7 Maggio 2023

Superbike Catalunya: Bautista non fa prigionieri e cala un altro tris

Il ducatista domina anche gara 2 ipoteca il secondo Mondiale: la Superbike è prigioniera del dittatore Alvaro

Alvaro Bautista, Superbike

Gli organizzatori Superbike non sanno più che inventarsi per mischiare le carte in un campionato già deciso, mentre le avversarie Ducati si interrogano sul modo di ricucire lo svantaggio dalla Ducati. Alvaro Bautista è nel mirino di tutto il paddock, ma lui se ne frega e continua a vincere. Anzi a sbaragliare, perchè gara 2 al Montmelò ha avuto lo stesso identico svolgimento delle due gare precedenti di questo week end tutto in Rosso. Il campione del Mondo qui dentro è imbattibile, ma lo era stato anche a Phillip Island e Assen: tracciati differenti, stesso copione. Siamo appena ad un terzo del cammino, ma il vantaggio in classifica aumenta ogni domenica. Parlare di secondo Mondiale ipotecato è scontato. E dire che giovedi la Ducati era stata depotenziata di 250 giri motore: come non fatto…

Le cifre del dominio

L’esito del fine settimana catalano è stato identico a quello del settembre scorso: tre su tre per Bautista, incredibilmente simili (per non dire identici…) anche i distacchi che ha inflitto nelle quattro gare lunghe: sempre otto secondi. Con la 43° vittoria Alvarito sta scalando l’Olimpo dei draghi Superbike: con la Ducati ha disputato 84 corse quindi ne ha vinte più della metà. Inoltre fra fine ’22 e inizio di questa stagione ne ha infilate 13 su 14: senza il passo falso nella sprint di Mandalika (caduta) sarebbe stato un filotto pazzesco, ma anche così fa spavento.

Più veloce… della pioggia

Gara 2 è partita con il dubbio meteo, perchè in vari settori della pista cadeva qualche gocciolina. L’asfalto era da slick, ma Alvaro Bautista è partito molto cauto, con le stesse gomme di sempre: media SC1 anteriore e B0800 posteriore. Gli avversari invece sono dovuti andare sull’anteriore dura (SC2). A metà del primo giro Toprak è riuscito a balzare al comando, sorprendendo entrambe Bautista e Rinaldi. Ma nel primo passaggio lanciato sul rettilineo le Rosse hanno acceso il turbo e per la Yamaha del turco non c’è stata salvezza. Capito che la pista ormai era a posto, Bautista ha preso gradualmente il largo. Tutto già abbandantemente visto. Nel finale tutti sono andati in crisi di gomma, incluso lo scudiero Michael Rinaldi che proprio all’ultimo è stato beffato da Toprak nella sfida per il primo degli sconfitti. Bautista invece non ha sofferto alcun degrado, concedendosi l’ormi rituale arrivo braccia alzate.

Jonathan Rea in disarmo

Dopo la scivolata all’ultimo giro della sprint mattutina, Jonathan Rea è dovuto partire in quarta fila, arenandosi nel gruppo degli inseguitori. Alla fine è stato quinto, dietro anche al compagno Alex Lowes. Segno che l’ex Cannibale ha tirato i remi in barca con la Kawasaki che alla vigilia aveva avuto un bonus potenza di 250 giri/minuto. Insignificante, alla prova dei fatti. Italiani con le polveri un pò bagnate: Andrea Locatelli ha concluso la fatica in settima posizione, fuori dalla top ten sia Axel Bassani che un Danilo Petrucci con la testa già a Le Mans.

Prossima fermata: Misano

Il Mondiale Superbike adesso si ferma per un mese. Riprenderà il 9-11 giugno con il quinto round previsto sul tracciato di Misano. Nella stessa cornice, nei prossimi giorni, tutti i team ufficiali prenderanno parte a due giornate di test. Si gira giovedi 11 e venerdi 12 maggio.

Foto: Silvio Tosseghini

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