3 Aprile 2023

MotoGP: è ancora “Turbo” Zarco, il finale da paura che vale il podio

Un finale sprint anche in Argentina. Johann Zarco scombina di nuovo i piani con un'altra rimonta capolavoro, stavolta da podio.

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Come in Portogallo, ci ha pensato Johann Zarco a rimescolare le carte nei giri finali. Per il francese di Pramac Ducati, a caccia di qualcosa di più dopo una Sprint complessa, ecco un’altra incredibile rimonta da manuale nelle tornate finali del GP Argentina. E no, in conferenza stampa post gara ci ha tenuto a precisare che non è una tattica voluta. Sta di fatto che nel finale, con il livello di grip inferiore, è riuscito a di nuovo a mettere il turbo ed a concretizzare un altro super ritorno, riuscendo ad avere ragione sia si Franco Morbidelli, finito così giù dal podio, che di Alex Marquez. Viene da pensare cosa poteva succedere con Marco Bezzecchi ipoteticamente più vicino… Mai abbassare la guarda con un Zarco così!

Ritorno sul podio

Abbiamo assistito alla grande rimonta a Portimao, sull’asciutto, ma lì Zarco è riuscito a spingersi solo fino al 4° posto. Stavolta ha replicato l’impresa su pista bagnata, annullando giro dopo giro l’importante divario accumulato nella prima parte di gara, e si è preso di forza il ritorno sul podio, completando un’altra tripletta Ducati. Nello specifico passando da 7°-8°, sempre in battaglia per quelle posizioni, a 2° al traguardp, interrompendo il digiuno che durava dal GP di Germania 2022. Diamo un’occhiata alla classifica generale: ora Johann Zarco occupa la terza posizione iridata, dietro a Bezzecchi e Bagnaia, davanti ad Alex Marquez. La dimostrazione ormai dello strapotere Ducati in MotoGP, non solo con il team factory ma anche con tutti i satellite. Sono stati loro infatti, ovvero VR46, Pramac e Gresini, i tre protagonisti del podio argentino.

“Tutti avevano un ritmo migliore”

“In realtà ero molto concentrato anche nella prima parte di gara, pensavo che in queste condizioni il podio era possibile, o magari pensare anche la vittoria.” Una volta di più però Zarco non è riuscito ad essere competitivo da subito come avrebbe voluto. “Nei primi 8-9 giri gli altri avevano tutti un ritmo migliore di me. Ho cercato di lottare, ma potevo solo provare a tenere la posizione, ed i primi sette piloti sono scappati piuttosto in fretta” ha ammesso il pilota Pramac Ducati. Non per questo è rimasto tranquillo, anzi s’è dovuto impegnare per mantenere quelle posizioni, lottando senza sosta con gli avversari attorno. Anche stavolta però a metà corsa la situazione cambia. “Ho visto che avevano più problemi di grip al posteriore rispetto a me, mentre il mio passo migliorava. Ho cominciato quindi a risalire, ma era dura pensare al podio” ha dichiarato Johann Zarco. “A 11 giri dalla fine non li vedevo nemmeno, ero ancora 7°, ma sono rimasto concentrato.”

Zarco si scatena

Ci scappa anche una battuta in conferenza stampa. “Ad un certo punto leggevo che ero 5°, ma ne vedevo solo tre davanti!” Il riferimento è a Bezzecchi, letteralmente volato via ed al quale Zarco non ha risparmiato molti complimenti. “Prima o poi arriverà anche la mia occasione” ha poi aggiunto, riferendosi a quella prima agognata vittoria MotoGP. “Sappiamo su cosa dobbiamo lavorare, è lo stesso problema sull’asciutto.” Ma come mai tutta quella differenza solo sul finale di gara? “Non lo faccio apposta, non so dire di preciso perché” è la risposta di Zarco. “Quando c’è un buon livello di grip tutti riescono a trovare subito il passo, io invece sono più limitato finché non cala un po’.” Ma conta il ritorno sul podio, che vale tantissimo per il pilota francese. Un altro tassello importante in questo inizio di stagione.

Foto: motogp.com

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