13 Febbraio 2021

MotoGP, tutti contro Honda: limitazioni per Stefan Bradl?

I costruttori della MotoGP chiedono alla MSMA di limitare il numero di GP per Stefan Bradl. Pit Beirer: "Possibilità di testare come team con concessioni".

MotoGP, Stefan Bradl

I costruttori della MotoGP vogliono impedire alla Honda e a Stefan Bradl di coprire un’intera stagione. L'”accusa” è di vantaggio competitivo. Nella stagione 2020 ha gareggiato in 12 delle 14 gare al posto di Marc Marquez, contribuendo notevolmente all’evoluzione della RC213V. Il tester tedesco ha sfruttato una stagione per provare nuove componenti, per certi versi pianificando il lavoro del neo arrivato Pol Espargarò, che sicuramente troverà una Honda più “facile” e universalmente valida.

Allo stesso tempo Stefan Bradl è stato anche autorizzato a guidare la sua RC213V al test di Portimao, dove hanno partecipato solo i collaudatori degli altri costruttori. In gara ha poi brillato con un ottimo settimo posto. In più ha già portato in pista la nuova moto 2021 a Jerez e viene indicato come sostituto di Marc Marquez nella prima parte del prossimo campionato MotoGP. Il Cabroncito non tornerà prima di maggio, fino ad allora Bradl parteciperà a tutti i test ufficiali e privati, oltre che alle prime 3-4 gare.

KTM chiede più equità

Secondo Speedweek.com la MSMA sta ora valutando se limitare il numero di gare per i collaudatori. “La Honda ha sicuramente avuto un vantaggio lo scorso anno grazie al collaudatore Stefan Bradl“, ha spiegato Pit Beirer. “In qualità di team campione del mondo, HRC ha avuto opportunità di test come farebbe altrimenti solo un team in concessione. Questo era ingiusto nei confronti degli altri produttori. Questo è il motivo per cui discuteremo del fatto che un collaudatore potrebbe in futuro essere un sostituto pilota per un massimo di tre o quattro volte all’anno“.

Bisogna però ammettere che un infortunio così lungo, come quello di Marc Marquez, è un evento raro nella storia della MotoGP. Di solito i piloti infortunati ritornano dopo tre o quattro Gran Premi. Vedi Pecco Bagnaia nella scorsa stagione. Da regolamento un collaudatore può completare solo tre wild card in un Mondiale, i team con le concessioni possono arrivare a cinque jolly. “Il nostro approccio non è diretto contro Stefan – ha concluso Pit Beirer -, ma riguarda le pari opportunità“.

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3 commenti

  1. Makiland ha detto:

    Il quesito è interessante … quantificare un simile e presunto vntggio non è facile, ma opterei, per tutti, per una più libera “circolazione” dei piloti … “liberi da impegni contrattuali” come piloti in squadre ufficialie satellite …
    Per esempio prendo Pirro, che NON dovrebbe correre GP se fa il puro collaudtore. Allo stesso tempo è lecito che Case primarie si avvalgano dei loro “dipendenti piloti collaudatori ” in casi estremi di infortuni importanti dei titolari di una delle selle … argomento difficile d risolvere, dove la libertà di reperire piloti NON vincolati da contratti per correre sarebbe ottimale, ma forse favorirebbe sia lo “spionaggio” che l’incertezza professionale che per persone di questo livello è un vero insulto.
    Spetta a Federazione e Team trovare un punto di equilibrio per non chiudere alle “riserve” e non avere “mercenari a gettone” … mercenari di lusso …

    • fabu ha detto:

      Io credo che il punto sollevato da KTM, non sia riferito al pilota Bradl (come dichiarato da Leitner) ma al mezzo. Un collaudatore testa materiale, perché Bradl tra gare come sostituto di Marquez e test debba avere più opportunità di girare rispetto a tutti gli altri piloti in griglia? Quindi Honda HRC testa materiali e novità il doppio di altre case. Lo vediamo, i test per i piloti iscritti al campionato sono pochissimi (e personalmente lo trovo assurdo), per esempio Petrucci non è ancora salito sulla sua Ktm se non per prove statiche. Se le wild card possono essere tra a stagione, perché Bradl ha di fatto corso tutto il campionato? Come al solito, per Honda e i suoi piloti i regolamenti non esistono.