9 Dicembre 2022

MotoGP, Carlo Pernat: “Dorna non ha saputo gestire il dopo Valentino Rossi”

Carlo Pernat, storico manager della MotoGP, esamina le ultime decisioni della Dorna, il calo dello show e l'introduzione delle sprint race.

MotoGP, Marc Marquez ed Enea Bastianini

Le gare Sprint non basteranno a rilanciare lo show della MotoGP, almeno per come sono strutturate adesso, senza la giusta cornice di marketing. Né serviranno a portare più pubblico sugli spalti, se Dorna non saprà prendere consapevolezze che, chiusa l’era di Valentino Rossi, serve qualcosa di più per non sprofondare in rosso (non intendiamo quello Ducati). Con il manager Carlo Pernat abbiamo tracciato un bilancio sulla stagione conclusa un mese e fa e lanciato uno sguardo sul prossimo Mondiale.

Le prospettive MotoGP non sembrano rosee…

A Dorna dobbiamo moltissimo, quando ci ha preso nel 1992 eravamo un po’ degli zingari onestamente. Chi aveva il pantalone rosso, chi la maglietta gialla, chi verde… Non eravamo molto professionali. E’ entrata, ha fatto una grande operazione di marketing e secondo me ha lavorato bene fino al 2020. Poi la pandemia ha un po’ rovinato tutto, mancanza di spettatori, sicuramente ha perso molti soldi, quindi il fondo Bridgepoint ha fatto pressioni su Dorna. A quel punto Dorna ha preso decisioni di pancia più che ragionarci sopra. Le strade erano due: o prendevi due manager come ha fatto la F1, ad esempio un Davide Brivio e un uomo marketing, oppure prendere una strada più familiare. Ha tutto il diritto di farlo, ma le prime avvisaglie non sono molto positive, perché al posto di prendere dei professionisti ha preso gente di famiglia.

Questo è molto pericoloso, è un campionato del mondo, certe decisioni vanno prese nel momento giusto e con le persone giuste. Ad esempio la decisione di pancia di queste sprint race, senza parlarne con i piloti e neppure con le Case è incomprensibile. Con tutti i problemi connessi, perché se ci sono le gare sprint devono esserci anche i bonus dei piloti. Le assicurazioni costano molto di più… Si poteva fare come la F1, farne solo quattro o cinque e capire cosa ne veniva fuori. E’ una decisione che, secondo me non ha logica.

Il calo nella vendita dei biglietti è un segnale preoccupante? Quali i motivi?

Dorna non ha saputo gestire il dopo Valentino Rossi. Dopo un’epoca di quel genere bisognava fare qualcosa, quantomeno capire che problema c’era, invece è stato sottovalutato. Al Mugello, per esempio, dove c’è stata una strage di biglietti, hanno nominato ‘MotoGP Legend’ Valentino. Ma lo fai solo per venti minuti in sala stampa? Dovevi invitare tutti i fan di Rossi, fargli fare qualche giro con la moto, fare una parata con i piloti… bisogna gestire in un altro modo. Questo significa non avere del marketing. Poi una volta che è finita l’epoca di Valentino hai bisogno di personaggi e bisogna che li costruisci. Menomale che c’è stata Ducati con Pecco Bagnaia che ha portato un po’ di entusiasmo, i media si sono mossi, di moto se ne parla di più. Ma non è il modo di gestire… Dorna deve mettere dei calmieri sui prezzi, cercare di fare venire la gente al paddock dal giovedì, far parlare i fan con i piloti. Quando finisce un’epoca se non fai cosi, sbagli.

Le gare sprint sapranno rilanciare il campionato di MotoGP a livello di spettacolo o sarà un buco nell’acqua?

Le sprint race non sono un indice di ripartenza, se ne potrebbe fare anche a meno, non vedo a cosa possano servire. Si, a fare venire la gente il sabato. Ma visto che fai la gara del sabato, obbliga le pay-tv che hanno comprato i diritti televisivi a darle in chiaro, in questo modo promuovi la gara della domenica. Sarà una sprint race negativa, perché i piloti dovranno scannarsi per fare più giri, rischi di non cadere e non fare le altre gare… Sono cose che andavano valutate e qui c’è la carenza della Federazione Internazionale che, al posto di battere i pugni sul tavolo, asseconda tutto.

Avrà sentito la “bomba” di Jorge Viegas sul passaggio quasi scontato del team VR46 in Yamaha per la stagione 2024…

Quella è un’assurdità, siamo nel dilettantismo più puro, non so cosa dire.

Come se la sta passando Enea Bastianini in questa pausa invernale?

Quando vai a finire in un team ufficiale hai raggiunto il tuo obiettivo, non aspetti altro che cominciare. Già nelle prove di Valencia si vedeva che era emozionato, ha sempre sognato la Ducati ufficiale, ci è arrivato per merito suo vincendo quattro GP, adesso deve battere un campione del mondo che è suo compagno di squadra. Secondo me sarà un campionato bellissimo, sono convinto che Enea si giocherà il Mondiale, ma non significa vincerlo.

Magari Bagnaia-Bastianini saranno il salvavita per la MotoGP…

Spero che torni anche Marquez, anche se è difficile con una Honda di questo genere. Non può portare la croce… C’è anche Yamaha con Quartararo, ma Ducati ha risvegliato la voglia di moto. Bagnaia si giocherà il Mondiale un’altra volta. Abbiamo bisogno di personaggi come in tutti gli sport individuali. Quando hai il personaggio cavalcano l’onda tutti quanti, quando non hai il personaggio… Buona notte.

Foto: MotoGP.com

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