12 Giugno 2020

MotoGP, Catalunya a porte chiuse: il pubblico resta un sogno?

Il circuito di Catalunya fa sapere che non aprirà le porte al pubblico per la gara MotoGP a fine settembre. Tutti gli autodromi adotteranno questa politica?

MotoGP - Circuito di Catalunya

All’indomani della pubblicazione del calendario MotoGP 2020 sono in tanti i fan a chiedersi se potranno occupare le tribune. Migliaia i biglietti già venduti sui tracciati indicati dalla Dorna (Jerez, Brno, Spielberg, Misano, Le Mans, Catalunya, Aragon e Valencia). Il sogno di questi fan è non richiedere il rimborso del biglietto e occupare lo spazio loro assegnato. Molto dipenderà dall’evoluzione del Covid-19 nelle varie aree geografiche. Misano lascia uno spiraglio aperto alle speranze di avere tifosi dal vivo, anche se ci sarà da regolamentare anche la loro entrata e uscita. Il governo spagnolo, invece, non sembra intenzionato ad aprire gli spalti in ogni caso.

La FIM ha dichiarato che “l’eventuale presenza di spettatori è soggetta all’evoluzione della pandemia e all’approvazione di governi e autorità“. Gli organizzatori dell’evento al Montmelò hanno già escluso che il 27 settembre potrà esserci pubblico sugli spalti. “La pista catalana sarà teatro dell’ottava prova della stagione MotoGP e lo farà senza la presenza del pubblico. Questa decisione risponde alle misure preventive stabilite dalle autorità per il contenimento del virus, in modo da garantire la sicurezza e la salute delle persone“, spiegano in una nota ufficiale.

Anche se l’evoluzione della pandemia penderà una svolta positiva aprendo all’ipotesi delle porte aperte, il circuito di Catalunya esclude modifiche alla decisione. I fan che hanno acquistato i biglietti anzitempo per il GP, inizialmente in programma il 7 giugno, possono conservarlo per il 2021 o chiedere il rimborso. “La richiesta pertinente può essere effettuata tramite una piattaforma online che sarà attiva dal 29 giugno“. Resta adesso da capire se si tratta di una scelta che condivideranno anche gli organizzatori degli altri GP oppure ci sarà chi vorrà distinguersi. Su questa linea sembra anche difficile immaginare che qualche Paese extra-europeo (Usa, Argentina, Malesia e Thailandia) decida di accogliere la MotoGP.

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