6 Agosto 2022

LIVE 8 ore Suzuka: Avanti verso la notte, per Honda HRC è una passerella

Ad un'ora dalla fine, in gran parte con il buio, Honda HRC ha saldamente in pugno la 8 ore Suzuka. Kawasaki arresa, Yamaha solida terza. Scongiurato il rischio pioggia

8 ore Suzuka, Honda HRC

Honda HRC senza rivali

Ad un’ora dalla fine Honda HRC ha saldamente in pugno la 43° edizione della 8 ore Suzuka. Aldilà degli episodi che hanno giocato a sfavore di Kawasaki, la CBR-RR sta dimostrando una netta superiorità sugli unici rivali in grado di creare grattacapi. La scivolata di Jonathan Rea (qui il video) a metà cammino ha spostato definitivamente gli equilibri. Kawasaki ha perfino rischiato il secondo posto, insidiato da Yart Yamaha, finchè al settimo pit stop non c’è stato un piccolo inconveniente al perno del forcellone, che ha fatto perdere una decina di secondi. Le squadre scrutano il cielo, ma le previsioni non danno indicazione di precipitazioni, che arriveranno ben oltre l’arrivo.

Dopo 5 ore Honda HRC vola via

La scivolata di Jonathan Rea in prossimità di metà gara è stato un colpo da KO per le speranze Kawasaki. Fra i 40 secondi persi dietro la seconda safety car e i 30 conseguenza della scivolata del sei volte iridato, la squadra sfidante ormai viaggia con quasi un giro di ritardo. Lo spiegato confronto tra Tetsuta Nagashima e il più lento Leon Haslam ha allargato ulteriormente la forbice. A meno di tre ore dallo scadere, solo un (grande) colpo di scena potrebbe movimentare una sfida che si sta stancamente avviando verso la fine. Confermato il ritiro di BMW Motorrad, calvario per Honda FCC TSR ancorata in undicesima posizione. Yart Yamaha è terza posizione, molto vicina a Kawasaki, che però ha una strategia da un pit stop in meno. Quarta Yoshimura Suzuki cui interessa più che altro di portare a casa più punti mondiali sarà possibile.

Errore decisivo?

Jonathan Rea scatenato nel quarto stint della gara: in pochi giri ha recupero una decina di secondi alla Honda HRC, prima di perdere l’avantreno in ingresso alla chicane, forzando i tempi di un doppio doppiaggio. Alla 8 ore sbarazzarsi dei piloti più lenti in sicurezza è una delle operazioni più difficili. Il sei volte iridato ha ripreso subito la pista, senza apparenti danni alla moto. Ma sono andati in fumo una trentina di secondi, per cui tutto da rifare per la Kawasaki, che adesso ha circa 90 secondi di ritardo dalla vetta ed è insidiata anche da Yart Yamaha. Intanto esce di scena la BMW Motorrad: Ilya Mykhalchik si è fermato sul lungo rettilineo che porta alla “130R”. Il pilota ucraino ha perso un paio di minuti, poi è riuscito a riaccendere la M1000RR, che però scivola indietro in classifica. Un brutto colpo per i trionfatori della 24 ore di Spa, che prima di questo evento nutrivano ancora qualche piccola speranza di Mondiale.

Nuovo incidente, Honda HRC prende il volo

Jonathan Rea ha perso il confronto diretto con Testuta Nagashima, riportando la Kawasaki al secondo pit stop con circa 20 secondi di distacco, avendone dunque perduti sette. La Honda HRC consuma di più di Kawasaki, ma il ritmo della CBR-RR è insostenibile per la verdona. Nella sosta per consegnare la ZX-10RR ad Alex Lowes Kawasaki ha lasciato altri sei secondi, con la Honda passata nelle mani di un Iker Lecuona subito scatenato. La svolta dopo 2h20 di gara: la Yamaha Motokids è finita contro le barriere alla Degner, prendendo fuoco. L’ingresso della doppia safety car ha spezzato il gruppo, consegnando ad Honda HRC un bonus di 30 secondi di vantaggio. Dunque, quando mancano 5 ore e mezzo alla fine, la #33 vanta circa 70 secondi di margine. Yart Yamaha è terza davanti a Yoshimura Suzuki. Qui sotto le highlights della partenza

