21 Aprile 2023

Superbike, Dosoli: “Yamaha vuole confermare Razgatlioglu e Locatelli”

Andrea Dosoli, road racing manager Yamaha, ha parlato a Corsedimoto del test di Razgatlioglu con la M1 MotoGP e di altri temi importanti.

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Yamaha ha investito tanto su Toprak Razgatlioglu in questi anni e vuole farlo anche per il futuro. Il turco si è affermato come uno dei migliori piloti del Mondiale Superbike e nel 2021 ha riportato la casa di Iwata in trionfo nella categoria.

Recentemente non ha nascosto il sogno di correre in MotoGP e ha avuto l’occasione di disputare un test con la M1 a Jerez. Due giornate molto importanti per rendersi conto di quanta differenza ci sia tra il prototipo e la R1 derivata di serie che guida nel WorldSBK. Di questo e di altri argomenti importanti abbiamo parlato con Andrea Dosoli, road racing manager di Yamaha Motor Europe.

Razgatlioglu tra Superbike e MotoGP: parla Andrea Dosoli

Andrea Dosoli, qual è il bilancio del test di Razgatlioglu a Jerez?

Il bilancio dell’esperienza è positivo. Avevamo due obiettivi chiari. Lato pilota c’era quello di dargli la possibilità di scoprire la MotoGP. Avevamo già fatto un test ad Aragon lo scorso anno, ma si era interrotto prematuramente per il maltempo. Si è deciso di dargli a disposizione due giorni per scoprire una moto prototipo, quindi completamente diversa da quelle che ha guidato durante la sua carriera. L’altro obiettivo riguardava noi. Yamaha è l’unico costruttore che offre ai piloti un percorso di crescita in tutte le discipline a cui partecipa, sia ambito off road sia in road racing. Per noi era interessante capire come il miglior pilota della nostra piattaforma WorldSBK potesse adattarsi alla MotoGP. Siamo estremamente soddisfatti degli obiettivi raggiunti”.

Toprak aveva espresso il desiderio di essere in MotoGP nel 2024, cosa ne pensi?

Non ha l’ossessione di doverlo fare. Adesso è consapevole di cosa voglia dire la MotoGP e di cosa sia necessario per essere veloce con un prototipo. Ha più elementi per decidere quale percorso seguire nel caso in cui si verificasse una opportunità”.

Temete di perdere Razgatlioglu?

È un campione del mondo e uno dei migliori talenti del Mondiale Superbike, quindi può interessare a diverse realtà. Yamaha gli ha consentito di esprimersi al meglio in questi anni, il pacchetto pilota-moto-squadra sta funzionando e vogliamo che cresca ancora. Lavoreremo per prolungare questa collaborazione che ha portato risultati molto positivi”.

Per quando contate di definire i piani per il 2023?

Adesso è presto, dato che sono passati solo due round del campionato. Ci piacerebbe avere le idee chiare sul futuro entro metà dell’anno”.

Campionato 2023, Locatelli e Assen

Dosoli, qual è il bilancio dei primi round della stagione Superbike?

Sicuramente è positivo, siamo secondi e terzi nel Mondiale Superbike. Abbiamo lasciato qualche punto per strada, ma i piloti con la R1 hanno iniziato bene. Positivo anche il bilancio dei rookie Aegerter e Gardner del team GRT, che hanno sorpreso perché si sono adattati velocemente alla nuova classe. Hanno anche raccolto meno di quello che era nel loro potenziale. Sono sicuro che a breve li vedremo costantemente in top 6”.

Quest’anno sarà più difficile sconfiggere Bautista?

Certamente Alvaro e Ducati stanno facendo un ottimo lavoro. La consapevolezza di essere campione del mondo aiuta e il pacchetto è più forte rispetto al 2022. Anche noi abbiamo fatto dei passi avanti e abbiamo di fronte un campionato ancora lungo. Faremo il massimo per continuare a migliorare le nostre prestazioni e il feeling di Toprak con la moto. Speriamo che questo sia sufficiente per impensierire Bautista e Ducati nella lotta iridata. L’obiettivo è sempre quello di portare a casa il titolo”.

