10 Dicembre 2022

Dakar 2023, la pattuglia italiana al via: dal mitico Picco a tanti debuttanti

Il 31 dicembre scatta la Dakar 2023 con tanti italiani al via di tante generazioni. Curiosità per il debutto dell'endurista Alex Salvini, ma non solo.

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Ci avviciniamo sempre di più alla Dakar 2023. Con l’ufficializzazione del nuovo percorso, abbiamo anche la lista completa dei nomi che affronteranno questa edizione, che si svolgerà dal 31 dicembre al 15 gennaio. Tra di loro tanti ragazzi italiani, alcuni veterani, altri con esperienza, infine ci sono svariati debuttanti. Vi abbiamo già parlato di Franco Picco, Tiziano Internò e del rookie Alex Salvini, vediamo ora tutti gli altri nomi.

Paolo Lucci

Numero 46 sulla KTM del BAS World KTM Racing Team. Originario di Castiglione Fiorentino (come un certo Fabrizio Meoni), ha disputato la sua prima Dakar proprio all’inizio di questo 2022, a 10 anni dal primo contatto coi rally raid dopo anni tra motocross ed enduro. Purtroppo non ha avuto fortuna, il motore del suo mezzo l’ha mollato nel corso dell’ottava tappa, ma in seguito s’è decisamente rifatto negli altri eventi del World Rally-Raid Championship, visto il gran 9° posto finale. Ricordiamo il 2° posto nella classe Rally 2 in Andalusia and Morocco, oltre alla P3 in Abu Dhabi Desert Challenge. Un giovane di belle speranze, che sarà di nuovo al via nella Dakar, stavolta nelle file di un team decisamente prestigioso. Il primo obiettivo è finire la corsa, poi si vedrà.

Cesare Zacchetti

Numero 49 sulla KTM del Team Lucky Explorer. L’unico pilota italiano, assieme al citato Tiziano Internò, che disputerà questa Dakar nella categoria Malle Moto, “Original by Motul” se vogliamo usare l’attuale terminologia. Tutte le sue partecipazioni sono state in questa categoria: Zacchetti ha sempre affrontato la prestigiosa competizione “dalla parte più dura”, senza alcun tipo di assistenza. Ricordiamo che nel 2021 ha chiuso come migliore italiano, ma non solo: lui e la leggenda Franco Picco, entrambi in Malle Moto in quella edizione, sono stati gli unici piloti tricolori a completare la Dakar! L’anno scorso Zacchetti ha tagliato nuovamente il traguardo della prestigiosa corsa nel deserto, senza particolari intoppi, e si era già detto pronto a ripartire. Detto, fatto: il 53enne di Giaveno è pronto a ridire la sua anche in questa nuova edizione.

Lorenzo Fanottoli

Numero 87 sulla KTM del team Tecnosport. Il suo debutto alla Dakar è avvenuto ad inizio 2022, ma con poca fortuna: verso la fine della terza tappa registriamo incidente e frattura di una clavicola. Diventa così il primo degli italiani costretto al prematuro addio, ma il pilota di Roasio ha prontamente mantenuto la promessa di tornare presto. Nuova moto e nuovo team, con il primo obiettivo di andare ben oltre la terza tappa. E per spiegare cosa significano per lui queste competizioni, riprendiamo le parole di un suo recente post social. “I rally non sono solo gare di moto nel deserto. Hanno quel qualcosa di speciale che ti fa sentire vivo, parte di qualcosa di importante e unico. Creano poi delle relazioni straordinarie tra le persone, lì per un unico obiettivo ma allo stesso tempo sempre pronte ad aiutarsi.”

Lorenzo Maestrami, Ottavio Missoni

Proseguiamo con gli esordienti, iniziando dal numero 107 sulla KTM di Nomade Racing. Prima partecipazione per l’esperto endurista bolognese, che ha nel suo palmares anche tanti rally raid, compresa l’Africa Eco Race, l’erede della Parigi-Dakar di un tempo, visto che ripercorre proprio quelle rotte. Ora Maestrami conoscerà anche la “versione moderna” di questa prestigiosa competizione. Il secondo è il numero 117 sulla Honda del suo team privato. Il nome non è una coincidenza: il giovane motociclista offroad varesino porta lo stesso nome del nonno, il noto stilista, ostacolista e velocista morto nel 2021. Ma Ottavio Missoni jr è anche figlio di Vittorio, salito agli onori delle cronache per il fatale incidente aereo nei Caraibi nel 2013. Genitore con cui condivideva la grande passione per le due ruote e con cui avrebbe voluto disputare una competizione simile. L’ottimo 12° posto nell’Andalucia Rally gli permette di realizzare il sogno, con dedica al padre.

Tommaso Montanari, Iader Giraldi

Il primo è il numero 124 sulla Husqvarna del team Solarys Racing. Un altro “ternano volante” classe 1991, in mezzo ai motori da sempre. Un grande esempio è il padre Mario, la cui carriera convince il giovane Tommaso a dedicarsi all’enduro, vincendo un titolo europeo e tre italiani, oltre ad assicurarsi il titolo italiano in Motorally. Sempre sulle orme del padre, dakariano oltre 40 anni fa, ma anche del concittadino Petrucci, Montanari debutterà nell’edizione 2023. C’è poi il numero 125, suo compagno di squadra: un 50enne imprenditore, innamorato di moglie e figlie, motociclista per hobby da quando aveva 12 anni. Per Giraldi la Dakar 2023 è il grande sogno coltivato per anni e che finalmente si realizzerà.

Eufrasio Anghileri

Un altro figlio d’arte infine è il numero 130 sulla Honda del team Rs Moto Racing. Nel 1989 Antonio Anghileri prese parte all’allora Parigi-Dakar, Eufrasio non è altri che il figlio, che i motori li ha nel sangue. Anche dal lato materno, visto che pure lo zio Lorenzo Lorenzelli ha disputato due Dakar! Una competizione evidentemente nel destino del giovane lecchese, a lungo tra i protagonisti del campionato italiano Motorally. Il 27° posto ottenuto nel Rallye du Maroc gli ha aperto le porte per l’edizione 2023.

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Foto: A.S.O./Aurelien Vialatte

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