15 Aprile 2023

VR46 tra Ducati e Yamaha, Valentino Rossi: “Vogliamo stare davanti”

Valentino Rossi ha parlato del futuro del team VR46 in MotoGP. Yamaha spera in un accordo, ma la collaborazione con Ducati porta risultati.

Valentino Rossi team VR46 Ducati Yamaha

La Yamaha nel 2023 si è ritrovata senza un team satellite in MotoGP e si tratta sicuramente di una grande perdita. La trattativa per il rinnovo con RNF Racing di Razlan Razali è saltata e non c’erano alternative per questa stagione.

Probabilmente la situazione rimarrà invariata anche nel 2024, nonostante saltuariamente spuntino rumors su un possibile accordo con la squadra VR46. Quest’ultimo, però, ha un contratto con Ducati anche per il prossimo anno e non ha nessuna intenzione di romperlo. Anzi, considerando i risultati conseguiti finora, è probabile che la soluzione preferita per il futuro sia quella di rinnovare.

MotoGP, Yamaha vuole VR46: Valentino Rossi felice di Ducati

Valentino Rossi è il patron del team VR46 e, ovviamente, segue con grande interesse tutto quanto. A proposito del desiderio di Yamaha di stipulare una partnership e magari di assegnare anche la condizione di squadra factory, si è così espresso: “Lo stato di ufficiale è difficile – ha detto a SportWeek – perché per me la squadra ufficiale la faranno sempre loro. Noi abbiamo un contratto con Ducati di tre anni, anche per il 2024, e non credo che quello cambierà“.

Nessuna possibilità di cambiare marchio per la prossima stagione, poi può succedere di tutto. Ma Rossi ci tiene a sottolineare una cosa importante: “Per il futuro vedremo. Con la Yamaha sarebbe bello, però bisogna vedere la competitività delle moto. Noi vogliamo andare alle gare sperando di finire davanti“. Il messaggio è molto chiaro.

Desmosedici garanzia, M1 da migliorare

Oggi la Ducati Desmosedici è indubbiamente la migliore moto della griglia MotoGP, il team VR46 non ha motivo di pensare a un cambiamento: “I nostri risultati – ha detto il nove volte campione del mondo – vengono anche perché abbiamo le Ducati, che fanno paura. Sono le moto migliori e noi siamo stati bravi a sceglierle. Quello fa la differenza“.

Il legame storico tra Valentino e la Yamaha non è una ragione sufficiente per spingere la squadra a uscire dall’orbita ducatista nel 2025. La casa di Iwata deve riuscire a mettere in pista una M1 più competitiva di quella attuale, che è stata migliorata in termini di velocità massima ma che ha bisogno di ulteriori interventi. Per convincere VR46 o un’altra struttura a diventare team satellite Yamaha, è necessario mettere a disposizione un pacchetto tecnico competitivo. Non è un segreto.

Foto: Instagram @valeyellow46

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