Honda in controllo

Takahashi si è fermato al primo pit stop programmato da Honda HRC dopo 29 giri, con dieci secondi di vantaggio accumulati, lasciando la CBR-RR a Tetsuta Nagashima, strepitoso in tutte le sessioni di prova. La Kawasaki ha allungato lo stint di un giro, con Leon Haslam entrato al giro 30 per lasciare i comandi a Jonathan Rea. Dopo la girandola delle soste, Honda HRC si conferma leader con 13 secondi di margine. Adesso tocca al Cannibale…

Super rimonta di Niccolò Canepa, che ha già rimediato il disastroso avvio causa ritardata accensione di Yart Yamaha. Dopo una bella serie di sorpassi il pilota italiano è arrivato al pit stop anticipato al giro 25 in terza posizione, lasciando la R1 nelle mani di Marvin Fritz. Seguono Yoshimura Suzuki e Honda FCC TSR, con un distacco di circa 30 secondi dalla vetta. Da segnalare anche la caduta di Randy Puniet alla Degner che costa una lunga sosta per riparazioni varie alla SRC Kawasaki.

8 ore Suzuka, incidente

Partiti!

Ha preso il via la 43° edizione della 8 ore Suzuka, e il colpo di scena non si è fatto attendere. Al quarto minuto di corsa, in ingresso alla Spoon, Kosuke Sukamoto (Astemo Honda) è scivolato,falciando la Honda SDG di Namichi Uramoto. Piloti indenni, moto molto danneggiate dopo l’urto contro gli air fence. E’ entrata in pista la safety car, quindi gruppo compatto guidato da Honda HRC, a seguire Honda TSR FCC, Kawasaki e Suuki Yoshimura. Invece il nostro Nicclò Canepa non è riuscito ad avviare la Yamaha Yart, che è scattata in grave ritardo e occupa la diciassettesima posizione. La neutralizzazione ha ridotto le conseguenze.

8 ore Suzuka, la partenza

Meteo: si parte con il sole

Cielo sereno a Suzuka pochi minuti prima del via della 8 ore di Suzuka, 30 °C temperatura aria. Il meteo, al momento, annuncia temporali per il tardo pomeriggio. Sulla Honda HRC prenderà il via Takumi Takahashi, mentre sulla Kawasaki ZX-10RR ufficiale ci sarà Leon Haslam. Yamaha Yart affida il primo stint Niccolò Canepa. Nessun aggiornamento sulle condizioni di Gino Rea, caduto durante le prove libere di sabato mattina alla “Triangle Chicane”. Un quarto d’ora prima sullo schieramento è stato esposto il cartello “Get will soon Gino Rea”, esposto da alcuni piloti e dal presidente della Federmoto Internazionale Jorge Viegas.

Il via alle 04:30 italiane, la guida alla corsa

Si tratta della 43° edizione della gara mito dell’Endurance, l’obiettivo che da solo vale la stagione per i colossi nipponici. Gli equipaggi al via sono 45, numero ridotto rispetto alle precedenti edizioni: ricordiamo che la 8 ore è il terzo round del Mondiale Endurance, che si concluderà a settembre con il Bol d’Or, in Francia. Meteo: sono attesi temporali durante l’arco della giornata, quindi sarà complicatissimo gestire le strategie di consumo e cambi gomme. In questo approfondimento abbiamo delineato le due possibili ozpioni, su sette oppure otto pit stop.

Gino Rea in gravi condizioni

Il pilota britannico, 32 anni, ha perso il controllo della Honda FCC TSR durante le libere che hanno preceduto i quaranta minuti di qualifica. Lo schianto contro le barriere sul lato sinistro della pista, in ingresso alla “Triangle Chicane” è stato impressionante. Gino Rea è rimasto privo di sensi in pista e dopo un veloce passaggio al centro medico di Suzuka, è stato trasportato di Yokkaichi. Secondo le informazioni diffuse dalla squadra ricoverato in gravi condizioni, senza aver ripreso conoscenza.

Honda HRC in pole

Honda HRC non vince dal 2014 ma conta di rompere il digiuno con un super team che in tutte le prove private e ufficiali ha marciato a passo di record. La Kawasaki scatterà dalla seconda posizione, nello schieramento stile Le Mans, cioè con le moto allineate al muretto box e i rispettivi piloti pronti a scattare dall’altro lato della pista. Qui sotto le immagini della qualifica, qui cronaca e tempi.

La diretta TV su Eurosport 2

Eurosport (canale 212 di Sky) offre in diretta la 8 ore di Suzuka dall’inizio alla fine, con commento del nostro Alessio Piana e Jacopo Zizza. Le highlights dei momenti più spettacolari saranno disponibili su Corsedimoto, gratis.

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