordiamo, i precedenti dicono 10 successi Yamaha (compreso il Doha GP), cinque vittorie Ducati e tre trionfi Honda.

Ducati forza otto

Pecco Bagnaia, vice campione in carica e fresco di rinnovo, è certo il maggiore osservato speciale della truppa in rosso. In lui vengono riporte le grandi speranze iridate dopo il 2021 in forte crescita, ma non sarà certo l’unico determinato a dire la sua. Per gli altri c’è anche la spinta contratto, visto che la seconda sella Ducati factory è ancora libera. Jack Miller, Jorge Martín ed Enea Bastianini sono i maggiori candidati, ma non dimentichiamo anche Johann Zarco e Luca Marini. Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, essendo rookie, hanno ben altri pensieri ma certo non meno voglia di emergere degli altri. Da vedere poi come si comporteranno soprattutto le GP22, un po’ “nascoste” nei test ufficiali.

Yamaha, la top speed non è tutto

Come detto, Fabio Quartararo riparte da campione in carica. La difesa del titolo parte a Losail, tracciato sul quale ha trionfato nel 2021 in occasione del Doha GP. Con una M1 senza particolari novità, come ha detto il giovane francese, ma sarà la pista a dire quale sarà il suo valore. Dall’altra parte del box c’è un Franco Morbidelli (ricordiamo, vice-campione 2020) a caccia del riscatto dopo un’annata davvero difficile, prima per difficoltà tecniche ed in seguito per infortunio. Da valutare poi in RNF Team la partenza del “vecchietto” Andrea Dovizioso, ancora alla ricerca del giusto feeling con la Yamaha, mentre Darryn Binder è impegnato solamente nel doppio salto, visto il suo arrivo dalla classe Moto3.

Honda all’attacco con Marc Márquez e non solo

C’è un campione da ritrovare ed un costruttore da riportare in alto. Marc Márquez inizia con un basso profilo, ma non è certo assurdo dire che è pronto per la grande sfida dopo due anni di calvario. Ricordiamo la sua capacità di trionfare per ben tre volte l’anno scorso con un braccio solo… Dall’altra parte del box c’è Pol Espargaró, emerso durante i test ufficiali e con tanta voglia di dire la sua al secondo anno in HRC. Stessa determinazione in Alex Márquez e Takaaki Nakagami, il confermato duo LCR, ma su tutto non dobbiamo certo dimenticare una RC-V profondamente rinnovata e creata per puntare molto, molto in alto in questa stagione MotoGP 2022.

Suzuki di nuovo al top?

L’ultimo colpaccio è stato l’arrivo di Livio Suppo nei panni di Team Manager. Una bella iniezione di fiducia in Suzuki, che da tempo cercava una figura per ricoprire questo ruolo, ricaduto sulle spalle di Shinichi Sahara dopo l’addio di Davide Brivio. Una notizia positiva in particolare per Joan Mir ed Alex Rins, che già avevano commentato molto favorevolmente la nuova GSX-RR. Il primo, già iridato 2020, vuole tornare a sognare in grande, mentre il secondo deve mostrare quel salto di qualità finora non raggiunto. Soprattutto, serve una scossa dopo una stagione segnata da troppe cadute, un fatto da lui stesso sottolineato in più occasioni.

KTM dei misteri

Per quanto riguarda la casa di Mattinghofen, sappiamo invece che non c’è una nuova moto, come sottolineato da Francesco Guidotti nel corso dei test. Sono comparse invece più novità aerodinamiche volte a stabilizzare la RC16, provate da un po’ tutti i piloti durante le prove ufficiali. Da sottolineare cone Remy Gardner e Raúl Fernández sono al debutto (anche se occhio allo spagnolo…), mentre Brad Binder e Miguel Oliveira sono i due ragazzi chiamati a far brillare la KTM in questa nuova stagione. Senza dimenticare il lavoro dietro le quinte, oltre che dei tester Pedrosa e Kallio, sia della new entry Guidotti che di Fabiano Sterlacchini (ex Ducati), due tasselli importanti alla ricerca del salto di qualità.

Aprilia, l’anno della verità?

Un passo che vuole mostrare anche la casa di Noale, che non l’ha mai nascosto. Il “capitano” Aleix Espargaró e Maverick Viñales, arrivato in corsa già nel 2021, sono i due ragazzi chiamati a far fruttare il potenziale della RS-GP in questo nuovo campionato MotoGP. Assieme a Lorenzo Savadori, confermato come collaudatore e chiamato a svariate wild card nel corso dell’anno. Ma è nel duo spagnolo che vengono riposte le maggiori speranze. Il #41 ha portato il primo storico podio, un risultato che si cerca di ripetere, mentre il secondo si trova davanti ad una bella ed importante sfida. Ovvero, far vedere quel qualcosa che non è mai riuscito ad esprimere con Yamaha.

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Foto: motogp.com

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