12 Aprile 2022

Quanto è veloce Valentino Rossi in auto? Ce lo spiega Luca Ghiotto

Luca Ghiotto, pilota di auto velocissimo, ci spiega perchè Valentino Rossi se l'è cavata al debutto nel GTWC. "Il pasticcio ai box? Poteva capitare anche a me..."

Valentino Rossi

Non si è ancora spenta l’eco dell’esordio di Valentino Rossi nel GT World Challenge Europe.  C’è chi lo ha criticato e chi gli ha fatto i complimenti: il giudizio resta sospeso dopo il pasticcio combinato al pit stop. Come valutare il debutto di Vale nel GTWC? Lo abbiamo chiesto a Luca Ghiotto, 4° nella gara di Imola assieme a Mattia Drudi e Christopher Haase, su Audi. Ghiotto è uno tra i piloti italiani di auto più forti a livello mondiale. In passato ha duellato con Charles Leclerc, ha vinto numerose gare di Formula 2 ed è arrivato veramente ad un soffio dalla Formula 1.

Luca, cosa ne pensi dell’esordio di Valentino Rossi?

“Valentino ha avuto un battesimo del fuoco, debuttando direttamente nella gabbia dei leoni e non è ovviamente facile. Sono sicuro che da qui in poi andrà sempre meglio. Secondo me ha fatto un buon esordio. Per vederlo mi sono rivisto la gara il giorno dopo perché avendo fatto lo stint contemporaneamente in quel momento ero in macchina anche io e non ho potuto seguirlo in diretta. Da quello che ho visto aveva un buon ritmo ed era sempre incollato a chi aveva davanti. Poi superare è sempre difficile, perché con il BOP le auto sono molto ravvicinate nelle prestazioni.

Però il suo pit stop è stato un pò complicato…

Se vogliamo aprire una piccola parentesi riguardo al pit, sono sempre momenti concitati. Con la Safety in pista poi tutti si volevano fermare per perdere meno tempo possibile. Io stesso mi sono fermato nello stesso frangente e ho fatto molta fatica a trovare il mio pit perché con tutti i meccanici in pit lane, 52 vetture in pista e altrettante piazzole è un po’ la situazione peggiore in cui potevi trovarti. Credo sia una cosa che possa facilmente capitare a chiunque. Poi la visibilità da dentro l’auto è limitata. Io personalmente ero un po’ preoccupato quanto sono entrato al pit perché fino all’ultimo non riuscivo a vedere la piazzola… avevo un’auto davanti e sono auto molto ingombranti”.

In questo tipo di gare quanto conta il singolo?

“Nelle gare con 3 piloti il singolo conta comunque tanto, perché il risultato del team è dato dalla somma dei tre piloti. Poi il lavoro di squadra entra particolarmente in gioco nel cambio pilota e nel preservare la macchina per chi guiderà dopo di te. L’esperienza conta parecchio perché in questo campionato non si tratta solo di spingere al massimo, ma anche a saper gestire una gara così lunga”.

Che effetto ti fa avere Valentino come avversario?

“Io sono sempre stato tifoso di Vale, come penso tutti gli italiani, l’ho sempre seguito quando correva in moto e sono ovviamente molto felice di averlo come avversario. Fa ancora un po’ strano a pensarci perché è successo tutto in fretta in termini di annuncio della sua partecipazione. Io, come credo tutti, sono personalmente molto felice che lui corra nel GTWC. Grazie a Vale il campionato ha preso un gran slancio. Credo sia abbastanza normale che si parli tanto di lui visto quello che ha raggiunto in carriera. Io vivo abbastanza tranquillamente questa cosa perché non è nulla di inaspettato. Già immaginavo che avrebbe portato un bel po’ di attenzione mediatica, anche se principalmente su se stesso.

Che riflessi ci saranno sul GTWC?

Ovviamente spero che a lungo andare nel corso della stagione chi si è appassionato al GTWC grazie a Valentino si appassioni anche ad altri piloti e veda il livello che c’è in questo campionato. Credo che questa sia un po’ la speranza di tante persone. Poi sicuramente la maggiore esposizione mediatica può avere dei risvolti positivi per tutti. Io lo sto già notando in primis in questo periodo. Già ora posso notare delle differenze rispetto agli anni scorsi”.

Valentino Rossi ha realizzato tutti i suoi ogni in moto. Tu sei stato ad un soffio dalla F1

“La F1 è stato l’obiettivo che ho cercato di raggiungere per dieci anni della mia carriera. Ho avuto vari contatti con diverse scuderie di F1, ma che per un motivo o per l’altro purtroppo non si sono mai concretizzati.  Da un lato, vedendo come stanno girando le cose nelle Formule, potessi tornare indietro nel tempo avrei fatto il passaggio alle ruote coperte o comunque ad altre categorie prima perché credo di aver perso qualche anno di troppo in Formula. Ovviamente non mi pento di questo perché è stato bello averci provato fino all’ultimo. La F1 resta un sogno, ma ormai nel mio caso, e nel caso di tanti, è difficile che si avveri”.

Foto: Luca Ghiotto e Instagram ValeYellow46

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