21 Novembre 2022

La favola del finlandese volante Erno Kostamo vincitore a Macao

Dal brutto incidente del 2019 all'affermazione del GP di Macao 2022: Erno Kostamo e la sua storia tutta da raccontare.

La favola del finlandese volante Erno Kostamo vincitore a Macao

Di ritorno dopo due anni di stop dovuti all’emergenza pandemica, la 54esima edizione del Gran Premio motociclistico di Macao ha fatto discutere. Per l’adesione di soli 15 piloti, per l’assenza di tutti i big delle corse su strada. Un forfait motivato dalla loro impossibilità nel sottostare alla quarantena settimanale imposta dalle autorità locali. A questo si sono aggiunti accesi dibattiti sul livello dei partenti e su un’organizzazione, a tratti, rivedibile, ma quel che è certo al Monte Guia non sono mancate le storie da raccontare. Nell’unica gara andata in scena, si è celebrato il ritorno delle due ruote in una delle manifestazioni più iconiche (e contestualmente pericolose) del globo, incoronando in qualità di vincitore Erno Kostamo. La sola storia del “finlandese volante” è di quelle che impreziosiscono l’evento. Contestualmente, rimandando al mittente obiezioni sull’effettivo valore di questa edizione.

IL SUCCESSO DI ERNO KOSTAMO A MACAO

Come si suol dire, gli assenti, per quanto ampiamente giustificati, “hanno sempre torto“. Non è colpa dello stesso Erno Kostamo se alla “Las Vegas della Cina” sia mancato il confronto con Hickman, Rutter e compagnia. Di sicuro bisogna legittimare, con elementi oggettivi, il valore dell’affermazione di Kostamo. Il motociclista finlandese ha centrato la vittoria dopo aver primeggiato in ogni singola sessione di prove. Al top nelle libere del giovedì, nelle prime e seconde qualifiche del venerdì, nei due Warm Up e, chiaramente, in gara. Oltretutto facendo registrare negli 8 giri decisivi il suo best lap in assoluto a Macao, infrangendo il muro del 2’28”. Questo al suo terzo gettone di presenza dopo le precedenti visite del 2018 e 2019, domando al meglio la BMW S 1000 RR #38 gommata Pirelli del pluri-titolato team Penz13 di Rico Penzkofer. Con tanti assenti, ma pur sempre ripartendo dal settimo crono siglato in qualifica nel 2019. Un precedente degno di nota, per un suo best sul giro ritoccato nonostante da oltre 1000 giorni le moto non sfrecciassero lungo le strade cittadine dell’ex colonia portoghese.

VITTORIA DA FAVOLA

Kostamo era indiscutibilmente il preannunciato favorito dell’evento. Per quella sua terza fila del 2019, per l’esperienza maturata a Macao e nelle corse su strada, IRRC in primis. Un pronostico pienamente rispettato, con l’approccio di Erno che ha reso possibile tutto questo. Nelle prove ha ripreso le misure con il Circuito da Guia in un continuo crescendo, mettendoci anche una svariata serie di “lunghi” alla staccata della Curva do Hotel Lisboa, uno dei pochi punti dove si può passare in quel di Macau. Nell’unica gara disputata ha preso il comando al terzo giro, cambiando passo poco dopo. Forzando il ritmo, non senza farsi mancare un folle stoppie alla R Bend, seguito dal suo 2’27″493 che gli è valso la fuga in solitaria verso la vittoria.

DAL SOGNO MOTOMONDIALE ALLE CORSE SU STRADA

Erno Kostamo ha così scritto il proprio nome in un albo d’oro comprensivo di nomi leggendari del motociclismo. Da Kevin Schwantz (vincitore nel 1988) a Carl Fogarty (in trionfo nel 1992), passando per i 6 successi di Ron Haslam, le 9 affermazioni record di Michael Rutter, senza scordarsi di Steve Hislop, Chas Mortimer, Steve Hislop, John McGuinness e Peter Hickman. Insomma, si ritrova in buona (ottima) compagnia, a coronamento di una carriera che mai avrebbe pensato di prender questa piega. Tre lustri or sono, da giovanissimo, difese persino i colori del team (connazionale) Ajo nel CEV 125, disputando anche l’Europeo in prova unica di Albacete. Senza grossi risultati e, non da meno, fondi, praticamente dovette ben presto abbandonare il sogno-Motomondiale. E le corse, in generale.

CARRIERA NELLE ROAD RACES

Per andare avanti si è così reinventato “road racer“. Iniziando con un basso profilo, trovando con convincenti risultati nell’IRRC la possibilità di affrontare eventi internazionali. Macao compresa. L’esordio nel 2018, la crescita del 2019 con quel settimo crono in prova da rimarcare. In gara non andò proprio tutto rose e fiori. Anzi: nel botto al secondo via, proprio Erno ebbe la peggio. Brutto infortunio al seguito ed un prolungato stop, lasciatosi ormai alle spalle.

FINLANDESI VOLANTI ANCHE A MACAO

Una bella rivincita per Erno Kostamo che, con questa affermazione, rientra nell’élite di motociclisti finlandesi che si sono affermati nel motociclismo. Oltretutto a distanza di pochi giorni dalla vittoria di Niki Tuuli con MV Agusta nel Mondiale Supersport a Mandalika, in un 2022 dove Mika Kallio ha deciso di appendere definitivamente il casco al chiodo dal ruolo di tester KTM MotoGP. Una tradizione dei “Flying Finn” iniziata con l’indimenticabile ed indimenticato Jarno Saarinen, proseguita nell’offroad grazie a Tommi Ahvala, Juha Salminen, Mika Ahola, Eero Remes e tanti altri. Nella velocità annoverando anche Eero Hyvarinen, l’ultimo finlandese a correre a Macao e salire sul podio nel 1985, classificandosi terzo nell’aggregata delle due heat alle spalle dei duellanti (imprendibili) Ron Haslam e Didier De Radigues con le Honda RS 500 di riferimento. Sembrava per la Finlandia un podio irripetibile, almeno fino alla “favola” di Erno Kostamo…

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