23 Settembre 2022

MotoGP, la tecnica: la curiosa novità sulla Suzuki di Alex Rins a Motegi

Suzuki è prossima all'addio alla MotoGP, ma continua a lavorare sulla GSX-RR. Ecco le curiose alette portate a Motegi.

suzuki rins motegi, motogp

di Paul Emile Viel/paddock-gp

Le alette disposte nella parte posteriore della moto sono la nuova tendenza in MotoGP per questo 2022. Aprilia aveva aperto strada sperimentando un’aletta modello F1, che il marchio Noale però non ha tenuto. Anche Ducati ha dato il suo contributo con una doppia coppia di alette sottili che ricordano uno scheletro di dinosauro (“stegosauro”), ormai adottate da tutte le moto di Borgo Panigale. A cinque gare dalla fine, compreso il GP del Giappone, fino al ritiro della Suzuki dalla MotoGP, non ci si ferma. La casa di Hamamatsu continua a sviluppare la sua GSX-RR, equipaggiandola con due alette aggiuntive.

Nella prima sessione di prove libere a Motegi, dominata dalle Rosse di Jack Miller e Francesco Bagnaia, Alex Rins è sceso in pista con una nuova soluzione aerodinamica sul retro della sua Suzuki. Due alette montate sul codone della moto dello spagnolo, una novità che richiama un profilo che Ducati aveva già presentato a Silverstone. A differenza della soluzione di Borgo Panigale, che consiste nell’integrare delle vere pinne nella parte posteriore del Desmosedici, la soluzione adottata da Suzuki prevede due alette curve verso l’esterno.

Un esperimento che potrebbe avere un obiettivo preciso: generare un maggior carico al posteriore della GSX-RR. Si impedirebbe così il sollevamento della ruota durante la frenata nei punti più critici. Oltre a migliorare il controllo del flusso d’aria durante “l’uscita” della sagoma del pilota. Come ad esempio nella curva 11 a Motegi, una zona di frenata che si presenta dopo un lungo rettilineo. Uno stop impressionante, in cui i piloti passano da 311 a 81 km/h in 5,3 secondi.

Foto: Suzuki Racing

L’articolo originale su Paddock-GP

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