22 Novembre 2022

Ragazzi veloci: Jarno Ioverno, dal rugby alle Superbike

Jarno Ioverno è un ventenne piemontese che ambisce a fare delle wild card nel Mondiale Superbike 2023. La sua storia.

Jarno Icoveno, Superbike

Racefordream, così tutto attaccato: una parola, un progetto, un sogno. Il Team 322 di Misano Adriatico ha creato questo termine per Jarno Ioverno, un ventenne piemontese che sogna un futuro in Superbike. Lo scorso week-end ha vinto il trofeo Inverno all’ Autodromo del Levante nella categoria Superfast 1000 su BMW classificandosi secondo in entrambe le gare, in quella domenicale dietro all’imbattibile Alessandro Delbianco.

Nella vita quotidiana lavora presso l’officina meccanica e rivendita moto di famiglia.

Jarno Ioverno come ti sei avvicinato al motociclismo?

“I miei genitori avevano un’officina e mio padre è un ex pilota ma io ero appassionato di rugby. Le moto all’inizio non mi interessavano troppo. Verso gli undici e dodici anni il sabato andavo a giocare a rugby e la domenica facevo le gare con le Ohvale. Poi sono passato alle moto più grosse, ho lasciato l’altro sport per dedicarmi solo al motociclismo: il quel momento è scoccata la scintilla. Ora lavoro con i miei genitori nella loro attività, faccio il meccanico e mi occupo anche del settore vendite ma in futuro vorrei fare il pilota a tempo pieno”.

Qual è stata la tua stagione più bella?

“In teoria sarebbe dovuta essere quella in cui ho gareggiato nel Mondiale 300 ma purtroppo non mi trovavo bene con al squadra poi la 300 è una classe inutile per i piloti: è difficilissimo emergere e farsi conoscere. Sono poi approdato al Team 322 con cui ho fatto il National 1000 quest’anno e mi sono ambientato al meglio. All’inizio non è stato facile ottenere dei risultato ma sono cresciuto durante l’anno”.

Hai fatto amicizia con Gabriele Giannini?

“All’inizio eravamo un po’ distanti in griglia ed in gara. Poi io mi sono avvicinato alle sue posizioni, ci siamo conosciuti nelle ultime gare ed abbiamo scambiato due parole al Mugello. Nel 2023 spero di fare quello che fa lui cioè correre a livello italiano ma fare anche delle wild card nel Mondiale Superbike”.

Farai di nuovo in National?

“A me piacerebbe fare il CIV Superbike ma c’è il problema del regolamento. Stiamo valutando se è possibile fare il CIV o rifare il National”.

Traguardi futuri?

“Il mio obbiettivo, è il Mondiale Superbike che poi è lo stesso di ogni pilota. Spero di arrivarci prima possibile”.

A chi ti ispiri?

“Credo che ogni pilota debba essere se stesso e non ispirarsi a nessun altro. Ammiro comunque Michaal Rinaldi. L’ho conosciuto, credo sia un bravo ragazzo, velocissimo e che meriti di gareggiare con la Ducati del team ufficiale”.

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