Andrea Locatelli ha iniziato molto bene il 2023. Puntate al rinnovo con lui?

È un ragazzo che è cresciuto tanto come pilota e come persona. In inverno ha fatto le proprie scelte tecniche e ora è terzo nel Mondiale. Vorremmo continuare a lavorare con lui e a breve ne discuteremo. Gli manca ancora qualcosina per puntare a vincere delle gare, può fare questo ultimo step. Sono certo che sia nelle condizioni migliori per farcela”.

Quali aspettative avete per Assen?

È un weekend molto importante, il primo in Europa del 2023. In Superbike ci sarà il debutto di Bradley Ray, siamo curiosi di vedere come andrà in gara. Inoltre, partono anche le classi inferiori. C’è la variabile pioggia che può rendere tutto più impegnativo per team e piloti. Comunque ci aspettiamo di poter fare bene con tutti i nostri ragazzi. Quella di Assen è una pista dove possiamo conquistare buoni risultati con la R1 in Superbike e con la R6 in Supersport. Potenzialmente è un weekend che può darci soddisfazioni”.

Dosoli sul futuro della Superbike e della Supersport

Ti sta piacendo la Superbike di questi anni?

“Nelle ultime stagioni la SBK è cresciuta tanto perché è riuscita a offrire gare combattute fino alla fine con tre piloti su tre moto diverse. Questo ha attirato maggiore interesse nei media e nelle persone. Ci sono sempre più tifosi che vengono a vedere le gare. Il campionato ha il potenziale per crescere ulteriormente. Bisogna fare in modo che ci siano sempre più costruttori e piloti competitivi, così da generare costantemente interesse”

Recentemente Dorna Sports ha presentato il nuovo direttore commerciale Dan Rossomondo. Cosa vi aspettate con il suo arrivo?

Non siamo stati informati su qualche novità imminente, ma c’è una discussione in atto su come fare in modo i regolamenti tecnici e sportivi possano seguire quello che è il trend del mercato, cambiato rispetto a cinque anni fa. Il regolamento è la base del successo del WorldSBK, dove l’obiettivo è quello di avere un equilibrio con più piloti che possono stare davanti. Dalle parole di Rossomondo mi sembra che ci sia la volontà di andare avanti con questa linea. Dorna, FIM e costruttori stanno dialogando. Non abbiamo ancora parlato con Rossomondo, però ne avremo certamente occasione”.

A proposito di regolamento, qual è il tuo pensiero sulla famosa questione del limite di peso moto-pilota?

Se n’è discusso parecchio e ci sono opinioni contrastanti. Questa potrebbe essere una soluzione per bilanciare le prestazioni. Bisogna fare un ragionamento ampio per valutare tutte le possibilità che possano garantire che ci sia equilibrio nel campionato”.

Cosa pensi della direzione presa dal Mondiale Supersport con il nuovo regolamento?

La classe intermedia è fondamentale per il nostro progetto di crescita dei piloti. È importante essere competitivi e offrire dei mezzi che possano consentire ai piloti di esprimere il loro talento. Ci siamo riusciti molto bene negli ultimi anni. La categoria ha subito un cambiamento notevole con l’introduzione delle Next Generation con una griglia composta da moto con cilindrate diverse. C’è stato uno sforzo grande per garantire il bilanciamento delle prestazioni. La chiave del successo della classe è proprio questa e il regolamento va in tale direzione. La differenza devono farla piloti e team. Lo scorso anno siamo stati piacevolmente sorpresi dal fatto che le prestazioni fossero ben bilanciate. Quest’anno le Next Generation hanno avuto alcuni sviluppi e la FIM sta facendo le dovute analisi per capire se sia necessario intervenire sul balance of performance. La Supersport ha successo solo se viene garantito il bilanciamento delle prestazioni, nessuno può permettersi che questo non avvenga. Né Dorna né i costruttori. Yamaha ha investito tanto nella categoria”.

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Foto: WorldSBK

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