8 Dicembre 2022

Superbike, Muir (BMW) ammette: “Redding era davvero perso ad Aragon”

Shaun Muir, team manager BMW, analizza il Mondiale Superbike 2022 della squadra e guarda con fiducia al futuro con la nuova M 1000 RR.

Shaun Muir BMW Superbike

La stagione 2022 della BMW non è stata particolarmente brillante nel Mondiale Superbike. Aver battuto la Honda, evitando così l’ultimo posto nella classifica costruttori, è solo una magrissima consolazione.

Il momento più positivo è stato sicuramente quello del trittico Donington-Most-Magny Cours con i tre podi consecutivi di Scott Redding. Sembrava essere arrivata una svolta, ma è stata solo un’illusione. Il gap dai principali rivali è rimasto notevole. E certamente non ha aiutato il fatto che Michael van der Mark abbia avuto problemi fisici che gli hanno fatto saltare tanti round e impedito di contribuire allo sviluppo.

Nel 2023 ci sarà in pista una nuova M 1000 RR, già testata da Redding a Jerez a Jerez la scorsa settimana. Una moto che dovrebbe essere migliorata in tutte le aree rispetto alla versione precedente e che dovrebbe consentire ai piloti di competere per risultati migliori. Un aiuto può arrivare anche dalle Super Concessioni introdotte dai vertici del WorldSBK.

Superbike, Shaun Muir fiducioso per il 2023

Shaun Muir analizzando il 2022 ha ribadito che ci sono state delle difficoltà enormi fin dal principio: “Con Scott abbiamo avuto un momento davvero difficile nei test pre-campionato. Aveva davvero delle difficoltà. È andato ad Aragon ed era veramente perso. Non avevo Michael. Mykhalchyk ha preso il posto di Mickey, quindi abbiamo perso completamente il nostro punto di riferimento. A Scott ci sono voluti forse quattro round per avere un vero feeling. Da Assen ha iniziato a capire qualcosa“.

BMW punta tanto sulla nuova M 1000 RR per fare un salto di qualità notevole. Muir ritiene che il potenziale sia molto buono: “Con la moto aggiornata ci saranno alcune modifiche ergonomiche. Il telaio dovrebbe essere migliore, così come le caratteristiche del motore e anche il cambio. Avremo un’evoluzione del forcellone Kalex che abbiamo avuto da metà stagione. Questo componente ha fatto delle piccole differenze, ma non le principali“.

Il nuovo forcellone Kalex ha portato dei miglioramenti nel corso del 2022, però il team manager BMW ritiene che a influire sia stato soprattutto un altro aspetto: “La differenza principale è stata che Scott si è adattato. Anche Baz ha iniziato a trovare un po’ di ritmo. Era chiaro che servissero più tempo e più giri“.

BMW cerca il salto di qualità nel Mondiale SBK

I tre podi di Redding avevano dato grande fiducia alla squadra, però poi non c’è stata la costanza auspicata: “Avevamo fatto dei passi avanti col bilanciamento del telaio – spiega Muir – e disponevamo di un setting di base completamente nuovo per andare avanti. Ma non siamo riusciti a ripartire da lì, quindi abbiamo perso slancio“.

Il manager britannico ha visto progressi nelle ultime stagioni e adesso spera che nel 2023 ci sia un ulteriore step di crescita per lottare per risultati importanti: “Una delle cose più importanti su cui abbiamo lavorato tra l’anno scorso e quest’anno è stata la costanza in gara degli pneumatici, e questo è sicuramente un aspetto che abbiamo migliorato. Solo che non abbiamo ancora ottenuto i risultati sperati. Non c’è un solo elemento che ci darà il successo che stiamo cercando. È la consistenza di tutte le parti: l’elettronica, il motore, il telaio. Dobbiamo essere in grado di consolidarci. Serve un Michael in forma. E Scott deve essere nel suo gioco per portarci avanti“.

Foto: WorldSBK.com

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