26 Febbraio 2023

Supersport Phillip Island: Bulega e Ducati doppietta, decidono le oche

Succede anche questo in Australia: due oche invadono la pista e fermano la Supersport con Bulega davanti a Manzi e Oncu

Nicolò Bulega, Supersport

Nicolò Bulega e la Ducati festeggiano la doppietta in Australia in una gara 2 orfana dei cinque giri conclusivi che sicuramente avrebbero acceso le polveri in lista. L’invasione di due oche ha costretto all’interruzione della sfida, sul più bello: Stefano Manzi e Can Oncu erano lì attaccati pronti a giocarsela. Se ne riparla settimana prossima in Indonesia, ma intanto la Panigale V2 vola via da Phillip Island con il pieno di punti. L’unica delle sei marche “Next Generation” che nel 2022 non aveva vinto, adesso è la moto da battere. Bulega sta facendo quello di cui è capace: sul bagnato non aveva avuto rivali, sull’asciutto non ha lasciato (quasi) niente. L’episodio fortunato è stata la ciliegina sulla torta.

Parco naturale

Phillip Island è un tracciato fantastico, ma è stato costruito in mezzo ad un parco naturale, per cui animali che entrano in pista sono la norma, non l’eccezione. Anche nel warm up della stessa Supersport, condizionato da asfalto bagnato, era uscita bandiera rossa per lo stesso motivo. Manzi, molto aggressivo, è stato particolarmente sfortunato: un paio di giri prima aveva messo la testa avanti, poi Bulega si era ripreso il primato, con Oncu e la Kawasaki in agguato. Erano le avvisaglie della gran battaglia finale, che però non abbiamo potuto godere.

MV Agusta si accoda

Aldilà delle variegate soluzioni di cilindrata e funzionamento, le attuali limitazioni congeniate per bilanciare le prestazioni sembrano funzionare. Tanto che nell’ordine d’arrivo troviamo quattro moto diverse nelle prime quattro posizioni: Ducati, Yamaha, Kawasaki e MV Agusta, molto incisiva con l’ex Moto2 Marcel Schrotter. La Triumph si è fermata al nono posto del nuovo arrivato Niki Tuuli, che avrà il difficle compito di non far rimpiangere Manzi. La Honda, che sul bagnato aveva portato a casa un insperato quinto con Tarran Mackenzie, per adesso è lontana oltre due secondi e chiude la fila.

Chi si rammarica

Bulega ha festeggiato la seconda vittoria in due giorni, ma altri italiani lasciano l’Australia con rammarico. E’ il caso di Nicholas Spinelli, 21 anni, rivelazione al debutto Mondiale, fermato da un guasto alla Yamaha VFT mentre si stava giocando (almeno) il quarto posto. Stop meccanico anche per Caricasulo, mentre Mantovani è incappato nel secondo incidente di fila. Punti preziosi per Raffaele De Rosa, settimo.

Questione software

Sul Mondiale cadetto pesa ancora la questione software unico, cioè la disponibilità anticipata della nuova versione che il fornitore italiano ha dato a Ducati e Yamaha Ten Kate. Le due squadre hanno avuto l’opportunità di familiarizzare coi nuovi canali disponibili, in particolare il freno motore evoluto, mentre agli avversari è stato dato in Australia, e hanno avuto molto meno tempo per adattarlo. Non è forse casuale che davanti, in questa gara 2, ci siano proprio i due team “privilegiati”. Un brutto pasticcio che sarebbe stato molto meglio evitare. Gli altri, fra una polemica e l’altra, possono solo inseguire.

Adrian Huertas fratturato

Intanto sono arrivate notizie poco confortanti riguardo le condizioni di Adrian Huertas, pilota spagnolo investito da Yari Montella nelle battute iniziali di gara 1 Supersport. La diagnosi compiuta all’Alfred Hospital di Melbourne parla di frattura della quinta vertebra lombare, e alcune costole. Montella invece ha subìto la frattura della clavicola sinistra. Nella week end di Phillip Island Huertas è caduto tre volte. Entrambi sono ovviamente fuori gioco per il prossimo round Mondiale a Mandalika, fra pochi giorn

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