10 Ottobre 2020

Lorenzo Zanetti 3° da protagonista a Indy in Gara 1 MotoAmerica Superbike

Lorenzo Zanetti lotta per la vittoria e conclude 3° nella prima gara della MotoAmerica Superbike ad Indianapolis con Ducati.

Lorenzo Zanetti

Il motociclismo italiano è protagonista anche al di là dell’Atlantico ed il merito è di Lorenzo Zanetti. Il forte pilota bresciano, al via del penultimo appuntamento stagionale della MotoAmerica Superbike con la Ducati Panigale V4 R schierata dal team Celtic HSBK Racing, ha concluso terzo nella prima di tre gare in programma all’Indianapolis Motor Speedway, cullando il sogno di una sensazionale vittoria.

RITORNO A INDY

Dopo diversi anni d’assenza, la MotoAmerica (ex-AMA) Superbike ha fatto il suo ritorno questo fine settimana al Brickyard, presentando in griglia di partenza proprio il nostro Zanetti. Dopo l’esperienza vissuta lo scorso mese di agosto da sostituto dell’infortunato PJ Jacobsen al Ridge Motorsports Park di Shelton con una Panigale Stock, in questa circostanza il collaudatore e pilota ufficiale Ducati Corse è volato negli States con propositi ambiziosi. Su un tracciato già conosciuto nel biennio 2008-2009 nel Mondiale 125cc, Lorenzo in questa circostanza dispone di una Panigale V4 RS preparata direttamente da Ducati Corse con due ingegneri della casa madre al seguito, sancendo con il Team Warhorse HSBK Racing Ducati New York il ritorno diretto dell’azienda nell’ormai ex-AMA Superbike.

PROVE DA PROTAGONISTA

Con la moto da lui stesso sviluppata con successo nell’ultimo triennio, Zanetti ha prontamente impressionato nelle qualifiche tanto da staccare il secondo tempo preceduto dal solo Toni Elias, tornato in pole dopo una stagione travagliata complice il suo passaggio (e di Suzuki stessa) da Yoshimura al Team Hammer/M4. Complice una caduta, il pluri-Campione in carica Cameron Beaubier (Attack Yamaha) non è andato oltre il quarto crono, ritrovandosi per la prima volta quest’anno a dover prender il via dalla seconda fila.

GARA 1 ROCAMBOLESCA

Il ritorno del MotoAmerica alla “Capitale mondiale del Motorsport” ha riservato una prima gara non propriamente nata sotto una buona stella, con addirittura due bandiere rosse (!) e tre distinte partenze. La prima interruzione è stata dovuta ad una caduta pronti-via di Kyle Wyman, autore di un highside nella piega che immette sul rettifilo dei box con la sua Ducati V4 R rimasta in mezzo alla pista. Tutt’altra problematica ha invece comportato la seconda bandiera rossa, trascorsi soli tre giri dal restart. L’olio in pista, lasciato presumibilmente dalla Suzuki di Trevor Delay, ha generato un effettivo patatrac: i primi tre, nello specifico Fong, Elias ed il nostro Zanetti, sono rimasti in sella soltanto in virtù di un guizzo miracoloso. Nulla da fare invece per Mathew Scholtz e Cameron Beaubier, caduti senza preavviso con addirittura la R1 #1 finita addosso al (dolorante) pilota sudafricano.

BEAUBIER KO

Il terzo e definitivo via sembrava tuttavia sancire un’inversione di tendenza ad un weekend nato storto e proseguito peggio per Cameron Beaubier. Caduto nelle qualifiche, caduto al secondo via dopo esser scattato ultimo per un problema al giro di formazione alla propria R1, ‘Cam‘ al terzo start era letteralmente in fuga, motivato a chiudere i giochi-campionato già questo fine settimana. Quando tutto sembrava volgere a favore dell’alfiere Monster Energy Attack Performance Yamaha, al quarto giro è volato nuovamente a terra nella curva che immette sul rettifilo della Pagoda, salutando anzitempo la compagnia.

ZANETTI DA SOGNO

Beaubier fuori gioco a parte, in tutte e tre le partenze Lorenzo Zanetti ha lottato nelle posizioni che contano, costantemente e meritatamente nella top-5. Nel definitivo via il pilota bresciano, ritrovatosi secondo dopo un pregevole doppio-sorpasso al terzo giro su Gagne ed Elias, ha messo in mostra tutti i suoi propositi ambiziosi. Al nono dei 15 giri previsti ha sfilato Bobby Fong (M4 Suzuki), conquistando con pieno merito e titolo la testa della corsa, salvo poi dover rifare tutto da capo. Alla tornata seguente, in pieno ingresso della curva 13, è finito fuori pista in fase di decelerazione, abbandonando così per Gara 1 i sogni di vittoria. Ripartito quarto come una furia ha recuperato 2″1 da Elias, agguantando la terza posizione alle spalle del vincitore Bobby Fong e di Jake Gagne (Attack Yamaha).

Lorenzo Zanetti

Foto di gruppo dopo il 3° posto di Gara 1

PODIO STORICO

Con tutti i presupposti per stare là davanti nuovamente domani nelle restanti due gare in programma, per Zanetti resta un podio storico. Il primo nell’assoluta per un pilota italiano nella MotoAmerica Superbike dal 2016 a questa parte quando Claudio Corti, vincendo la Superstock, salì anche sul terzo gradino del podio in New Jersey con una Aprilia RSV4 schierata proprio dal HSBK Racing. “A 7 giri dal termine, dopo aver passato Fong, ho provato ad imporre il mio ritmo per staccare Fong“, ha detto Zanetti nell’intervista post-gara. “Purtroppo in staccata ho commesso un errore, mi è saltata una marcia e sono finito fuori. Una volta tornato in pista ho dato tutto per riprendere Elias e conquistare questo podio, importantissimo per tutta la squadra e per la Ducati“.

MotoAmerica HONOS Superbike 2020

Indianapolis Motor Speedway, Classifica Gara 1

1- Bobby Fong – M4 ECSTAR Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – 15 giri in 24’36.113

2- Jake Gagne – Monster Energy Attack Performance Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 0.228

3- Lorenzo Zanetti – Warhorse HSBK Racing Ducati New York – Ducati Panigale V4 R – + 11.391

4- Toni Elias – M4 ECSTAR Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 13.304

5- Josh Herrin – Scheibe Racing – BMW S1000RR – + 32.180

6- Travis Wyman – Travis Wyman Racing – BMW S1000RR – + 43.046

7- Michael Gilbert – FLY Racing ADR Motorsports – Suzuki GSX-R 1000 – + 44.549

8- Alex Dumas – M4 ECSTAR Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 47.176

9- Danilo Lewis – Procomps Racing Team – BMW S1000RR – + 49.103

10- Corey Alexander – Ride HVMC Racing – Kawasaki ZX-10R – + 52.941

11- Max Flinders – Thrashed Bike Racing LLC – Yamaha YZF R1 – + 1’19.346

12- Joseph Giannotto – Limitless Racing – Kawasaki ZX-10R – + 1’20.689

13- Ashton Yates – Yates Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’41.833

14- Sam Verderico – FLY Racing ADR Motorsports – Yamaha YZF R1 – a 1 giro

15- Jeremy Coffey – Superbike Underground – BMW S1000RR – a 1 giro

Lascia un commento