13 Giugno 2022

Superbike: Roberto Tamburini bella impresa, a Misano più forte del dolore

Il pilota riminese ha gareggiato con due chiodi in una caviglia ma si è classificato 11esimo in gara-1 e 12esimo in gara-2

Superbike, Roberto Tamburini, National Trophy

L’eterna sfida del piccolo contro il gigante ha da sempre un fascino unico ma se il piccolo è anche ferito le emozioni raddoppiano. Roberto Tamburini ed il team Motoxracing sono i privati “più privati” di tutto il Mondiale Superbike, sono gli ultimi arrivati, quelli con meno esperienza, insomma le cenerentole. Roberto Tamburini si è presentato al round di Misano con una caviglia fratturata e le stampelle. E’ stato in forse fino al giovedì pomeriggio (leggi qui) ma ha sfidato il dolore ed ha vinto la sua battaglia. In gara-1 si è classificato undicesimo ed in gara-2 dodicesimo.

“Sono molto felice di com’è andata” racconta Roberto Tamburini “Il 20 maggio ero stato operato al malleolo e mi hanno messo due chiodi che mi faranno compagnia per tutta la stagione. Ho dato il massimo per cercare di essere presente a Misano e proprio il fatto che si corresse qui mi ha dato una spinta in più. Giovedì per fortuna ho avuto l’ok dei medici. Mi sarebbe dispiaciuto troppo saltare la mia prima gara di casa del Mondiale Superbike. Dedico questi risultati al mio team, alla famiglia, agli amici ed anche alla mia ragazza che mi ha sopportato in queste settimane così difficili “.

L’anno scorso gareggiavi nel National Trophy. Cosa hai provato correre in Superbike, a Misano, davanti a così tanta gente?

“L’affetto della gente mi ha dato una spinta in più. Io ci ho provato ma non ero sicuro di farcela, anzi, tutt’altro. In qualifica sono subito andato abbastanza bene e mi sono fatto coraggio. Poi in gara-1 ho stretto i denti ed ho conquistato l’undicesimo posto eguagliando il mio miglior risultato in carriera, nonostante le mie condizioni fisiche. Così mi sono caricato al massimo per la domenica. In accordo con il team ho deciso di saltare il warm-up per risparmiare le forse e focalizzarmi al massimo sulla gara del pomeriggio.

Stavo male ma mi sono detto “se ce l’ho fatta ieri ce la posso fare anche oggi” ed ho preso fiducia. A otto giri dalla fine ero andato un po’ in crisi però non volevo rallentare troppo, ci tenevo a conquistare un altro bel risultato ed ho terminato la gara 12esimo. Ovviamente se fossi stato bene avrei potuto puntare più in alto ma gli infortuni fanno parte delle gare e sono contentissimo di com’è andata”.

Quali sono i margini?

“Nel Mondiale Superbike ci sono dieci ufficiali ed altri che pur essendo indipendenti hanno tutto al top tipo Bassani, Gerloff ed altri. Come ho sempre detto, per me già essere nei primi quindici è un successo. In ogni caso abbiamo dei buoni margini di crescita anche a livello di moto, tutta nuova. Dobbiamo sfruttare al massimo il nostro potenziale e io devo recuperare al meglio la mia condizione fisica. Ora ho un mese di tempo per riprendermi quindi mi allenerò con tutte le mie forze per cercare di arrivane pronto a Donington”.

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