10 Giugno 2022

MotoGP, Repsol (Honda) avvisa Dorna: campanelli d’allarme nel paddock

Repsol lancia un avviso ai piani alti della MotoGP: l'aerodinamica, il calendario e la salute dei piloti mettono a rischio lo show.

MotoGP, Pol Espargaro

Qualche giorno fa Repsol, uno dei maggiori sponsor della MotoGP e da anni legato alla Honda, sulle pagine del suo portale sembra lanciare un campanello d’allarme rivolto ai piani alti della Dorna. Come più volte sottolineato anche da Marc Marquez negli ultimi debriefing, il campionato della Top Class rischia di vedere ridotta la componente primaria dello show, a causa di una maggiore difficoltà nei sorpassi, di un’aerodinamica sempre più sofisticata e di un calendario troppo lungo e stressante.

MotoGP a tutta aerodinamica

I primi livellamenti ai fini dello spettacolo si sono avuti con il fornitore unico di pneumatici, che ha messo fine a molte diseguaglianze, e con l’introduzione della centralina elettronica unificata. Due elementi che hanno limato sensibilmente il gap fra costruttori e fra team satelliti e ufficiali, a tutto vantaggio delle emozioni per il pubblico. Ma negli ultimissimi anni, secondo Repsol Honda, “la situazione si è esacerbata al punto che i sorpassi sono sempre più complessi. L’implementazione di nuove tecnologie, come l’uso massiccio di elementi aerodinamici, o sistemi che modificano l’altezza della moto per aumentare l’efficienza dell’accelerazione, rende i sorpassi sempre più difficili. Si guida più velocemente e si frena in meno tempo. Il che rende molto più difficile guadagnare tempo e metri sufficienti per effettuare la manovra di sorpasso in sicurezza“.

La salute dei piloti

Nel paddock della MotoGP diventa sempre più diffusa una certa intolleranza verso l’aerodinamica e i dispositivi di altezza, causando non pochi problemi al fisico dei piloti. Un problema chiave per la Honda che dal 2020 deve fare a meno della sua punta di diamante Marc Marquez. “Un dettaglio che non può essere trascurato su questa tecnologia è la sua influenza sull’aspetto fisico dei piloti“, continua il posto della Repsol. “Le lesioni muscolari negli avambracci dei piloti stanno diventando sempre più frequenti. Gran parte della responsabilità di questo disagio risiede nell’aerodinamica. Spoiler e altri dispositivi che applicano un carico elevato rendono le moto fisicamente più difficili da guidare“.

Un calendario senza precedenti

Inoltre Repsol, che fa le veci anche della Honda in questo caso, punta il dito contro il calendario più lungo che mai. La prudenza sembra rivestire un ruolo prioritario rispetto alla velocità. “Il campionato è diventato una prova di costanza, ed è quasi più importante non sbagliare o accumulare zeri che lo scarso vantaggio che dà una vittoria sul secondo o terzo posto. Ecco perché i piloti sono un po’ più prudenti“. Quanto scrive Honda nasconde un fondo di verità. Del resto i tempi d’oro della MotoGP non sono quelli in cui tanti vincitori riescono a vincere un GP, ma quelli dove a predominare erano nomi illustri come Casey Stoner, Valentino Rossi o Marc Marquez. Giusto per citare i più recenti.

Repsol rinnova?

Sembrano lontani i duelli fino all’ultima curva tra Marquez e Dovizioso o tra Marquez e Quartararo, ma dal 2019 in poi simili duelli sono occasione rara… Ma il messaggio lanciato da Repsol può interpretarsi anche come un campanello d’allarme che preannuncia una possibile uscita del marchio petrolifero dalla MotoGP a fine anno. Dopo l’uscita di Petronas nel 2021 e di Suzuki alla fine del 2022 potrebbe essere un’altra grave perdita se, anche in questo caso, non ci saranno rimpiazzi di medesimo spessore.

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