18 Febbraio 2019

Superbike, test lunedi: Ducati V4R è già più veloce della V2

Ducati V4R, buonissima la prima: la nuova Rossa vola con Alvaro Bautista e infrange i riferimenti della Panigale. Jonathan Rea è avvertito...

Alvaro Bautista

Ducati V4R vola con Alvaro Bautista nella prima giornata di test a Phillip Island, in vista dell’apertura del Mondiale in programma sabato e domenica prossima sullo stesso saliscendi australiano. Jonathan Rea, mattatore delle ultime quattro stagioni, è avvertito: la nuova rossa è un fulmine (almeno sul giro secco) e sembra in grado di attaccare la supremazia Kawasaki. Intanto la Ducati V4R (quattro cilindri) ha già battuto i riferimenti della Panigale V2 andata in pensione a fine della passata stagione. Qui, un anno fa, Marco Melandri aveva firmato la doppietta con giro nuovo primato in gara in 1’30″848. Alvaro in pochissimi passaggi è sceso in 1’30″743. Buonissima la prima! (Qui le cinque regine Superbike in dettaglio)

BMW, che sorpresa!

Oltre alla Ducati, da cui era lecito attendersi molto, la sorpresa del lunedi è venuta dalla BMW che con Tom Sykes è stata velocissima nel turno pomeridiano (secondo crono, dietro il solito Bautista), con asfalto più caldo, e vento più forte. Il britannico è sceso fino a 1’31″300, quarta prestazione assoluta: niente male, se consideriamo che i tedeschi sono più indietro nella preparazione e si sono presentati in Australia con una S1000RR agli albori dello sviluppo. Nel corso della stagione sono previsti due ulteriori step.

Jonathan Rea, adesso hai pane per i tuoi denti

Il fuoriclasse della Kawasaki ha lavorato molto sul ritmo e ben poco sulla prestazione assoluta, comunque fa un certo effetto trovarlo “solo” al terzo posto della classifica, a oltre quattro decimi di distanza dalla Ducati capolista. Rea è preceduto anche dallo scalpitante Alex Lowes, con la migliore delle Yamaha R1. Forse il Cannibale non si aspettava una Ducati cosi veloce, di sicuro non all’alba del campionato. Era invece prevedibile che Alvaro Bautista avrebbe alzato il tasso tecnico del Mondiale: qui lo spagnolo, l’ottobre scorso, fece dieci giri in testa alla MotoGP guidando la Ducati GP18 orfana dell’infortunato Jorge Lorenzo. Finì in quarta posizione: sicuramente sarà un osso assai duro per Jonathan.

Marco Melandri comincia bene

Qui il ravennate aveva sbaragliato un anno fa, con la Ducati. Adesso è tornato in Yamaha, con cui nel 2011 arrivò ad un soffio dal Mondiale. Ha firmato il sesto crono, a sette decimi dalla vetta, preceduto anche Leon Haslam nuovo compagno di squadra di Rea in Kawasaki. Ha preso il posto di Tom Sykes. Giornata interlocutoria per la Honda, che per adesso ha impressionato per lo sfoggio di personale HRC:  una ventina di tecnici giapponesi al lavoro nel box non si erano mai visti in Superbike. Leon Camier però è solo undicesimo, a 1″7 dal vertice: mettere le ali alla CBR-RR non sarà uno scherzo neanche per il reparto corse più agguerrito del Mondo. Martedi le ultime quattro ore di test.

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