10 Settembre 2022

Stefan Bradl, il tester Honda si confessa: “Ho odiato Marc Marquez”

Stefan Bradl collaudatore Honda si racconta e confessa il suo tormentato rapporto con il campionissimo: "Sono stato geloso della sua velocità"

MotoGP, Marc Marquez

Stefan Bradl e Marc Marquez sono stai rivali nella stagione Moto2 2011, quando ad aggiudicarsi il titolo fu il pilota tedesco, alla guida di una Kalex del team Viessmann Kiefer Racing. Anche all’epoca Marc Marquez ha dovuto far fronte a problemi di salute legati alla vista, emersi dopo una caduta a Sepang. Bradl ha potuto trionfare su un tappeto rosso nell’ultimo round di Valencia ancor prima di correre la gara. Dopo l’esordio in MotoGP nel 2013 Marc si è preso più di una rivincita, attestandosi subito campione del mondo con la Honda e ripetendosi anche nel campionato successivo.

Bradl sostituto di Marquez

Ad anni di distanza i due si ritrovano a collaborare spalla a spalla per una causa comune: riportare la Honda ai vertici della classe regina. Stefan Bradl ha sostituito Marc Marquez almeno in una ventina di Gran Premi, a causa di infortuni ai danni del pluricampione accorsi da Jerez 2020 ad oggi. In costante contatto telefonico, hanno discusso a lungo nei box durante i weekend in Austria e a Misano, dove Marc è rimasto in panchina ad osservare il lavoro degli ingegneri Honda e dei colleghi di marca. Il suo capotecnico Santi Hernandez collabora ormai da tempo con il bavarese nella raccolta dati e per studiare alcuni aggiornamenti utili nell’evoluzione della RC213V, affinché Marquez possa trovare un “pacchetto base” da cui ripartire al rientro (forse ad Aragon).

La sfida diretta per il Mondiale

Nel secondo episodio della nuova serie di documentari HRC, Stefan Bradl ha ripercorso la sua carriera, confessando che “il momento più toccante della mia vita” risale proprio al 2011, quando vinse il titolo Moto2 dopo un lungo duello con Marc Marquez. Due destini che si incrociano a distanza di oltre un decennio. “Sostituire Marc non è mai facile. È un grande campione, ha vinto tanto qui. Da un lato mi sento molto privilegiato, dall’altro è anche un peso sulle mie spalle“, ha ammesso il collaudatore. Ma il suo pensiero ritorna con assoluta sincerità ai tempi in cui erano rivali in pista. “Ero geloso di Marc quando è arrivato in MotoGP. Non parlavamo molto perché eravamo grandi rivali. Avevo vinto il titolo contro di lui, quindi volevo batterlo ed era molto più veloce“.

Titolo MotoGP unico obiettivo

Gara dopo gara Stefan Bradl ha capito che il fenomeno spagnolo era imprendibile per chiunque e avrebbe vinto molti titoli. “Mi chiedevo come potessi essere più veloce di lui, non avevo risposta. All’età di 23 anni ho dovuto accettare la situazione ed è stata davvero dura. Ho avuto molto rispetto per lui come pilota perché era incredibilmente talentuoso, ma era più veloce di me e lo odiavo. Mi ha distrutto“. Oggi il rapporto è quasi fraterno ed entrambi perseguono un unico obiettivo: “Stiamo tutti lavorando per il futuro e stiamo facendo del nostro meglio“. Ad Aragon Marc Marquez potrebbe ritornare a correre un GP a distanza di oltre tre mesi dall’ultima operazione e ricominciare un nuovo capitolo della sua avventura MotoGP.

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