18 Luglio 2020

Superbike: Marco Melandri stupito “La Ducati V4 R ha un motore incredibile”

Marco Melandri ha preparato il ritorno in Superbike con la Ducati compiendo 100 giri sul tracciato di Cremona. Pilota e team Barni hanno il morale altissimo

Superbike, Marco Melandri

A due settimane dal rientro nel Mondiale, Marco Melandri ha girato a Cremona per prendere confidenza con la Ducati V4 R del team Barni. Un assaggio organizzato in poche ore, su un piccolo tracciato condiviso con gli amatori. Ma più che sufficiente per permettere all’ex iridato di allestire la posizione di guida e farsi un’idea del potenziale del missile bolognese. “Questa Ducati ha un motore incredibile” è stato il primo commento di Marco, che nel biennio 2017-2018 aveva corso con la rossa ufficiale, ma era il precedente modello  con il motore due cilindri. I tecnici del team Barni sono rimasti impressionati dalla voglia e delle capacità tecniche che Melandri ha messo subito in mostra. Adesso se ne riparlerà venerdi 31 luglio a Jerez , cioè nelle prime sessioni di prova del secondo round del Mondiale. A quasi 38 anni per Marco Melandri sarà un ritorno affascinante, ma irto di difficoltà.

“Questa squadra è fantastica”

“Sono molto soddisfatto di questa giornata” ha commentato Marco Melandri. “Da ottobre non guidavo una Superbike, ma con la Ducati Panigale V4 R mi sono sentito subito a mio agio e anche il feeling con il team è stato immediato, davvero una bella sensazione. All’inizio ho dovuto prendere confidenza con la moto, abbiamo provato la posizione in sella, quella dei manubri e poi abbiamo cercato di prendere la giusta direzione per l’assetto. La Panigale V4 R ha un motore incredibile e so che dovrò lavorare duro per adattarmi e riuscire a sfruttarlo nel migliore dei modi, ma già oggi la squadra ha dimostrato di potermi dare tutto ciò di cui ho bisogno. Insieme spero che potremo divertirci e toglierci delle soddisfazioni».

“Marco è un campione vero”

Entusiastico anche l’approccio di Marco Barnabò, il titolare del team satellite Ducati. “Lavorare con i campioni è facile perchè sono in grado di trasmetterti sensazioni e indicarti la direzione da prendere in pochissimo tempo. Con Marco oggi è andata proprio così. È chiaro che se avessimo avuto qualche giorno in più ci sarebbero state molte più prove da fare, ma sono comunque molto soddisfatto. Abbiamo le idee chiare in vista di Jerez e Marco ha dimostrato di essere davvero in forma».

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