20 Marzo 2023

F1: Ferrari da incubo, dopo 2 GP è già depressa

L'apertura in Bahrain era da cancellare subito, ma la seconda tappa del Mondiale F1 è andata anche peggio. Rosse senza ritmo

Formula 1, Ferrari

La Ferrari in F1 è un pò com’era Valentino Rossi in MotoGP: la calamita della massa, il personaggio fondamentale per appassionare più gente possibile al Mondiale. Quindi le Rosse devono andare forte per forza, e quando il risultato non è pari alle attese, il mainstream cerca in ogni modo di rinfocolare la speranza, in modo che il grande pubblico non perda la speranza e continui a seguire lo show. Avevano detto in tanti che l’apertura in Bahrain sarebbe stata un contrattempo passeggero, che la rottura di Charles Leclerc era un colpo sfortunato e gli oltre 40 secondi incassati da Carlos Sainz il risultato della scarsa attitudine della SF-23 con l’asfalto abrasivo di Shakir. Appassionati e commentatori italiani speravano che in Arabia Saudita, su un tracciato completamente differente, la Ferrari avrebbe rialzato la testa. Invece è andata anche peggio.

Ora ce ne sono tanti davanti

La Red Bull è un’astronave imprendibile, il geniaccio di Adrian Newey con la RB19 ha fatto centro un’altra volta. Ma a Gedda la Ferrari ha preso paga anche da Aston Martin (Fernando Alonso centesimo podio, qui la classifica finale) e dalle Mercedes. Carlos Sainz, sesto, ha beccato 35 secondi dal vincitore Sergio Perez, mentre Charles Leclerc partito in penalità per la sostituzione della terza centralina (siamo solo al secondo GP!) è finito dietro al compagno lontano 43 secondi alla vetta. Distacchi abissali, contenuti dall’ingresso in pista della safety car. Più che guardare in casa Red Bull, adesso in Ferrari bisognerà capire come ristabilire le distanze dalla Aston, che ha cambiato decisamente marcia con l’arrivo di tecnici di scuola Newey, e una Mercedes che prima o poi c’è da aspettarsi che possa risolvere i problemi che l’assillano dal ritorno del regolamento F1 wing car.

Si spera nella sosta d’aprile

L’unico dato positivo emerso dal GP d’Arabia Saudita è che stavolta le Ferrari sono arrivate entrambe. Fra meno di due settimane la F1 approda a Melbourne, è difficile che in questo breve lasso di tempo la situazione possa cambiare radicalmente. Poi ci sarà quasi un mese di stop, determinato dalla cancellazione del GP Cina, per ripartire a fine aprile con il GP Azerbajan. Per la Ferrari la sosta sarà determinante, urge trovare soluzione ai numerosi problemi che hanno condizionato quest’inizio di stagione. Il più grave di tutti sembra la gestione della gomma. In Bahrain le SF-23 distruggevano presto gli pneumatici, a Gedda non c’era trazione. Leclerc è andato forte nel primo stint con le morbide, ma passando alle dure sia il francese che Carlos Sainz si sono piantati. Il nuovo capo Fred Vasseur non ci ha girato intorno: “Il nostro ritmo è inaccettabile”. Si, come come ne se ne esce?

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