26 Aprile 2022

Superbike: Roberto Tamburini “Anch’io posso contare sul mio Uccio”

Roberto Tamburini si conferma tra i protagonisti della Superbike. Ad Assen aveva al suo fianco Jonathan Serrapica "Per me è come Uccio per Valentino Rossi."

Superbike Tamburini

Il circuito di Assen è da sempre considerato l’università della velocità e Roberto Tamburini è stato promosso nel secondo round del Mondiale Superbike. Nonostante alcuni problemi in qualifica che lo hanno relegato nelle retrovie, il pilota riminese ha centrato la zona punti sia in gara-1 che in gara-2 in cui ha conquistato un convincente undicesimo posto. Il Tambu era al suo secondo appuntamento iridato in carriera, senza test invernali e con un progetto last-minute. Se nel primo round stagionale era stato un po’ una sorpresa, nel secondo si è confermato a buoni livelli con la Yamaha di MotoXRacing .

Come ti sei trovato ad Assen?

“Il circuito è difficile, secondo me è tra i tre più impegnativi di tutto il Mondiale, però il bilancio del week-end è positivo. Sia sabato che domenica ho fatto delle buone rimonte ed ho lottato anche con piloti quotati quali Van Der Mark ed Haslam che hanno molta più esperienza ed anche più malizia di me”.

Hai fatto moltissimi sorpassi. Ti sei divertito?

“E’ bello battagliare, fare i sorpassi, è emozionante, ma quando sono troppi diventa un po’ snervante. Ci sono stati dei momenti che si sorpassavamo di continuo ed in questo modo perdevamo anche terreno da quelli davanti”.

In gara-2 eri ad un passo dalla top ten…

“Sono realista: se non ci fossero state delle cadute e dei ritiri avrei lottato per la quindicesima posizione e già lottare per la zona punti andrebbe bene visto come siamo partiti. Dobbiamo lavorare sodo, sia io che la squadra e sono convinto che possiamo migliorare e ridurre il gap dai primi, al di là dei piazzamenti. Ora ci sono 3 settimane di pausa e io mi allenerò intensamente. Il team si sta impegnando al massimo e non finirò mai di ringraziare Sandro Carusi”.

I primi tre, a livello di tempi, sono su un altro pianeta. Ti aspettavi una differenza così netta tra i big ed il resto del gruppo?

“In passato seguivo la Superbike in televisione e la situazione era già chiara. I primi sono fortissimi e hanno tutto al top quindi è normale che facciano quasi un campionato a parte. Poi ci sono gli altri piloti ufficiali ed alcuni indipendenti ma di alto livello quali Bassani, Gerloff ed altri”.

Ad Assen era presente al box anche Jonathan Serrapica, pilota ed informatico italo-svizzero che sta lanciando Fastlap, il primo social network dedicato ai motori.

“Jonathan per me è un po’ come Uccio per Valentino Rossi: mi aiuta per tutte le cose di ordine pratico e mi supporta con Fastlap. La sua presenza per me è importante. E’ un bravissimo ragazzo, mi trovo molto bene con lui e poter contare su un amico, anche nei week-end della Superbike, è molto bello”.

Sei al terzo posto nella speciale classifica “spired rider” che premia chi guadagna più posizioni rispetto alla griglia di partenza. In palio c’è un’auto. Speri di vincerla?

“Per rimontare tante posizioni bisogna partire indietro e non è il massimo, credo che il team non sarebbe troppo felice“.

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