25 Febbraio 2024

Svolta nel CIV Superbike: via alle concessioni per Honda

Le squadre Honda potranno contare su nuove concessioni per il CIV Superbike 2024: consentite modifiche a telaio e alternatore della CBR 1000 RR-R. Tutti i dettagli

Le squadre Honda potranno contare su nuove concessioni per il CIV Superbike 2024: consentite modifiche a telaio e alternatore della CBR 1000 RR-R. Tutti i dettagli

Neo-portacolori The Blacksheep Team, nei giorni scorsi Flavio Ferroni aveva evidenziato un cauto ottimismo sul suo ritorno in Honda per il CIV Superbike 2024, profetizzando la disponibilità delle “concessioni tecniche”. Un particolare passato probabilmente sottotraccia, tuttavia alquanto singolare e rilevante. A che cosa alludeva Ferroni? In sostanza, a partire dalla stagione che scatterà il 6-7 aprile prossimi a Misano, tutte le compagini affiliate alla casa di Tokyo godranno per la prima volta di una particolare deroga. Bene, ovvero? Dopo una contesa durata anni (!), il promoter FMI ha deliberato l’intervento su telaio e alternatore della CBR 1000 RR-R nel tentativo di ridurne il divario dai rivali. Una notizia, divenuta realtà negli ultimi giorni, per certi versi clamorosa. Anche se quanto mai opportuna.

Honda bloccata nel CIV Superbike

Eccezion fatta per le prime due sfolgoranti stagioni, nel biennio 2022-23 la CBR RR-R è entrata in un tunnel tenebroso senza via di uscita. Moto sicuramente accessibile per costi e gestione, a tratti la più rappresentata in griglia, ma non più sui livelli di competitività che nel 2021 la certificarono come seconda forza in campo dietro Michele Pirro. Malgrado qualche exploit (alcuni dei quali degni di nota) per mano del “solito” Luca Vitali e, più recentemente, (anche) di Simone Saltarelli e Riccardo Russo, oggi di fatto è una comprimaria. Se in passato l’oggetto del contenzioso erano “i vantaggi delle centraline di Ducati e Aprilia”, azzerati nel 2021 con l’introduzione della mono-centralina MoTec, il successivo passaggio dagli pneumatici Pirelli a Dunlop ha messo a nudo le criticità del progetto e, indirettamente, del regolamento tecnico del CIV SBK. Spostando la diatriba sul campo della ciclistica.

Che cosa dice il regolamento

Con le specifiche Dunlop, tendenzialmente dal minor grip a centro curva, le CBR RR-R hanno iniziato a lamentare la mancanza di aderenza al posteriore. Un problema di per sé ovviabile intervenendo per l’appunto sulla ciclistica, tuttavia enfatizzato dai paletti tecnici del campionato. Vigendo il regolamento Stock (in attesa di novità per l’immediato futuro…), dal 2013 a questa parte nel CIV Superbike possono correre esclusivamente moto pressoché identiche a quelle in vendita nei concessionari, con telaio e motore originali oltre agli opportuni accorgimenti uso-pista. Mentre modelli di serie come Ducati Panigale V4 R e Aprilia RSV4 1100 giovano di una certa “flessibilità” nella ciclistica (vedi il pivot regolabile), nel caso di Honda (per “politiche interne”) determinati elementi della CBR RR-R risultano non modificabili. Ecco, immaginatevi di dover (ri)cercare aderenza senza poter regolare il pivot, ma “giocando” solo con altezze e molle… materialmente impossibile. In pratica, una partita persa in partenza!

Via alle concessioni

Proprio questo aspetto è stato tema di ampie discussioni nei vari briefing tra gli Hondisti e la Federazione Motociclistica Italiana. All’intento dichiarato del promoter di rendere più appetibile il prodotto, equiparando le prestazioni fra le moto, in casa Honda controbattevano: “Non possiamo far altro che leccarci le ferite perché il regolamento attuale tende a favorire Ducati e Aprilia”. Se finora le loro richieste non avevano sortito gli effetti sperati, nell’ultimo periodo si sono registrate importanti aperture da parte della FMI. Alla fine, questo lungo “tira-e-molla” ha prodotto un “patto della concordia”. Riprendendo un po’ il concetto delle (discusse) “super concessioni” del Mondiale Superbike, dalla stagione 2024 sulla CBR RR-R sarà consentito sostituire l’alternatore e la ruota fonica dell’albero motore nonché modificare la posizione del pivot e dell’angolo di sterzo. Il tutto mediante dei kit appositi forniti dalla filiale nazionale della casa giapponese.

Honda esulta nel CIV Superbike

La Scuderia Improve con Luca Vitali, il TCF Racing Team con Simone Saltarelli e The Blacksheep Team con Flavio Ferroni potranno dunque permettersi il lusso di arrangiare con più ampio respiro la propria iper-sportiva. Una spinta propulsiva al già elevato interesse di vedere all’opera la CBR RR-R di ultima generazione in configurazione CIV Superbike (debutto previsto nei test del 4-5 marzo prossimi a Misano), la quale viaggerà a 15.600 giri-motore come la precedente versione forte dell’abbuono di 500 giri varato dalla FMI alla vigilia della scorsa stagione. L’auspicio è che Honda riesca così ad avvicinare le performance di Ducati e Aprilia. Senza dimenticare Yamaha, in costante crescita nella seconda metà del 2023 con Alessandro Delbianco. Adesso non ci sono più attenuanti…

Photo credit: Dani Guazzetti

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