21 Maggio 2021

Valentino Rossi, obiettivo MotoGP 2022: a Tavullia nessuno si arrende!

Valentino Rossi punta al rinnovo di contratto per la stagione MotoGP 2022. Quattro gare decisive per il Dottore: "Gli amici aiutano a non arrendermi".

MotoGP, Valentino Rossi

Il vero obiettivo stagionale per Valentino Rossi sarà apporre la firma per prolungare il suo contratto di un anno. L’ha ripetuto in più occasioni. La vittoria forse è un obiettivo difficile in una MotoGP dove anche pochi decimi fanno la differenza, ma un podio potrebbe significare tanto. 9 punti in cinque gare non sono certo un buon biglietto da visita per presentarsi al tavolo delle trattative con Yamaha e Petronas SRT, ma ci sono ancora quattro GP dove giocarsi il tutto per tutto. A cominciare dal prossimo round nel suo tempio del Mugello, dove conta 7 vittorie nella classe regina. L’ultima risale al 2008, la settimana di una lunga scia consecutiva.

Yamaha non arriva in Italia con i favori del pronostico, ma per Valentino Rossi, i suoi uomini e i milioni di tifosi sarà come una “finale di Champions League“. Bisogna arrivarci con il coltello fra i denti, forte dei nuovi aggiornamenti scovati nel test MotoGP tenutosi a Jerez qualche settimana fa. “È difficile rimanere motivati ​​quando le cose vanno così male, è difficile essere pessimisti. Spesso non si vede la luce alla fine del tunnel, non è facile – ha ammesso il Dottore alla vigilia di Le Mans -. Cerco di mantenere la calma perché corro da molto tempo, cerco di ricordare quando ho vinto 11 gare all’anno… E poi i miei amici mi aiutano, cercano di non lasciarmi arrendere“.

Il nucleo storico formato da Matteo Flamigni e Alessio Salucci è in fermento ai box, a loro si è aggiunto il nuovo capotecnico David Munoz, Alberto Tebaldi onnipresente. Un gruppo di lavoro che ha fatto storia e spinge per continuare la leggendaria avventura. Obiettivo MotoGP 2022, la parola d’ordine che da settimane circola nell’ambiente di Tavullia. Difficile distaccarsi da quell’asfalto del Motomondiale che calca dal 1996 ma che prima o poi dovrà lasciare. Meglio poi che prima, perché Valentino Rossi sente di avere ancora qualcosa da dare. Poco conta che ambire al titolo sia ormai un’utopia. Quanti dei giovani astri nascenti sapranno essere ai suoi livelli all’età di 42 anni? Appendere il casco al chiodo negli anni d’oro di una carriera è forse la soluzione migliore e più facile. Ma quanti sapranno rimettersi in gioco anche quando la strada si farà tutta in salita e bisognerà remare contro l’opinione pubblica?

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2 commenti

  1. ceccorap_15062527 ha detto:

    Non è il pilota più genuinamente simpatico, ma è indubbiamente il pilota più carismatico del motomondiale, il migliore degli anni 2000, in assoluto. Vuole continuare? Bene, si compra le moto e continua a coltivare la sua passione, senza fare il “lamentino”, alla continua ricerca di quello che il polso destro non può più dargi, perchè il suo limite psico-fisico è quello. Si dice che senza elettronica sarebbe ancora il migliore o tra i migliori, si dice …. ma arrogarsi pretestuosamente di fare considerazioni sul pilota che è ormai un uomo fatto, è puro esercizio mentale, come criticare il modo di fare del vicino/a di casa. Visto il Dna di famiglia, piuttosto, potrebbe fare il donatore di seme, per creare una “banda” di piccoli VR46 e programmare così il futuro del Ranch, come scuola propedeutica di piccoli Valentino. Naturalmente si sta scherzando ….

  2. FRA 1988 ha detto:

    Rossi non si ritirerà nel 2021, anche se i risultati continueranno ad essere pessimi.
    Rossi ha troppo ego per ritirarsi senza spettatori
    e vuole un tour d’addio diverso da tutti gli altri.
    Nei primi mesi del 2022 annuncerà il ritiro per
    poter correre con leggerezza senza dover più
    giustificare i risultati. La gente si ricorderà del
    passato e non del presente.